Ciò che conta nella visione di Samuele Ciccioli è fornire una proposta più che valida di piatti svincolati da territorio e mode, ma saldamente ancorate ad un uso sapiente della materia prima. Si comincia con una "finta" arachide, un piccolo concentrato di piacere a base di burro di arachidi e burro di cacao. Il carpaccio di lingua di vitello, tompinambur e cipolla di Tropea, fuga ogni pronostico sul resto del menu. Un esempio? Plin di lepre in civet, funghi shiitake e il lombo di cervo, patata viola, frutti rossi e spugnole. Il finto uovo, frutto della passione, mascarpone e cioccolato bianco investe piacevolmente il palato di note acide e dolci fino all'ultimo cucchiaino.