Se mangi bene campi cent'anni. La dieta di cinque oasi di longevità nel mondo. E c'è anche la Sardegna

15 Ago 2015, 12:00 | a cura di

 

Dan Buettner le ha definite “blue zones”, individuandole dopo anni di ricerche tra le popolazioni più longeve del mondo. Qualche mese fa la nuova edizione del libro che è diventato un best seller. Ecco le abitudini alimentari più salutari.


Cibo elisir di lunga vita. Le cinque “blue zones”

Lui è Dan Buettner, giornalista del New York Times che qualche mese fa ha pubblicato un libro sulle abitudini alimentari nel mondo, rintracciando le popolazioni più longeve e tracciando la dieta tipo di queste comunità che sembrano beneficiare di un'alimentazione che spalanca le porte per una vecchiaia lunga e felice. Il saggio si intitola The Blue Zones Solution: Eating and living like the world's healthiest peoplee in poco tempo è diventato un fenomeno editoriale, catalizzando l'attenzione di una società afflitta in maniera crescente dal consumismo e dall'abuso di calorie. Il progetto, sviluppato con il National Geographic, ha preso in esame le abitudini degli uomini più anziani nel mondo nell'ultimo secolo, portando così a individuare piccole comunità in cui l'aspettativa di vita fa registrare picchi altissimi, spingendosi fin oltre lo spegnimento della centesima candelina. Sono emerse cinque aree privilegiate, le cosiddette “blue zones”: Okinawa in Giappone, Loma Linda in California, Icaria in Grecia, la Penisola di Nycoia in Costarica e la Sardegna.

Cannonau e latte di capra. I segreti dell'Ogliastra

Anche l'Italia dunque condivide questo primato grazie alla longevità degli arzilli abitanti dell'Ogliastra. Qui piccole comunità di ultracentenari dediti prevalentemente alla pastorizia e all'agricoltura attribuiscono il merito al Cannonau (ne bevono uno o due bicchieri al giorno) e a una dieta povera in carboidrati, fatta eccezione per pane carasau e orzo, e ricca di formaggio e latte di capra, e olio d'oliva.

In realtà questi esempi virtuosi rintracciati ai quattro angoli del mondo sono accomunati dal consumo quotidiano di verdure, frutta e ortaggi, ma anche da una dieta che non demonizza i carboidrati e anzi li integra ai prodotti più tipici di ogni latitudine, salmone e avena in California, tofu e patate dolci in Giappone, tapioca e zucca in Costarica. A Icaria, in Grecia, aggiungono ai sani principi della dieta mediterranea gli effetti diuretici e purificanti del tè aromatizzato con menta, salvia o rosmarino, sorseggiato più volte al giorno, tutto l'anno.

Consigli dal mondo, tra tofu e patate dolci

Ma nel dettaglio, quali sono gli alimenti più consumati in queste cinque comunità che sembrano aver scoperto l'elisir di lunga vita? Piuttosto noti a noi italiani i prodotti più utilizzati sulla piccola isola di Icaria, patate, miele, latte di capra e legumi, erbe aromatiche e pesce azzurro. Sul menu giornaliero di Okinawa – che fa registrare la più alta percentuale di ultracentenari nel mondo – mare e terra convivono in armonia; tra i prodotti più consumati tofu, funghi shiitake, aglio, tè verde. A Loma Linda sono i precetti religiosi della Bibbia a influenzare una rigorosa alimentazione (la comunità californiana è avventista): cereali, frutta secca, verdura, carne e pesce solo in piccole quantità. E poi avocado, latte di soia, legumi. Divieto assoluto di zucchero raffinato.

A sorpresa la dieta centenaria della Costarica si segnala per il largo consumo di uova; ma non mancano frutti esotici e patate dolci. Insomma, come è meglio comportarsi a tavola per vivere cent'anni? Ogni suggerimento è ben accetto.

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