Terre de la Custodia. Il ritorno alla terra dei Farchioni

9 Set 2021, 13:58 | a cura di

Terre de la Custodia. La storia e i prodotti

La zona di Gualdo Cattaneo è affascinante e sincera. Dolci colline, morbide e regolari, intervallate da una natura dove è percepibile la biodiversità. Ulivi, vigneti, seminativi, ma anche bosco, campi e pascoli. Ci troviamo a pochi chilometri dal borgo di Montefalco ed è qui che sorge la cantina Terre de la Custodia. Un’azienda moderna, di proprietà della famiglia Farchioni, che custodisce una tradizione antica, quella di fare vino. Una famiglia da generazioni dedita all’agricoltura. I Farchioni iniziano come trasformatori, acquistando uve e vinificando, poi diventano contadini e la coltivazione delle vite, ma anche di altre colture, diventa il loro punto di forza.

Giampaolo Farchioni, titolare dell’azienda

«Il progetto Terre de la Custodia nasce nel 2003 - racconta Giampaolo Farchioni - Abbiamo ripreso un’attività di famiglia, quella di coltivare, ma anche trasformare l’uva in vino, che fu interrotta alla fine degli anni ’80. L’obiettivo è quello di puntare sui vitigni autoctoni della zona e valorizzare al meglio il territorio di Montefalco. Si parte da Sagrantino e Grechetto, le due uve più tipiche di questa zona, ma si arriva anche a varietà altrettanto tradizionali, come il Sangiovese, o alloctone che qui hanno trovato il loro habitat ideale. A quasi vent’anni dalla fondazione della cantina - prosegue Farchioni - l’obiettivo è quello di cercare di crescere continuamente, in termini di qualità: il nostro ultimo progetto, partito due anni fa, è stato quello di individuare quattro veri e propri cru, basati su altrettanti vitigni su cui l’azienda scommette (sagrantino, grechetto, sangiovese e merlot) che vanno a comporre una linea pensata unicamente per il canale horeca. È così che puntiamo a valorizzare il nostro territorio». Una qualità che si esprime attraverso una gamma molto vasta, divisa in tre linee di prodotto le cui etichette più prestigiose sono riconoscibili per la particolare bottiglia, progettata da Tosca Sibella Farchioni e brevettata, prodotta da una vetreria locale. Anche questo significa credere e valorizzare un territorio.

Un grande gruppo agroalimentare
I numeri di Terre de la Custodia non sono di certo piccoli. Un milione e 800mila bottiglie (con questi livelli di qualità) sorprendono, ma l’azienda familiare non si ferma al vino. Dal 1780 la famiglia Farchioni seleziona materie prime d’eccellenza e le trasforma in grandi prodotti. In primis c’è l’olio, ma anche la farina e la birra. La gamma dell’olio è vastissima, si presenta sotto il marchio Farchioni, e va dall’extravergine classico (distribuito in Gdo) alle selezioni Dop e monocultivar. Anche la farina esce sotto il marchio di famiglia e rappresenta una produzione attiva
sin dagli esordi dell’azienda agricola, alla fine del ‘700. Mastri Birrai Umbri è invece il brand che rappresenta la produzione birraria. Una produzione artigianale e agricola che nasce proprio grazie alle materie prima coltivate in azienda: oltre mille ettari tra farro, orzo e grano, ingredienti cardine della birra firmata Farchioni, ma anche luppolo, cicerchie e lenticchie, per dei prodotti altamente territoriali. Anche l’orzo è trasformato in casa, grazie alla malteria aziendale. Un processo produttivo circolare che traspare molto bene nelle etichette prodotte.

La barricaia

I vini Terre de la Custodia
Due le linee di produzione, due le denominazioni su cui si scommette. Montefalco è senza dubbio la principale, ma alcuni vini puntano e valorizzano i Colli Martani. Tante le etichette suddivise nella linea dedicata alla GDO e quella dedicata al mondo horeca, di cui fanno parte anche Le Riserve. Il Montefalco Sagrantino è presente in tutti i marchi ed è il vino “Rock” dell’azienda, come spiega Giampaolo Farchioni. «Siamo usciti dall’idea di un vino cupo, troppo austero e difficile, per avvicinarci a un calice di carattere, sì, ma anche di grande piacevolezza gustativa». La Riserva Exubera rappresenta il fiore all’occhiello della produzione. Tra le riserve, spazio anche per il Montefalco Rosso Rubium (che non è un fratello minore del Sagrantino, ma un vino diverso a base di Sangiovese) e il Montefalco Bianco Plentis, frutto di Trebbiano Spoletino e altre uve a bacca bianca. Il Gladius, spumante metodo classico nato dall’originale assemblaggio di Grechetto e Pinot Nero, chiude la gamma Riserve.

Terre de la Custodia - Gualdo Cattaneo (PG) - loc. Palombara 0742929586 - terredelacustodia.it

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