Street food dal mondo. Belgio: gaufre, patatine fritte e smoutebollen

21 Gen 2023, 10:58 | a cura di
Cosparse di salse, formaggio filante o altri ingredienti, le patatine sono diventate uno dei cibi da strada piรน popolari in Belgio. Ma non lโ€™unico: ecco i prodotti da non perdere.

Street food in Belgio

Patatine, molluschi e birra: รจ il trio magico della cucina belga, semplice e senza fronzoli, golosa e perfettamente โ€œinstagrammabileโ€, tra waffles sormontati di soffice panna montata, cascate di cioccolato e grandi boccali. Un Paese che ha faticato per costruire una sua identitร  culinaria, non potendo contare su una scuola solida come quella francese o una terra florida come quella del bacino Mediterraneo, ma che ha saputo comunque mettere in tavola pochi ma ottimi prodotti, per la maggior parte perfetti come street food. Ecco tre assaggi immancabili durante un viaggio in Belgio.

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Gaufre, i waffles del Belgio

Soffici, confortevoli, da arricchire con gli ingredienti piรน golosi oppure da gustare nelle piรน moderne varianti salate, come accompagnamento a verdure e insalate miste: niente di meglio dei gaufre per un assaggio dellโ€™autentica tradizione belga, street food popolarissimo che si trova in chioschi, caffetterie e carri ambulanti sparsi un poโ€™ ovunque. Una ricetta simbolo della cucina locale che in realtร  รจ condivisa anche con altri Paesi: la versione americana si chiama waffle, quella nostrana รจ invece il gรดfre piemontese, senza contare il cugino - non troppo alla lontana - abruzzese, la ferratella nella variante morbida. Si preparano poi anche in Francia, Germania e nei Paesi scandinavi, ma รจ nel Belgio che queste cialde morbide cotte su doppia piastra rovente e caratterizzate dalla tipica forma a grata, diventano uno snack irrinunciabile a qualsiasi ora. Le tipologie presenti nel Paese sono principale due: quella di Bruxelles, dalla forma rettangolare e lโ€™impasto a base di latte, acqua, burro, uova, farina, zucchero, lievito di birra e vaniglia, e quella di Liegi, con i bordi smussati, un quantitativo ridotto di uova e lโ€™aggiunta di zucchero in grani (sucre perlรฉ) che non si scioglie nellโ€™impasto.

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Origine e significato dei gaufre

Una specialitร  che ha alle spalle secoli di storia: primo antenato risale allโ€™era neolitica, quando veniva preparato un impasto di diversi cereali cotto su pietre calde, ma รจ solo nellโ€™Antica Grecia che cominciano a circolare le obelรญas, conosciute poi come gaufre nel Medioevo. Una parola che in francese antico significa โ€œnido dโ€™apeโ€, a ricordare la forma del dolcetto in principio consumato con formaggio e miele. Prodotti del genere si trovano anche a Malta e Gozo nel XII secolo: erano, perรฒ, piรน simili a dei biscotti morbidi, e venivano venduti fuori le chiese nei periodi di festa, preparati con il solito metodo di cottura: due ferri roventi che ricordano molto le piastre usate oggi. Gaufre รจ il nome belga ufficiale, vero, ma in tutto il mondo sono conosciuti perlopiรน come waffles: a fornire lโ€™origine del termine sono i fratelli Grimm, che nel loro dizionario tedesco dellโ€™Ottocento spiegano che la parola olandese wafel era iniziata a circolare giร  quattro secoli prima, per poi trasformarsi nel tedesco waffel attorno al Seicento. A prescindere dal nome, il significato delle cialde รจ da sempre lo stesso: simbolo di buon auspicio, fortuna e salute, tradizionalmente donato in occasione del Martedรฌ Grasso, prima del digiuno quaresimale.

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La storia delle patatine fritte

La paternitร  di questa ricetta semplice e infallibile รจ da sempre contesa tra Francia e Belgio, ma รจ molto piรน probabile che siano i belgi ad avere ragione. A prescindere dalle teorie, comunque, รจ qui che le patatine fritte hanno spopolato in maniera massiccia, dando vita a un vero fenomeno gastronomico che ha portato alla nascita di catene dedicate solo alla preparazione di frites, marchi col tempo approdati anche in altri Paesi. Si narra che furono le mogli dei pescatori belgi del Seicento le prime a friggere delle striscioline di patate, per sopperire alla mancanza di pesci durante le gelate del fiume Mosa. Dal canto loro, i francesi hanno unโ€™altra teoria e legano lโ€™invenzione dello street food al farmacista Antoine-Augustine Parmentier: รจ grazie a lui che si รจ cominciato a consumare il tubero, inizialmente destinato ai maiali perchรฉ considerato portatore di diverse malattie, fra cui la lebbra. Imprigionato in Prussia durante la guerra dei sette anni, Parmentier fu costretto a coltivare e mangiare patate, scoprendone cosรฌ i vantaggi e il sapore delizioso, che cercรฒ di introdurre in Francia al suo ritorno. A seguito di unโ€™intensa campagna di promozione, nel 1789 finalmente nacque il primo chiosco di patatine fritte, create per invogliare le persone al consumo. Resta piรน accreditata, comunque, la teoria belga: in quegli anni, infatti, si svolgeva la guerra di successione austriaca attorno allโ€™attuale Belgio, e ci sono buone probabilitร  che i francesi abbiano piuttosto preso in prestito lโ€™idea dai vicini, sviluppandola in seguito.

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Smoutebollen, i fritti dolci di origine pagana

Conosciute come oliebollen in Olanda, dove hanno avuto origine e sono altrettanto consumate, le smoutebollen sono delle squisite palline dolci fritte, immancabili a Natale e nella notte di Capodanno, ma ormai da tempo disponibili un poโ€™ tutto lโ€™anno, specialmente durante le feste di paese. Un impasto lievitato cotto in olio bollente e cosparso di zucchero, spesso ripieno di uvetta o aromatizzato alla cannella, una ricetta antica che non stanca mai. Sono in tanti a credere che lโ€™origine della ricetta sia legata alle tribรน germaniche pagane che preparavano lโ€™impasto per celebrare lo Yule, la festa del solstizio dโ€™inverno. Una delle leggende piรน famose narra che la divinitร  pagana Perchta fosse solita volare sulle cittร  per aprire gli stomaci delle persone in cerca di cibo: a fermarla potevano essere solo le smoutebollen, che grazie alla componente unta avrebbero permesso alla spada di scivolare dentro senza perforare lo stomaco. La prima testimonianza scritta della ricetta risale al Seicento e si trova allโ€™interno di un libro di cucina olandese chiamato โ€œLa cuoca sensibile o padrona di casa attentaโ€, in cui viene citato un dolcetto fritto, lโ€™oliekoecken, letteralmente โ€œtortine di olioโ€.

La ricetta dei gaufre

a cura di Michela Becchi

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