Polvere di Stelle. Ultima giornata di Les Etoiles de Mougins

26 Giu 2017, 15:00 | a cura di

Ancora l’Italia grande protagonista in Francia, alla festa gastronomica che riunisce chef da tutto il mondo. L’ultima giornata di manifestazione è stata segnata dalla pasta di casa nostra, nelle interpretazioni d’autore di Antonello Colonna e Marco Sacco. Il racconto in pillole. 

Si è conclusa con una gran serata di festa al Park Lenôtre la 12esima edizione di Les Etoiles de Mougins. Così dopo la serata inaugurale da Jacques Chibois alla Bastide Saint Antoine e il percorso del gusto di sabato sera da Bruno Oger a Villa Archange di Le Cannet, è stata la volta delle delegazioni di chef – oltre a Francia, Italia, Russia, Germania, Brasile, Canada - di proporre specialità dolci e salate in un gran banchetto di sapori dal mondo.

Intanto anche la giornata conclusiva del festival ha riservato scoperte e sorprese.

  1. Antonello Colonna e la pasta senz’acqua

Antonello Colonna, chef stellato del Resort Colonna di Labico, 20 minuti da Roma, al Teatro degli Chef ha preparato la pasta cacio e pepe cuocendola come un risotto, appena coperta di acqua. Tanto per smentire - ha raccontato – l’idea che spesso i francesi hanno sul fatto che in Italia più che cucinare si getti la pasta nell’acqua, e via. Molto apprezzata. Ieri sera alla festa di chiusura poi ha preparato una carbomatriciana, incrocio personale fra carbonara e amatriciana, con un sorprendente uovo da rompere e amalgamare al tutto. Ai francesi (e non solo) è piaciuta molto.

  1. Vent’anni dopo. Marco Sacco e la carbonara “au Koque”

Altra rivisitazione ormai classica della carbonara quella di Marco Sacco del Piccolo Lago di Verbania. A Mougins le ha dedicato uno show cooking spiegando a un pubblico attento e divertito la scelta dei tagliolini al posto dei bucatini, il prosciutto affumicato invece del guanciale, una salsa al gin e una cialda al latte eccellente. Proposto anche nella zona street food, è stato un piatto gettonatissimo, come accade dovunque lo porti con il suo food truck nero. Sacco è tornato a Mougins dopo vent’anni, e ha ricordato che è stato proprio Roger Verger a regalargli all’epoca un contenitore-uovo: l’idea del suo “koque” arriva da là… Corsi e ricorsi.

  1. L’ingegnera torinese e i ravioli al limone

Luisa Delpiano Inversi, torinese, in un’altra vita faceva l’ingegnere. Poi a 50 anni e con un figlio ha deciso di cambiare vita, si è trasferita a Mentone e si è dedicata alla passione sua (e del figlio): la gastronomia. Ha creato Pasta Piemonte, azienda artigianale che produce pasta della tradizione piemontese: ravioli, gnocchi, tajarin. Ultima creazione presentata a Mougins i ravioli al limone di Mentone, perfetto mix fra la specialità ultratorinese e il frutto simbolo della cittadina della Costa Azzurra.

  1. Il concorso Giovani Chef “Les Espoirs de Mougins”

Una giuria di grandi chef (per l’Italia Marco Sacco) presieduta da Daniel Boulud, lo chef francese a New York ospite d’onore dell’edizione 2017, ha esaminato i quattro finalisti del concorso Giovani Chef, rimasti in gara dopo una rigorosa selezione. Dopo una prova durata in tutto più di 5 ore, è stato dichiarato vincitore Yannis Sgard, del ristorante Lasserre di Parigi. Giovanissimo, ne sentiremo parlare.

  1. Il Sommelier perfetto

Obiettivo di Les Etoiles de Mougins dare spazio ai giovani e far emergere i talenti di domani. E dopo la pasticceria e la cucina, è stata la volta dei giovani sommelier. Anche qui una rigorosa selezione a monte ha portato alla finale tre concorrenti, giovani e motivati. Vincitore Geoffrey Petitcolin del ristorante l’Oasis Raimbault di Mandelieu la Napoule, Costa Azzurra.

 

Tutte le informazioni su www.lesetoilesdemougins.com - www.mougins-tourisme.fr- www.france.fr

 

a cura di Rosalba Graglia e Dario Bragaglia

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