Trentodoc Bollicine sulla città. Con la verticale di Ferrari

6 Dic 2015, 10:34 | a cura di

Tre settimane per scoprire le migliori etichette di Trentodoc e la storia di Giulio Ferrari, pioniere della tradizione spumantistica in Trentino. Il programma della rassegna, fino al 13 dicembre. 

Ritorna Trentodoc Bollicine sulla città, tradizionale appuntamento di fine novembre dedicato ai grandi cru trentini. Dal 26 novembre al 13 dicembre, tre settimane di full immersion a Trento e dintorni per incontrare la migliore produzione dei 43 viticoltori che aderiscono al Consorzio del Metodo Classico Trentodoc, compresi gli ultimi entrati, la cantina Roverè della Luna, che propone “Vervè”, un Brut Millesimato (40 % Pinot bianco, 40% Chardonnay, 20% Pinot nero) e un Rosè Millesimato (100% Pinot nero), con uve provenienti da vigneti del conoide di Roverè della Luna, dell’alta Val di Cembra e della collina ad est di Trento, e la seconda entrata, la cantina Maso Poli con il “Maso Poli” appunto, una riserva, 100% Chardonnay da vigneti a 400 metri di altitudine, con terreni di struttura argillosa di origine morenico-alluvionale.

La svolta di Giulio Ferrari. Spumante del Trentino

Un luminoso percorso quello del vino trentino che fa risalire la sua storia addirittura al 3000 a.C., ma che riporta le prime testimonianze di produzione di metodo classico a metà dell’800, a cui si affianca nel 1874 la nascita del prestigioso Istituto Agrario San Michele all’Adige. Nel 1902 la svolta, saràGiulio Ferrari a dare il via alla produzione spumantistica classica in Trentino. Nel 1984 per volontà dei produttori si costituisce la Fondazione dell’Istituto Trento DOC; nel 1993 arriva il riconoscimento della D.O.C. Trento, un momento storico, è la prima volta per un metodo classico italiano; nel 2007 nasce il marchio collettivo territoriale Trentodoc; nel 2008 viene istituita la Fondazione Edmund Mach (ex Istituto Agrario), fino ad oggi, quando l’adesione al Consorzio Trentodoc ha raggiunto le 43 case spumantistiche.

Tre settimane con Trentodoc. Degustazioni e cucina

Trentodoc Bollicine sulla cittàavvolge Trento e i suoi territori per diciotto giorni, in un esempio raro di simbiosi con la terra, la vite, le cantine, le persone, aprendosi ad amici vecchi e nuovi, gourmet, sommelier, appassionati, neofiti, e a chi ancora non conosce questi luoghi e le sue preziose bollicine. Un annuale momento di approfondimento e confronto, dentro alla storia e alle emozioni del Trentodoc, in un intenso programma di degustazioni con banchi d’assaggio ovunque, dal Palazzo Roccabruna nel cuore di Trento, alle cantine, ai bar, ai winebar, alle enoteche, ai ristoranti, ben sposando gli eccellenti brut con le materie prime e la prelibata cucina locale.

Ma venire a Trento è anche un’occasione per vivere la città e la sua storia, magari visitando il Muse, il museo della scienza progettato dall’architetto Renzo Piano, con numerose istallazioni didattiche e mostre in corso, come il percorso espositivo Dal Ghiacciaio alla foresta, oppure Il cibo che conta, attraverso i numeri del pianeta che mangia, senza perdere di vista le bollicine però, che hanno un posto d’onore, e sono somministrate nei banchi di degustazione dei 37 produttori istallati all’interno del museo, con oltre cento differenti vini in mescita.

La verticale di bollicine Ferrari

Tra i momenti più alti della manifestazione la degustazione verticale di pregiate cuvèe Ferrari. Uno straordinario momento enoico alla presenza di Marcello Lunelli, che ha scelto di condividere alcune grandi bottiglie, che rappresentano oltre cento anni di storia del Trentodoc:

 

VILLA MARGON 2013

Uno Chardonnay in purezza con un leggero passaggio in legno, dalle uve dei vigneti posti al di sopra della Cantina Ferrari sulla destra Adige, a 450 metri d’altezza, la cui prima annata risale al 1987. Al naso complesso, fragrante, persistente, aromatico, croccante, salino, acido. In bocca strutturato, elegante, lieve, di facile abbinamento.

 

FERRARI PERLE’ 2008

Un’icona dello stile Ferrari, prodotto nei vigneti di proprietà dal 1971. Blanc de blancs, 5 anni di tostatura, ma non stucchevole, un bouquet denso e avvolgente, agrumi, mandarino, mela matura, melone, crema pasticcera. In bocca cremoso, appagante, sapido agrumato, fresco, persistente e lungo. Una bollicina che accarezza, che coinvolge i sensi.

 

RISERVA LUNELLI 2006

Solo Chardonnay dai vigneti che circondano Villa Margon, affinato 7 anni e più in bottiglia, unica etichetta Ferrari la cui prima fermentazione avviene in grandi botti di rovere austriaco, come ai tempi di Bruno Lunelli. Al naso fruttato, con note di agrumi e scorze d’arancio candito, poi spezie, macis, carvi, cassia. In bocca importante, suadente, minerale, armonico ed equilibrato.

 

GIULIO FERRARI 1999

Dai vitigni di Chardonnay esposti a sud di Maso Pianizza, in alta quota sulle colline che circondano Trento. Affina dieci anni sui lieviti. Bouquet ampio, delicato e cremoso, elegante, pulito, mela succosa, note di fiori bianchi, alloro, agrumi, cioccolato bianco, e accenni minerali. In bocca deciso, secco, nervoso, di grande slancio, con nerbo salato e una fresca acidità ben calibrata con il frutto. Finale lungo, vivo, su note di mandorla e agrumi canditi.

 

GIULIO FERRARI COLLEZIONE 1996

Un viaggio nel tempo, pochissime pregiate cuvèe imbottigliate solo nelle annate migliori, lasciate a lungo sui lieviti. Bouquet straordinariamente intenso, ampio e complesso, cera d’api, tartufo, funghi, torba, ma anche un’incredibile freschezza e acidità, salinità, verticalità, pulizia, espressione di tutta la potenza del Trentodoc. Una vitalità che conduce a un finale di stupefacente persistenza. Una bollicina da meditazione, da gustare senza preoccuparsi di alcun abbinamento.

 

Bollicine sulla città | Trento e dintorni | fino al 13 dicembre | www.trentodoc.com/it/news-e-eventi/trentodoc-bollicine-sulla-citta_3961_idn/

 

A cura di Luca Bonacini

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