Settembre di solidarietà in cucina: la Cena dei Mille a Parma, la Charity Night di Firenze, l’Ischia Safari

3 Set 2018, 07:58 | a cura di

Riprende a pieno ritmo il calendario degli eventi enogastronomici, e numerose saranno le occasioni di fare del bene partecipando a grandi feste corali del cibo e della cucina d’autore. Si parte a Parma, con la tavolata sotto le stelle della Cena dei Mille; poi Firenze e i 16 chef impegnati contro la violenza di genere. E il mare di Ischia alla metà di settembre, per la quarta edizione di Ischia Safari. 

 

Con l’inizio di settembre il calendario degli appuntamenti gastronomici inizia nuovamente a popolarsi (qui i nostri suggerimenti). E riprende forza anche l’impegno a fare bene, non solo in cucina, di quei cuochi che sempre più spesso si mettono al servizio di cause benefiche, sfruttando a vantaggio di obiettivi comuni e solidali il (perdurante) momento di popolarità raggiunto dalla categoria.

La Cena dei Mille a Parma

Così nell’ambito del settembre gastronomico con cui Parma celebra la sua investitura a Città creativa della Gastronomia – il riconoscimento arriva dall’Unesco e per tutto il mese sarà onorato con cene speciali, degustazioni e percorsi culinari tra giardini e luoghi nascosti della cittadina emiliana – prende vita tra qualche ora un appuntamento che è ormai consuetudine nel tracciato che si snoda lungo Strada della Repubblica a partire da piazza Garibaldi. La Cena dei Mille è prima di tutto un’occasione spettacolare per onorare la buona cucina e il valore della convivialità a tavola: un progetto nato nel 2009 dalla volontà della comunità parmense di aiutare le famiglie in difficoltà attraverso una raccolta fondi subordinata al materializzarsi, per una sera, di un ristorante sotto le stelle molto particolare. Gli ospiti che martedì 4 settembre prenderanno parte alla serata, saranno quindi parte di un happening gastronomico corale, ospiti intorno alla lunga tavolata per mille persone per provare la cucina di grandi chef accorsi per l’occasione. I proventi confluiranno nelle casse dell’Emporio Solidale di Parma, ai fornelli sono attesi Massimo Spigaroli dell’Antica Corte Pallavicina con i cuochi di Parma Quality Restaurants e con loro Isa Mazzocchi, Filippo Chiappini Dattilo, Andrea Incerti Vezzani, Carlo Cracco. Si parte con l’aperitivo al tramonto con i prodotti tipici del territorio, per prendere posto a tavola alle 20.30 e scoprire un menu giocato sull’interpretazione creativa della tradizione locale, tra un gazpacho alla parmigiana e un omaggio a Bargnocla (burattino del folclore parmense); piatto simbolo dell’evento sarà lo Scrigno di Parma, una ricetta moderna che punta a diventare icona della tavola locale, con la sfoglia tirata a racchiudere ravioli ripieni di pomodoro, parmigiano reggiano e una fonduta di caciotta di Vacca Rossa di Urzano. A Carlo Cracco il compito di chiudere la serata con il dessert, “un dolce ricordo di Parma”.

Italian Chef Charity Night. Contro la violenza di genere

Pochi giorni dopo i riflettori si accendono su Firenze, per una manifestazione non altrettanto longeva, ma ugualmente consolidata: per il terzo anno consecutivo, infatti, il Forte Belvedere ospiterà l’Italian Chef Charity Night (organizzazione a cura di Marco Gemelli e One Sense), animata da un collettivo di 16 chef toscani insieme per una sera per raccogliere fondi a favore del centro Artemisia, impegnato nella lotta al femminicidio e alla violenza di genere. L’appuntamento è fissato per giovedì 6 settembre, l’ingresso prevede una quota di partecipazione di 25 euro a persona che apre le porte alla cena a buffet concertata dai cuochi che hanno risposto alla chiamata solidale. Tra loro celebri rappresentanti della ristorazione fiorentina, da Annie Feolde Marco Stabile eSimone Cipriani, da Karime Lopez (giovane rivelazione dell’Osteria Gucci di Massimo Bottura) a Ombretta Giovannini Peter Brunel. Una squadra che rivendica la parità anche nei numeri, con 8 uomini e altrettante donne a lavorare insieme in rappresentanza di una categoria disposta a rompere gli indugi per ribadire che il talento in cucina non ha genere.

Ischia Safari. 200 in cucina sull’isola verde

Il terzo e ultimo appuntamento benefico del mese va in scena il 16 e 17 settembre a Ischia, con vista sul mare del Golfo: a idearlo, quattro anni fa, sono stati Nino Di Costanzo Pasquale Palamaro, che rappresentano il volto gastronomico dell’isola verde. La manifestazione è cresciuta nel tempo, raccogliendo un numero sempre maggiore di adesioni, e per l’edizione 2018 dell’Ischia Safari sono attesi ben 200 interpreti della cucina nazionale, ognuno intenzionato a raccontare un pezzetto dell’eccellenza gastronomica italiana. Ci saranno i cuochi - nomi dell’alta ristorazione, giovani talenti, veterani della tradizione regionali – i pizzaioli, i pasticceri e gli artigiani del gusto; e i fondi raccolti saranno devoluti alla causa della ristorazione di domani, che vuole alimentare se stessa provvedendo alla formazione delle giovani promesse. Quindi i proventi finanzieranno una scuola alberghiera siciliana, poiché la Sicilia è stata eletta quest’anno a fonte d’ispirazione per gli chef impegnati sul campo a Ischia. L’evento più atteso è il Charity Gala Dinner al ristorante Indaco dell’Hotel Regina Isabella, in programma per domenica 16 settembre: in cucina Andrea Migliaccio eSalvatore Elefante, fratelli Cerea, Gaetano Trovato, Gennaro Esposito, Giancarlo Morelli, Giuseppe Biuso, Giuseppe Costa, Paolo Barrale, Pino Cuttaia, Remo Capitaneo e i padroni di casa Pasquale Palamaro e Nino Di Costanzo. Costo della serata 150 euro a persona. Il 17 settembre, invece, le porte del Parco Termale Negombo si aprono per una grande festa del cibo en plein air tra piscine naturali e panorami mozzafiato. Lunghissimo l’elenco dei partecipanti, con un centinaio di professionisti in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia. Il biglietto costa 50 euro, e dà diritto a 30 consumazioni di cibo e 5 assaggi di vino.

Poi non resterà che attendere la fine del mese per scoprire l’atteso refettorio napoletano di Massimo Bottura: un nuovo tassello per l’esperienza diventata simbolo dell’impegno etico in cucina su scala internazionale.

 

a cura di Livia Montagnoli

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