Rinaldini Pastry Spa. 30 aperture in 5 anni e un nuovo concept per Roberto Rinaldini. Si comincia a marzo da Milano

20 Dic 2017, 10:00 | a cura di

Il nuovo sodalizio con Micaela Dionigi garantirà al talentuoso pasticcere riminese il supporto finanziario per tentare l’espansione in Italia e nel mondo. Con un nuovo concept dedicato a tutto tondo a pasticceria e ristorazione e un grande laboratorio di supporto, in via di completamento alle porte di Rimini. Ecco cosa succederà a partire dai prossimi mesi.


Roberto Rinaldini. Lo stilista della pasticceria

Quando sulla giacca hai cucito l’appellativo di enfant prodige (Gambero Rosso eleggeva il suo laboratorio riminese miglior pasticceria innovativa dell’anno nel 2005, lui aveva appena 28 anni), non deludere le aspettative è una sfida alla ricerca del miglioramento costante. Il suo percorso però è sempre stato un crescendo, dalla vittoria al campionato di pasticceria d’Italia juniores nel 1998, passando per l’ingresso nell’Ampi nel 2004 agli innumerevoli successi conquistati sulla scena internazionale, fino all’inclusione nel Relais Dessert (associazione francese che riunisce l’elite mondiale dell’alta pasticceria e cioccolateria) nel 2014. Nel frattempo Roberto Rinaldini, lo “stilista” della pasticceria, come oggi molti lo definiscono, ha saputo applicare il suo talento e la sua creatività all’idea imprenditoriale di una linea di boutique che, da Rimini, cuore pulsante e centro propulsore del suo mondo, ha raggiunto Milano e Roma (con i corner alla Rinascente), Firenze e Tokyo. Tenendo alti gli standard imposti da una maturità espressiva che la guida Pasticceri & Pasticcerie del Gambero Rosso gli ha riconosciuto anche con l’ultima edizione, assegnandogli Tre Torte.

Tecnica al servizio della creatività. Le collezioni

Del resto, l’esposizione mediatica – Roberto ha anche una spiccata propensione a stare sotto i riflettori, ideatore di concorsi, talent scout, in passato giudice di un talent dedicato alla pasticceria in onda sulla Rai – non sembra spostare affatto il suo baricentro, né intaccare l’attenzione che ripone sulla sua attività, prolifico e immaginifico inventore di collezioni dolci che si apprezzano con gli occhi, prima ancora che col gusto. Novità che si susseguono senza sosta, basate su grande padronanza tecnica e materie prime di ottima qualità, poi presentate al meglio grazie allo studio di packaging su misura. La pasticceria come la moda, dunque, che sia in grado di colpire, attrarre, ingolosire. Quindi spazio agli ormai celebri MacaRal, i macaron secondo Rinaldini, o alle altrettanto note Gnam-belline. Poi creazioni in zucchero, monoporzioni, torte d’autore, gelée alla frutta. E lievitati per la colazione, cioccolato e praline, gelati. Panettoni artigianali e una linea salata per l’aperitivo ugualmente variegata e all’altezza delle aspettative, protagonista nel locale di riva dell’Adriatico.

Nasce Rinaldini Pastry Spa

La prossima tappa, una vera rivoluzione che punta con decisione alla conquista del mercato internazionale, passa attraverso il sodalizio con Micaela Dionigi, imprenditrice riminese a capo di Sgr, società del gas del territorio. In qualità di nuova azionista della Rinaldini Pastry Spa, che esordisce proprio in queste ore, la Dionigi metterà a supporto dello sviluppo aziendale i mezzi e la struttura finanziaria-amministrativa necessaria alla crescita. In concreto, con il fondamentale contributo di 3FRetail, gruppo di gestione di progetti retail guidato da Mario Esposito, nei prossimi 5 anni la maison di Roberto Rinaldini si prefigge l’apertura di 30 nuovi punti vendita, in Italia e nel mondo. Per studiare nel dettaglio il progetto c’è voluto un anno, lavorando in parallelo su due fronti: la realizzazione di un grande laboratorio di 5000 metri quadri per il supporto logistico dell’operazione, e la definizione di un nuovo concept declinabile in 4 format diversi da esportare nei locali che nasceranno.

Il nuovo laboratorio a Rimini

Il laboratorio, a circa 4 chilometri da Rimini, sulla strada che porta a San Marino, è in fase di completamento: “3600 metri quadri saranno destinati alla produzione, che resterà rigorosamente artigianale, ma potrà affinare le proprie peculiarità, grazie al grande dispiegamento di mezzi, alle nuove attrezzature a disposizione, alla migliore organizzazione degli spazi e delle risorse” racconta Mario Esposito. Nel centro di produzione, però, nascerà anche il negozio pilota che sarà riferimento per tutti gli altri: 400 metri quadri destinati al pubblico, con un’offerta che spazia dal dolce alla caffetteria, alla ristorazione, “per riassumere in un unico spazio tutte le potenzialità del cibo interpretato da Roberto Rinaldini”. Proprio la ristorazione sarà una delle novità veicolate dal nuovo concept: con la produzione salata il pasticcere riminese è già affine, ma tra qualche mese in tavola ci sarà qualche proposta in più, e legata al mondo della cucina, già in fase di sviluppo.

L’esordio in centro a Milano. Poi Roma

A marzo, probabilmente in concomitanza con l’apertura del laboratorio, infatti, è prevista l’inaugurazione del primo punto vendita della nuova era, a Milano, zona Scala, “in uno spazio di grande visibilità, non molto grande, su due piani”. Qui, i milanesi (che a febbraio avranno a disposizione anche le creazioni di Iginio Massari), potranno apprezzare la prima formula mista: pasticceria, caffetteria e piccola ristorazione, “con proposta di piatti legati alla tradizione romagnola, pasta fresca, cappelletti, piadine gourmet. Oltre alla nostra linea per l’aperitivo”. Poi si procederà con le altre aperture. Nella prima metà del 2018 Rinaldini arriverà a Roma, con un negozio indipendente in centro città, e poi ancora, verso la fine dell’anno, in partnership con altri imprenditori a Milano e Roma.

La scalata internazionale

Il 2019, invece, sarà l’anno di Londra e Parigi, “già stiamo cercando gli spazi giusti”, con locali da 250 metri quadri, il taglio più articolato previsto dal concept, che altrove potrà svilupparsi in punti vendita da 50 metri quadri (semplici corner di pasticceria, magari all’interno di centri commerciali), 100 metri quadri (con caffetteria), 150 metri quadri. La ristorazione, fatta eccezione per la prima avventura milanese, sarà destinata agli spazi più grandi. Il design, invece, studiato da M2Italia, resterà lo stesso: materiali di pregio, marmo di Carrara, illuminotecnica all’avanguardia. Tutto per esaltare il talento di un grande pasticcere italiano. In bocca al lupo a Roberto Rinaldini.

a cura di Livia Montagnoli

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