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Finger Food

Sandwich di sarde fritte, carpaccio di pomodoro, maionese di zucchine e stracciatella

Viviana Lapertosa
Media

In sintesi

Difficoltà
Tempo
Totale: 60 min
Preparazione: 30 min
Cottura: 30 min
Ricetta di

Ingredienti per 6 persone

  • 12 sarde fresche
  • 150 g di tarallini al finocchio sbriciolati
  • 100 g di stracciatella (o di ripieno di burrata)
  • 3 grossi pomodori maturi
  • 2 zucchine
  • olio extravergine d’oliva
  • aceto di pomodoro
  • timo fresco
  • sale grosso
  • pepe bianco

Preparazione

Preparare il carpaccio di pomodoro. Scottare i pomodori in acqua bollente, pelarli, tagliarli in quarti ed eliminare i semi. Asciugarli con carta da cucina e sistemarli tra due fogli di pellicola. Pressare leggermente, con un batticarne o con la lama larga di un coltello, ogni spicchio ottenendo delle fette piuttosto sottili. Disporre il carpaccio in una terrina, condirlo con olio, sale grosso, timo e qualche goccia di aceto di pomodoro e lasciarlo marinare per un quarto d'ora. È possibile prepararlo anche con un giorno d'anticipo, coprendo con pellicola e conservando in frigorifero (in tal caso eliminare il sale, che va messo solo al momento dell'utilizzo).Ricavare dalle zucchine solo la parte verde, sbollentarla in acqua salata e raffreddarla in ghiaccio. Regolare di sale e pepe bianco e frullare aggiungendo un goccio di aceto bianco e l'olio a filo, fino ad ottenere la consistenza di una maionese.Pulire le sarde, aprirle a libro eliminando la lisca e, aiutandosi con una pinzetta, eliminare tutte le spine residue. Lavare i filetti sotto l'acqua corrente esenza asciugarli troppo passarli nel pangrattato di tarallini al finocchio (che conferirà alla frittura un gradevole gusto speziato). Friggere le sarde in olioben caldo e asciugare l'unto in eccesso su carta da fritti. Comporre i sandwich al momento di servire spalmando su ogni sarda un cucchiaio di maionesedi zucchine, qualche filo di stracciatella e una fettina di carpaccio di pomodoro. Chiudere con la seconda sarda, salare e guarnire con un rametto di timo.Quando da piccoli non volevamo mangiare il pesce mia madre lo camuffava da "cotoletta", eliminando testa e coda dalle sarde ben spinate e friggendole dopo averle passate in una fitta e croccante panatura. L'"inganno" riusciva talmente bene che le divoravamo una dopo l'altra. Cosa che avviene puntualmente tutte le volte che le ripropongo,farcite in questo caso con altre tre preparazioni dal nome "ingannevole".

Viviana Lapertosa – lacuocadellaportaaccanto.it – IG: @cuocaaccanto
Foto di Luca Bartolomei

Consiglio

Quando da piccoli non volevamo mangiare il pesce mia madre lo camuffava da "cotoletta", eliminando testa e coda dalle sarde ben spinate e friggendole dopo averle passate in una fitta e croccante panatura. L'"inganno" riusciva talmente bene che le divoravamo una dopo l'altra. Cosa che avviene puntualmente tutte le volte che le ripropongo, farcite in questo caso con altre tre preparazioni dal nome "ingannevole".
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