Viaggio nei migliori wine bar d’Italia in compagnia dei vini del Castello di Cigognola
Dallo scaffale alla cucina il passo è breve. Sono sempre più articolati e polifunzionali i grandi luoghi del vino italiano, da enoteche con cucina all’offerta di gastronomia, dall’aperitivo prima di pranzo a una grande bottiglia per chiudere la serata in bellezza dopo la cena. Il filo conduttore è la selezione, che dà calore e identità, tanto in fatto di vini quando di prodotti e ricercatezze alimentari. A cambiare è l’accento, in questi luoghi si parte dalla materia vinosa, la tavola segue i suoi ritmi, e non il contrario come avviene di norma nei ristoranti. Ma guai a pensare che in cucina l’attenzione sia secondaria, spesso proprio nei grandi wine bar delle città italiane si fanno esperienze gastronomiche autentiche e di puro territorio, con solidissime basi tecniche di supporto. E magari con un bicchiere di vino in più del solito ad alimentare il pasto, vista la grande disponibilità di vini offerti al bicchiere, a prezzi spesso molto vantaggiosi rispetto alla ristorazione classica.
Tra gli scaffali si sono formate, e tutt’oggi si formano, generazioni di eno-appassionati, tra serate a tema di approfondimento e corsi di formazione mirati.
Il Gambero Rosso ha messo a punto un tour d’Italia in 5 luoghi d’eccellenza del vino italiano, 5 locali premiati con le Tre Bottiglie, il massimo riconoscimento, nella guida Ristoranti d’Italia 2020. Ad accompagnare le specialità regionali ci saranno abbinamenti studiati offerti dal Castello di Cigognola, storica tenuta dell’Oltrepò Pavese. Protagonista sarà il Pinot Nero, nella versione Metodo Classico, con le bollicine, ma non solo, a condurre i ritmi di menu che pescheranno tra le grandi specialità del territorio, dalla cacio a pepe a regola d’arte al cotechino artigianale da manuale.
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