Tenuta Paolo e Noemia d’Amico: tra vino, arte e ospitalità

23 Gen 2023, 13:23 | a cura di

Paolo e Noemia d’Amico: la cantina, i vigneti e Villa Tirrena

Fondata nel 1985, l'azienda dei coniugi Paolo e Noemia d'Amico, l'uno discendente da una famiglia di armatori e da sempre appassionato di vino, l'altra di origine portoghese e nata a Rio de Janeiro, si trova nel cuore della Tuscia, in un'area che si estende al confine tra Lazio, Umbria e Toscana. Tutto ebbe inizio 40 anni fa, quando decisero di impiantare i primi 5 ettari di vigneto a base di Chardonnay, varietà che ancora oggi permette loro di essere molto competitivi sul mercato grazie a prodotti superlativi. Situati nella Valle dei Calanchi, gli attuali 30 ettari di terreno a conduzione organica proliferano su un terroir unico: il lungo periodo di attività vulcanica e la conseguente formazione rocciosa di tufo e peperino conferiscono ai vini di Paolo e Noemia una raffinatezza unica contraddistinta da una spiccata mineralità. Ma quello che più si percepisce, entrando nella tenuta è l’amore per l’ambiente, per il bello, per l’arte, per la ricettività.

Villa Tirrena nasce sotto il segno della passione di entrambi per l'insolito e per le sfide: la cantina è straordinaria: si passeggia tra le botti di rovere francese, con centinaia di candele che illuminano le volte di tufo e le note di musica classica, e qui si assaggiano i vini in un contesto intimo, bello, pieno di suggestioni. Paolo e Noemia d'Amico hanno creato un portafoglio di diverse etichette,  tutte ottenute da uve coltivate e prodotte nell’alto Lazio e l’Umbria. Si utilizzano principalmente vitigni internazionali (Chardonnay, Merlot, Cabernet Franc, Pinot Nero a cui si aggiunge il Grechetto, una grande varietà autoctona) ma è il terreno vulcanico della Valle dei Calanchi ad aggiungere un tocco di classe a tutti i vini. Una volta prodotti, le bottiglie vengono conservate al suono di musica classica nella cantina creata da Noemia d'Amico e dall'architetto di fama mondiale Luca Brasini.

Qualche anno fa, Paolo e Noemia hanno deciso di entrare nel mondo dell'ospitalità con la proprietà di famiglia. Villa Tirrena diviene una meta per eventi di charme e vacanze di alto livello ed è quindi un esempio dell'incredibile lavoro e della passione che la famiglia d'Amico trasmette tramite la propria casa e ciò che la circonda. Siamo a solo un'ora e mezza di auto da Roma e Firenze e la Villa permette agli ospiti di godere di un ambiente naturale unico e di rilassarsi in questo angolo nascosto. Oltre gli ettari di vigneti, vi è un esclusivo giardino di sculture su proprietà privata e una torre del XIII secolo. La struttura invece risale al XVI secolo e dispone di 7 camere doppie e servizi esclusivi come uno chef interno e terapisti del benessere specializzati su alimentazione detox, yoga e fitness.

Un luogo insomma di eleganza discreta, calma e contemplazione, dove gli ospiti possono sia rilassarsi in uno dei quattro saloni decorati con pezzi che combinano la campagna tradizionale e il lussureggiante design italiano, a bordo delle piscine o nel bagno turco, o fare una degustazione nella cantina sotterranea dove si trova anche una biblioteca con titoli che spaziano dai viaggi alla storia e, naturalmente, ai vini. In più, passeggiare per il giardino vi farà fare una vera e propria immersione nell’arte contemporanea: i coniugi d’Amico negli anni hanno raccolto opere di celebri artisti della scena mondiale come Anish Kapoor, Banksy e Mitoraj. Sono strategicamente distribuiti tra cespugli di rose, limoni e cipressi in un gioco di nascondino di un giardino davvero unico. Paolo e Noemia hanno anche dedicato una parte del giardino al loro caro amico, lo scrittore ed esploratore britannico Mark Shand, fondatore di The Elephant Family charity, per la difensa degli animali in via di estinzione: elefanti, tucani, gorilla e coccodrilli, uno scenario memorabile in cui la natura, l’arte e l’amore per la bellezza camminano mano nella mano.

Paolo e Noemia d’Amico:  i vini

I vigneti si trovano ad un'altitudine importante di circa 450 metri s.l.m. Vi presentiamo le etichette recensite sulla Guida Vini d’Italia 2023 del Gambero Rosso. Si parte col Seiano, declinato in bianco e rosso. Parliamo di due vini quotidiani, semplici e di ottima bevibilità. Il Rosso è ottenuto da merlot e syrah, il Bianco da trebbiano e grechetto. Non manca un Orvieto, proveniente dai limitrofi vigneti umbri: si chiama Noe dei Calanchi ed è un blend di grechetto, trebbiano e pinot grigio. Il Terre di Ala è un sauvignon e semillon, molto varietale e fresco, affinato solo in acciaio. È frutto di grechetto in purezza invece l’Agylla, dove viene utilizzata l’anfora per la vinificazione. Il Calanchi di Vaiano è uno chardonnay, complesso e di grande eleganza, mentre Falesia è ottenuto dalla stessa varietà, ma fermenta e affina in legno. Concludiamo con Villa Tirrena e Notturno dei Calanchi, due rossi, due cavalli di razza della tenuta. Il primo è un blend di merlot e syrah (per quest’annata affinata per 12 mesi in botte di rovere francese), il secondo è un pinot nero in purezza che si porta dietro tutta l’eleganza e la classe che si respirano entrando in questa bellissima tenuta.

Gli abbinamenti di Giuseppe Carrus.
Villa Tirrena - Paolo e Noemia d'Amico con il raviolo di cinghiale di Domenico Stile

 

 

Paolo e Noemia d’Amico
Castiglione in Teverina (VT) - fraz. Vaiano - loc. Palombaro
0761948034 - 3407725010 - paoloenoemiadamico.net

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