Vittoriale, Expo, Gusto sul Garda. I vizi gastronomici di D'Annunzio e la corrispondenza con Suor Intingola

13 Mag 2015, 08:13 | a cura di
Fino al 31 ottobre le Limonaie del Vittoriale degli Italiani ospitano degustazioni e incontri con gli chef che rivisitano la gastronomia dannunziana. Intanto esce la raccolta della corrispondenza con Suor Intingola, cuoca personale del Vate.

Il Vittoriale e gli appuntamenti gastronomici delle Limonaie per Expo

Cultura sì, purché si parli di cibo. Sembra essere questo il filo conduttore delle iniziative che si moltiplicano in tutto il Nord Italia per offrire percorsi alternativi ai visitatori in rotta su Milano. E come potrebbe essere altrimenti in concomitanza con Expo? Quindi facciamocene una ragione e prendiamo tutto il buono che una manifestazione di richiamo internazionale sta regalando e regalerà all'Italia nei prossimi mesi. Compresi gli appuntamenti più curiosi, che riscoprono le tradizionali mete turistiche donandogli nuova attrattiva. È il caso del Vittoriale di Gabriele D'Annunzio, la stravagante residenza del Sommo Vate affacciata sul lago di Garda, oggi museo nazionale che raduna a Gardone Riviera molti visitatori sulle tracce di una personalità eccentrica che ha saputo circondarsi di agi e oggetti d'arte al limite del kitsch.
E con la tavola, come si rapportava D'Annunzio? Fino al 31 ottobre il Vittoriale ospita la seconda edizione della rassegnaD’Annunzio e i Giardini di Pan - Inezie squisitissime. Nutrire la mente e il corpo tra Oriente e Occidente, con mostre, concerti, incontri sul gusto a cura di EnSpace e Alessandra Coppa. Tante le iniziative in programma, che quest'anno si arricchiscono di spunti a tema con Expo, come la Serra realizzata alle Limonaie, che ospiterà Vittoriale, Expo, Gusto rivisitando la gastronomia dannunziana tra degustazioni, chef, cene a tema nei ristoranti della zona.

Gabriele D'Annunzio a tavola: in un libro i biglietti a Suor Intingola

Sul filo di un'eccentricità che si ripercuote sulle scelte alimentari e sulla dieta rigida a cui si sottoponeva il Vate (molto attento alla linea) prima di cedere alla gola e perdere completamente la misura, assecondato dalla celebre cuoca personale Albina Lucarelli Becevello, ribattezzata affettuosamente Suor Intigola. Proprio pochi giorni fa, i biglietti “viziosi” che il poeta scambiava notte e giorno con Albina sono stati raccolti in un testo - La Cuoca di D’Annunzio. I biglietti del Vate a Suor Intingola - pubblicato da Utet a cura di Maddalena Santeroni e Donatella Milani. Cibo, menu, desideri e inappetenze al Vittoriale è il sottotitolo di una raccolta che rivela le richieste che D'Annunzio rivolgeva con spiccata malizia alla cuoca di casa, i suoi vizi irrinunciabili - come la passione per le uova sode paragonate all'estasi divina – le ricette preferite, dai cannelloni alle patatine fritte, dalla pernice fredda alle costolette di vitello. In un gioco che confonde gola, seduzione, estetica e voluttà. E rappresenta al meglio l'uomo che aveva fatto allestire una grandissima cucina ultramoderna con tanto di ghiacciaia (un frigorifero ante litteram) e attrezzature tradizionali, ma poi amava cenare nella Stanza della Cheli, seduto a tavola al cospetto della riproduzione della gigantesca tartaruga morta per indigestione di tuberose nei giardini della villa, monito alla parsimonia per sé e i suoi commensali.

La Cuoca di D'Annunzio – I biglietti del Vate a Suor Intingola | di Maddalena Santeroni e Donatella Milani | Utet | 116 pagine

www.vittoriale.it

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