The Chocolate Museum a Manhattan. Jacques Torres spiega ai newyorkesi come si fa il cioccolato

15 Mar 2017, 15:00 | a cura di

Il pasticcere di origini francesi è una celebrità del cioccolato a New York, dove conta numerosi punti vendita. Ora apre un museo del cioccolato per insegnare agli americani dove nasce il cacao e come si degusta. Dimostrando ancora una volta un grande fiuto per gli affari. 


Dalla Francia a New York in nome del cioccolato

Al secolo è Jacques Torres, uno dei maître chocolatier più talentuosi di Francia in giovane età, e dalla fine degli anni Ottanta negli Stati Uniti, prima come executive pastry chef al servizio della ristorazione d'hotel e dell'alta cucina, e più recentemente, dal 2000, titolare di un laboratorio a Brooklyn. Oggi, a New York, tutti lo conoscono come Mr. Chocolate, presente sul territorio cittadino con nove punti vendita, tra cui l'ultima scommessa – una gelateria – al Grand Central Terminal. Ma tra i confini americani, il pasticcere di origini francesi è una vera celebrità, autore prolifico di libri e conduttore di un programma sul cioccolato su Food Network. L'ultima trovata del cioccolatiere è un museo del cioccolato nel cuore di Manhattan, operativo da qualche giorno appena: 500 metri quadri per insegnare alla città la storia del cacao, come e dove viene coltivato, e come si trasforma in praline, bon bon, tavolette e ganache. Lo spazio – The Chocolate Museum – si trova a Soho, e coniuga il percorso museale con dimostrazioni pratiche degne della fabbrica di Willy Wonka.

 

The Chocolate Museum a Manhattan

Ma forte è la finalità educativa, che segue di qualche anno l'acquisto di una piantagione di cacao nello Yucatan per controllare l'intera filiera e rendere giustizia a un settore facile allo sfruttamento dei piccoli produttori. Tra gli spunti più divertenti, che già stanno conquistando i bambini di New York, la possibilità di ritrovarsi nel bel mezzo di una piantagione di cacao, i contenitori ricolmi di cioccolato da cui attingere a piene mani, la cioccolata calda servita ai visitatori dopo avergli spiegato come si realizza, dalla raccolta dei semi alla tostatura e macinazione, fino all'aggiunta di acqua bollente. Proprio come la preparavano secoli fa le antiche popolazioni latino americane. E poi ci sono le lezioni amatoriali, per imparare a replicare un bon bon o una pralina ripiena di crema al cioccolato. O le degustazioni guidate per imparare a riconoscerne componenti aromatiche e intensità. Oltre chiaramente allo shop, che esplicita la finalità commerciale dell'impresa, che del resto si è avvalsa della consulenza di Eddy Van Belle, fondatore di altri cinque musei del cioccolato in giro per il mondo, a Bruges (dove l'idea ha esordito nel 2004) e poi a Parigi, Praga, in Messico e più recentemente a Bruxelles. A New York il biglietto d'ingresso costa 15 dollari (ma i bambini pagano meno), e l'operazione beneficerà della popolarità di Mr. Chocolate. Ma nel suo piccolo anche Milano, da qualche giorno, può contare su una “fabbrica” del cioccolato – quella approntata all'interno del flagship store di Cioccolatitaliani - che mostra con orgoglio il proprio laboratorio, le fasi produttive e tante specialità per golosi incalliti.

 

The Chocolate Museum | New York | 350 Hudson street | www.mrchocolate.com/museum/

 

a cura di Livia Montagnoli

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram