Un tempo fabbrica di produzione, ora museo: il vermouth ai Docks Dora di Torino

20 Ott 2015, 11:08 | a cura di

Dal 19 a 23 ottobre i magazzini Docks Dora, alle porte di Torino, aprono al pubblico per presentare il progetto che dovrebbe concretizzarsi in primavera, regalando alla città un nuovo museo enogastronomico, dedicato a un'eccellenza tutta torinese.  


Vermouth di Torino. Da Carpano ai Docks Dora

Sono una traccia tangibile del passato (e presente) industriale di Torino i magazzini Docks Dora nel quartiere Barriera di Milano, alla periferia nord della città. Inaugurato nei primi anni del Novecento, dagli anni Sessanta il complesso dismesso è stato ripensato per accogliere eventi culturali e attività commerciali di vario genere. Ma fino agli anni Ottanta è stato centro propulsore della produzione di vermouth della qualità più pregiata, ospitando nomi celebri del settore, da Mulassano a Adamo Levi, da Radicati a Occhetti. E presto potrebbe accogliere il nuovo Museo del Vermouth, progettato per valorizzare un'eccellenza piemontese che affonda le radici nel passato borghese di Torino, quando nel 1786 fu inventato questo vino liquoroso aromatizzato che avrebbe trovato fama nel rituale dell'aperitivo e nell'arte della miscelazione (protagonista irrinunciabile di un buon Martini).

Proprio all'ombra della Mole Antonio Benedetto Carpano ideò una versione locale del cosiddetto vino liquoroso tanto apprezzato in Europa durante il XVIII secolo, soprattutto quello di importazione portoghese che conquistava i salotti borghesi con il suo gusto dolce e accattivante. La mistura torinese prevedeva l'utilizzo di vini giovani di alta gradazione con l'aggiunta di erbe aromatiche e amaricanti (il termine deriva dal tedesco wermut, che indica la pianta di artemisia). E ottenne un successo immediato, diffondendosi in tutta Europa. Dopo anni il vermouth è tornato prepotentemente “di moda” negli ultimi anni: nuovi stabilimenti, nuove micro fabbriche, una nuova cultura diffusa e l’attenzione di tutti i migliori barman a livello internazionali. Un cocktail senza una dose di vermouth artigianale piemontese non ha oggi facile cittadinanza nelle carte dei migliori bar di Londra o di New York.

Un museo dedicato al Vermouth. Work in progress

Il museo, in fase di progettazione, è sostenuto dall'alleanza tra l'Associazione Saperebere e la neonata Associazione per la tutela e valorizzazione del vermouth di Torino. Il primo del genere al mondo ha visto la luce più o meno un anno fa nel cuore della Catalogna, a Reus, che ha celebrato il primato con l'apertura del Museu del Vermut all'interno di un edificio modernista nel centro della città, per accogliere una collezione di circa 5mila pezzi relazionati al vino liquoroso.

Ora anche Torino sente la necessità di scendere in campo, rivendicando la paternità di uno dei prodotti più caratteristici della tradizione enogastronomica locale. Lo spazio di via Valprato dovrà essere un luogo di condivisione, approfondimento, degustazione e scoperta che privilegi la cultura del bere responsabile e di qualità. E fino al 23 ottobre i Docks Dora sono pronti a ospitare un calendario di eventi di presentazione del museo, tra seminari e aperitivi musicali (giovedì 22 a partire dalle 18.30) con i vermouth di Torino e cocktail realizzati a partire dal vino liquoroso (a cura del locale Affini di San Salvario). Per l'occasione sarà possibile visitare la vecchia fabbrica di produzione del vermouth.

Museo, giardino, laboratorio e corsi di formazione

Poi, in primavera, il progetto dovrebbe concretizzarsi, e regalare alla città un nuovo spazio dedicato alla cultura enogastronomica. Il percorso museale ripercorrerà la storia del vino liquoroso, esponendo oggetti, pubblicità d'epoca e foto di macchinari per la produzione; uno spazio sarà riservato alla biblioteca, per raccogliere libri e testi che hanno trattato l'argomento, manuali tecnici o pubblicazioni di costume. Il giardino del vermouth punterà l'attenzione sulle materie prime, allineando le piante utilizzate in produzione e una teca di erbe e spezie pronte per la lavorazione. Che potrà essere ripercorsa nel laboratorio ideato per esemplificare il processo produttivo; alla formula interattiva si accompagnerà un intento didattico e formativo, con corsi dedicati a giovani barman, seminari e degustazioni con esperti del settore, per professionisti e amatori.

a cura di Livia Montagnoli

Museo del Vermouth | Torino | Docks Dora, via Valprato, 68 | Dal 19 al 23 ottobre giornate di presentazione del progetto

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