Tenuta Mara in Romagna. Una cantina e un grande vino nell’armonia del paesaggio

5 Giu 2020, 18:54 | a cura di
Giordano Emendatori con Tenuta Mara ha realizzato il suo sogno: fare un grande vino e creare un luogo incantevole immerso nella natura, all’insegna della bellezza e dell’armonia, intitolandolo alla compagna della sua vita.

Il Sangiovese in quest’angolo di Romagna, a ridosso dell’Appennino e a poca distanza dell’Adriatico, ha trovato un habitat ideale e si esprime in tutta la sua primigenia vellutata eleganza.

Tenuta Mara

La scelta della biodinamica è stato il risultato naturale dell’incontro tra un grande vitigno in un terroir d’elezione con un personaggio come Giordano, che sa ascoltare la terra e si lascia guidare dai suoi cicli e dai suoi ritmi. Con Leonardo Pironi, responsabile dell’azienda, ha viaggiato a lungo per le terre del vino, soprattutto in Francia, e in Borgogna in particolare, per vistare cantine, incontrare vignaioli e assaggiare i loro vini. Poi l’avventura è partita. Senza compromessi, con un unico obbiettivo: qualità (e autenticità) che solo un percorso naturale at- tento alla terra e ai suoi cicli possono assicurare. Musica nei 20 ettari di vigneti anziché trattamenti chimici, opere d’arte in cantina e en plein air piuttosto che tecnologie esasperate. Tutto questo fa di Tenuta Mara un posto unico che produce un Sangiovese dal caratte- re irripetibile. “Il vino prima di tutto deve essere buono” ama ripetere Giordano. E i suoi vini, anche quelli della nuova avventura in Sardegna a Masone Mannu, lo sono. Senza compromessi.

Tenuta Mara

La verticale Maramia in 6 annate, il Grand Vin di Tenuta Mara

2011. È un bel colore rubino granata e limpido quello che c’introduce a questo rosso che si apre al naso su toni di ciliegia e prugna mature, con sfumature di fresche erbe di campo, un accenno di cuoio e tabacco e di brezza marina. Al palato è ampio, delicato, avvolgente, la trama tannica è fine e levigata, e il vino, armonico, profondo e fresco, chiude lungo su suggestioni di cioccolato e caffè.

2012. Non cercate muscoli: colori cupi ed estrazioni importanti in questo vino, giocato sui toni delicati e solari delle armonie contrappuntisti- che mozartiane che vengono diffuse tra le vigne. Nel calice troverete ricordi di timo e rosmarino, di fungo porcino che si intessono ai toni del frutto rosso maturo. La bocca è carnosa e piena ma senza pesantezza. Si snoda disteso e rilassato su nuances di tostato, confettura di cilie- gia e chiude speziato e levi- gato.

2013. Troviamo un peso specifico legger- mente più elevato in quest’annata dal carattere solare, sulle sfumature del tostato e delle note di torre- fazione al naso, che al pala- to esprime una bella verve tannica nello stile vellutato ed elegante che gli è conso- no. Eccellente e equilibrio anche qui tra i toni del legno e il frutto del vino. Pro- fondo, persistente e vitale. Ancora teso, fresco, davvero

appagante.

2015. Il colore è un rubino di bella intensità dalle nuance granata appena accennate. Naso di straordinaria freschezza e fascino, guidato dalle note della ciliegia appena matura, sapida e croccante. Tannini di rare- fatta eleganza e una grande verticalità caratterizzano un palato ricco, fresco, sapido e avvolgente ma anche straordinariamente armonico e complesso. Vino di rara complessità, ma anche polposo, dinami- co e vitale dal finale che3 vira sul frutto e su note fumé e speziate di grandissimo fascino. Qui Mozart si fa sinfonico. Un fuoriclasse.

2016. Il tempo è un elemento imprescindibile per Maramia. Lunghe maturazioni, lunghi affinamenti in vetro ci consegnano pian piano dei piccoli gioielli. Questo ’16 è ancora in divenire, ha l’andatura sussurrata e ri- flessiva di un quartetto d’archi, magari con qualche dissonanza che il tempo armonizzerà. Un rosso che dalla sua ha un bel frutto stramaturo e tannini di impalpabile finezza. Sottile e teso, arioso e ancora in evoluzione. Mediterraneo, solare, aperto, di grande freschezza.

2018. Sì, è vero, forse è ancora presto per berlo... Ma questo ’18 è davvero una bella prova per Tenuta Mara. Il cali- ce è fedele allo stilema aziendale: vino di finezza, non di potenza, anche in questa fase giovanile dove ancora un frutto turgido e il legno dialogano intensamente alla ricerca di un equilibrio che solo il tempo può dare. Ma l’integrità dei toni di ciliegia e ribes rosso, le coloriture d’erbe officinali e spezia, le nuance delicatamente tostate e una tannicità che lo pervade tutto senza mai dominare sono lì a dirci che sarà una splendida an- nata da seguire negli anni (tanti) della sua evoluzione. Ma già oggi nel bicchiere abbiamo un rosso raffi- nato, elegante, teso e dinamico, intriso di note balsa- miche.

Tenuta Mara - San Clemente (RN) - via Ca’ Bacchino - 0541988870 - tenutamara.it

 

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