Riapre a Londra l’hotel Mandarin Oriental Hyde Park. Cocktail speciali per celebrare 117 anni di storia e un grande restyling

14 Apr 2019, 15:00 | a cura di
100 milioni di sterline è la cifra da capogiro investita dal gruppo Mandarin Oriental per il restauro più ambizioso nella storia dell’hotel di Knightsbridge, operativo dal 1902. Un anno fa, un incendio aveva interrotto l’operazione di rilancio, che in queste ore si completa

Oltre 100 anni di storia per l’hotel di Knightsbridge

Non è passato neanche un anno dall’incendio che a giugno 2018 aveva costretto il Mandarin Oriental Hyde Park a chiudere i battenti per rimediare ai danni, proprio a pochi giorni dal completamento di una ristrutturazione profonda degli spazi. Un progetto ambizioso considerando la storia dell’edificio che ospita nel cuore di Londra l’hotel di uno dei più prestigiosi gruppi d’ospitalità della scena mondiale: dal 1902, al numero 66 di Knightsbridge corrisponde l’ingresso di un albergo diventato celebre anche per le frequentazioni importanti che ne hanno scandito la storia, Winston Churchill su tutti, ospite abituale della struttura, che alla metà del secolo scorso accoglieva spesso feste del jet set londinese, con politici, reali e personaggi pubblici.

Il restyling da 100 milioni di sterline

All’inizio del 2018, il gruppo Mandarin Oriental, diventato nel frattempo proprietario della struttura situata tra il Royal Parkland e il quartiere alla moda di Knightsbridge, annunciava un restyling degli spazi – il più ambizioso nella storia dell’hotel -  destinato a rinnovare il fascino di un’attività ormai ultrasecolare. Ma a fare notizia, solo qualche mese dopo, erano state le fiamme divampate all’inizio di giugno, con l’intervento dei vigili del fuoco, l’evacuazione forzata di decine di ospiti e l’ineluttabile chiusura dell’albergo. E la proprietà ha sfruttato gli ultimi mesi a proprio favore: lo scorso dicembre i due ristoranti dell’hotel – Dinner by Heston Blumenthal e il Bar Boulud – hanno riaperto al pubblico, a seguito della messa in sicurezza di tutte le aree comuni della struttura, ma la rinascita del Mandarin Oriental Hyde Park si completerà solo tra qualche ora, con l’inaugurazione del “nuovo” hotel (in programma per il 15 aprile) così come si presenterà agli ospiti dopo l’ennesima ristrutturazione.

Dall’incendio alla rinascita

Di fatto, il completamento di quel progetto di restyling avviato due anni fa e costato 100 milioni di sterline, bruscamente interrotto dall’incendio, ma mai accantonato. Affidato alla direzione di Joyce Wang, il restyling è stato condotto con l’intenzione di ripristinare le atmosfere degli anni Venti del Novecento, donando maggior respiro e luce naturale alle stanze per gli ospiti, che ora potranno soggiornare anche in due nuove suite create grazie all’apertura di un nuovo piano dell’edificio (45mila sterline il costo per un pernottamento in suite, che conquista il primato come più cara di Londra). Nella stessa direzione si è orientata la ristrutturazione della spa, curata dal designer inglese Adam Tihany, che ha seguito anche il restyling del ristorante di Heston Blumenthal, del Bar Boulud e del Mandarin Bar.

 

Dinner by Heston Blumenthal. Un nuovo menu

All’interno dell’hotel, Heston Blumenthal ha inaugurato la tavola che porta il suo nome nel 2011 e dal 2014 detiene due stelle: nel frattempo Dinner ha replicato anche a Melbourne, e presto debutterà a Dubai, presso il Royal Atlantis Resort, sempre in collaborazione con l’head chef Ashley Palmer-Watts, che sin dall’inizio guida la cucina di Hyde Park. A Londra, lo stop obbligato dei mesi che hanno preceduto la riapertura ha portato non solo novità in sala, ma anche sul menu, che ora presenta diverse nuove creazioni accanto ai piatti icona dello chef, come Meat Fruit, il finto mandarino che nasconde un parfait di fegatini di pollo da spalmare sul pane. Ma al frequentatissimo ristorante – che non si limita a servire gli ospiti dell’hotel, e anzi attira un gran numero di visitatori da tutto il mondo, e nel 2019 è già al completo per la maggior parte dell’anno – si affianca la proposta delle altre attività aperte al pubblico (dal Bar Boulud alla sala da tè Rosemary, al Mandarin Bar), che in occasione della riapertura proporranno un calendario di appuntamenti straordinari.

Un cocktail dentro una scatola in legno aperta con foto d'epoca in bianco e nero

I cocktail storici del Mandarin Bar

A cominciare dalla mostra If walls could talks (se i muri potessero parlare), allestita accanto al Bar Boulud per ripercorrere i 117 anni di storia dell’edificio attraverso foto d’epoca, aneddoti e testimonianze di soggiorni illustri, feste e banchetti. E questo sarà anche il fil rouge degli Afternoon Tea a tema anni Venti – la sala da tè dell’albergo inaugurò proprio in quegli anni - e della drink list proposta al Mandarin Bar, che ora annovera alcuni cocktail speciali liberamente ispirati alla storia del luogo. Come l’Hyde Park Special, inventato nel 1935 proprio dietro al banco dell’hotel; o il Secret Hunter, intitolato alla SAS, che dal 1945 ha fatto dell’hotel la sua sede per diversi anni. E chiaramente anche un drink dedicato a Churchill, Virtues & Vice, in riferimento alla frase passata alla storia sull’avversario politico Stafford Cripps.

 

Mandarin Oriental Hyde Park – Londra – 66 Knightsbridge - www.mandarinoriental.com/london/hyde-park

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