SOS Prosecco: cercasi tutela disperatamente. Come difendere le bollicine italiane dal quasi omonimo Prosek croato?

15 Lug 2013, 13:08 | a cura di
Annunciata la nascita del nuovo organismo che fa capo ai tre consorzi e si occuperà della lotta alle contraffazioni. E intanto gli europarlamentari visitano Valdobbiadene per parlare con i produttori.

Uniti sotto il nome del Prosecco. Per la prima volta i tre consorzi che rappresentano le bollicine più famose del Nordest (Consorzio della Docg Montello e Colli Asolani, Consorzio della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e Consorzio della Doc Prosecco) si riuniscono per dare vita ad società anti-contraffazione che dovrebbe essere operativa entro fine anno.“Bisogna tutelare il nome del Prosecco in tutto il mondo: basta con imitazioni come il Prosek, il Biosecco o il Neosecco che danneggiano produttori e consumatori”. È questo il grido d'allarme con cui i tre presidenti hanno chiamato in causa l'Europa chiedendo tutela. E con questo intento, proprio ieri si è concluso il tour che ha portato gli europarlamentari Astrid Lulling, Christa Klass e Agnès Le Brun in giro per la Marca: venerdì Asolo e le colline di Maser, sabato le Rive di Conegliano e Valdobbiadene, domenica i colli di Conegliano. Prima questione da risolvere è il braccio di ferro con la Croazia che entrando in Europa ha portato con sé il nome Prosek per il suo vino passito. L'assonanza con il Prosecco italiano sta suscitando non poche preoccupazioni e l'appello dei produttori è di costringere i croati ad adottare un nome meno ambiguo: “Se la denominazione croata passa allora vuol, dire che può passare di tutto”. Si attende piano di tutela da Bruxelles.

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