Vino. Un decreto salverà la trasferibilità dei diritti di impianto a livello interregionale

27 Dic 2014, 14:54 | a cura di
Il ministro Maurizio Martina spinge per varare un decreto che entri in vigore da gennaio 2015 e si protragga per tutto l'anno. Ma occorrerà capire come concedere le autorizzazioni per consentire alle aziende vinicole di muoversi su tutto il territorio nazionale per cercare nuovi vigneti su cui investire.Per evitare i casi di speculazione.

Urgente e imprescindibile. Il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, non ha dubbi sulla necessità di consentire il trasferimento a livello interregionale dei diritti di reimpianto in portafoglio, a partire da gennaio 2015 e fino a dicembre 2015. La norma, che è in attesa di essere incardinata in un decreto legge del Consiglio dei ministri, si spera il primo utile entro fine anno, servirà a rimediare all'esito della Conferenza Stato-Regioni del novembre scorso.
In quell'occasione il mancato accordo, con i "no" di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, aveva blindato il trasferimento dei diritti all'interno dei confini regionali, configurando così un clamoroso sgambetto a tutta la filiera. L'obiettivo del provvedimento annunciato dal ministro è la salvaguardia del potenziale viticolo nazionale, esigenza più volte rimarcata dalle organizzazioni di categoria, alla luce della nuova normativa sulle autorizzazioni, in vigore dal primo gennaio 2016, che impedirà la commercializzazione o la cessione dei diritti. La stima è pari a 45 mila ettari, il 7% circa della superficie vitata italiana.
Il problema, tuttavia, è risolto parzialmente. Perché, fatta salva la possibilità per i produttori di muoversi su tutto il territorio nazionale per trovare i vigneti necessari ai propri investimenti e alla propria crescita, occorrerà capire – e qui si gioca l'altra partita – come sarà gestito il nuovo sistema di autorizzazioni e quali regole dovranno seguire le Regioni, visto che l'Ue concede una crescita annua di solo l'1% della superficie complessiva (tra 6.500 e 7 mila ettari).
Se tutto andrà liscio, e il Cdm garantirà la trasferibilità interregionale da gennaio 2015, sarà interessante monitorare l'andamento dei prezzi, e con esso gli eventuali casi di speculazione. Per ora, rispetto a un mese fa, molte preoccupazioni sembrano venute meno. E il pressing sul Mipaaf ha sortito gli effetti sperati. Come ha osservato Domenico Zonin, presidente di Uiv: "Acquistare un diritto oggi significa mantenere forte il nostro vigneto domani, lasciandolo alle prossime generazioni, competitivo e in buona salute economica".

a cura di Gianluca Atzeni

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