Santarosa Pastry Cup, la kermesse di pasticceria in Costiera amalfitana

26 Set 2022, 17:59 | a cura di
Il 27 e il 28 settembre il gotha della pasticceria italiana e internazionale si riunisce a Conca dei Marini per il Santarosa Pastry Cup, che quest’anno vede la partecipazione speciale di Iginio Massari come presidente di giuria.

Santarosa Pastry Cup, a Conca dei Marini la nona edizione

Dopo lo stop causato dalla pandemia ritorna il Santarosa Pastry Cup, in programma il 27 e il 28 settembre a Conca dei Marini. Protagonista ancora una volta la sfogliatella Santarosa, realizzata per la prima volta nel 1700 dalle suore del monastero di Santa Rosa. Ideato nel 2012 da Tiziana Carbone dell'A.L.O.E. – Associazione dei Liberi Operatori Economici – l’evento ha visto la collaborazione di Antonio Vuolo e Nicola Pansa (della storica Pasticceria Pansa di Amalfi) e il supporto dell’amministrazione comunale di Conca dei Marini. Da quest’anno la kermesse si avvale anche della partecipazione di un Maestro della pasticceria di caratura internazionale, Iginio Massari, che ha accolto l’invito rivoltogli dai fratelli Andrea e Nicola Pansa di presiedere la giuria che assegnerà il premio finale.

Abbiamo parlato dell’evento con Nicola Pansa, l’anima della manifestazione che si tiene in Costiera amalfitana.

Com’è stato ricominciare dopo la pausa di tre anni per la pandemia?

Come tutte le attività che finalmente abbiamo ripreso, veder rinascere quest’anno il Santarosa Pastry Cup è un segnale di grandissima speranza per noi e per tutto il territorio. C’è stata una fase in cui ho temuto veramente che non avremmo potuto più fare le cose che eravamo abituati prima: rivedere in costiera amalfitana tutti i più grandi professionisti artefici del mondo della pasticceria tra aziende, stampa e colleghi è per me una sensazione bellissima.

Perché la Santarosa Pastry Cup è così speciale per voi?

Abbiamo avuto l’onore e il privilegio di partecipare in questi anni a tantissimi eventi di primissimo livello e in alcuni di questi siamo stati anche riconosciuti e premiati, però per noi questa occasione ha un sapore particolare. L’idea del Santarosa Pastry Cup è nata da un’esigenza precisa: di solito siamo noi a portare in giro per l’Italia la grandissima tradizione del nostro territorio, che è meraviglioso e tutto da scoprire; l’intuizione è stata quella di fare un percorso a ritroso, cioè di portare i grandi della pasticceria italiana a casa nostra, un po’ come avviene per esempio con gli eventi di Milano legati al mondo dei panettoni. Anno dopo anno ci siamo riusciti e quest’anno raggiungiamo il culmine con l’onore di avere Iginio come presidente di giuria.

Quali sono i valori alla base dell’evento?

Organizziamo la Santarosa Pastry Cup per far crescere dei giovani pasticceri e per diffondere il mito e la tradizione della Santarosa, ma in fondo quello che ci muove veramente è la grande volontà di promuovere il nostro territorio. Vogliamo restituire in qualche modo quello che riceviamo come settore, parlo di tutti gli operatori della Costiera amalfitana, per undici mesi all’anno perché abbiamo flussi turistici internazionali interminabili e siamo abituati a prendere tanto dal territorio. Nella nostra mentalità c’è la voglia di far ritornare al territorio quello che prendiamo promuovendolo con iniziative di alto livello.

Come avete selezionato i finalisti?

Il Santarosa Pastry Cup è un’occasione di festa per questi grandissimi professionisti e consideriamo i cinque finalisti dei vincitori in partenza. Abbiamo lavorato tanto per dare un grande spessore all’evento e i ragazzi che abbiamo selezionato non hanno nulla da dimostrare, al contrario nella loro giovane carriera si sono già affermati come realtà molto interessanti in questo mondo. Vanno lodati perché, arrivati a questo livello, non è scontato scegliere di mettersi alla prova all’interno di una gara.

La storia della sfogliatella Santarosa

Esistono diverse versioni della storia sulla nascita della sfogliatella Santarosa. La più accreditata è quella secondo cui le monache di clausura del convento di Santa Rosa tra Furore e Conca dei Marini, nella Costiera Amalfitana, crearono la sfogliatella a partire da alcuni avanzi di semola bagnata nel latte. Per evitare di sprecarla le monache la mescolarono con ricotta, frutta secca e liquore al limone e la infornarono con un ripieno chiuso da due sfoglie, a ricreare la forma di un cappuccio di monaco. Quando poi le monache iniziarono a vendere le sfogliatelle fuori dal convento, per dare un nome al dolce si pensò di omaggiare il convento da cui provenivano i dolci e furono quindi chiamate Santarosa. Poi, dopo più di un secolo, la sfogliatella Santarosa fu portata dalla Costiera a Napoli dal ristoratore Pasquale Pintauro, che trasformò la sua osteria in via Toledo in un laboratorio dolciario, dove lo stesso Pintauro – divenuto pasticcere – eliminò la crema e le amarene del ripieno e la Santarosa prese la forma della sfogliatella frolla e riccia che conosciamo oggi.

La competizione

L’evento – nato come tributo alla sfogliatella Santarosa – è arrivato alla sua nona edizione: Conca dei Marini si trasforma per due giorni (martedì 27 e mercoledì 28 settembre) nel teatro di una competizione che vede partecipare i migliori pasticceri italiani e internazionali.

Nella due giorni interamente dedicata alla Santarosa i pasticceri partecipano a una competizione in cui devono creare un dolce che parte dalla ricetta tradizionale e al quale va aggiunto un elemento di originalità che rispetti il tema scelto dagli organizzatori. Per questa edizione il tema sarà “Le Stagioni della Santarosa”: una scelta che vuole esaltare la musicalità della croccantezza della sfogliatella, che ha attraversato diverse stagioni nella sua vita assecondando i gusti del momento rispettando sempre la sua anima originale. Il riferimento è quello alle Quattro Stagioni di Vivaldi: ai pasticceri in gara, è chiesto di reinterpretare la tradizionale sfogliatella inserendo dei riferimenti a una o a tutte le stagioni.

Marco Aliberti (Aliberti Pasticceria, Montoro Superiore), Imma Iovine (Pasticceria Cucchi, Milano), Andrea Sacchetti (Nuovo Mondo, Prato), Nancy Sannino (Celestina Pasticceria, Pollena Trocchia) e Angelo Mattia Tramontano (la Devozione, Chelsea Market di New York) sono i cinque pasticceri finalisti. Il vincitore della nona edizione del Santarosa Pastry Cup verrà deciso, insieme al Maestro Massari in qualità di presidente, dalla giuria composta da Eleonora Cozzella, Gino Fabbri, Claudio Gatti, Federico Lorefice, Giuseppe Manilia, Angelo Musa e Nicola Pansa.

Santarosa Pastry Cup – Conca dei Marini (Sa) – martedì 27 e mercoledì 28 settembre – santarosapastrycup.com

a cura di Maurizio Gaddi

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