Italia, Spagna e Francia guidano la ripresa. Stabili gli Stati Uniti, bene Cile e Argentina. L'Australia perde terreno mentre lo guadagna la Nuova Zelanda. Prime stime dell'Organizzazione internazionale della vite e del vino dopo la vendemmia 2018.
Mercato in stallo: produttori e acquirenti stanno alla finestra. Le aspettative ribassiste sul 2014 stanno facendo risalire le prime quotazioni, soprattutto per vini comuni e Igp. Ma cosa dovrà attendersi il consumatore?
Sono ancora le vendite in corrispondenza delle feste comandate come Natale e Capodanno a difendere le enoteche dal calo dei consumi. Ma le norme sul pagamento delle forniture a 60 giorni non aiutano. E poi c'è l'e-commerce.
Secondo le stime dell'Assoenologi la vendemmia dovrebbe registrare un aumento dell'8% sulla raccolta dello scorso anno. Non è un dato certo, perché saranno decisivi i mesi di settembre e ottobre, anche per quanto riguarda la qualità. Partono intanto le contrattazioni...
Vendemmia. Quella del 2012 non è stata l'annata più bassa degli ultimi 50 anni, come titolavano i giornali pochi mesi fa. Anzi l'Italia ha prodotto di più. Ma i prezzi delle uve e del vino sono comunque decollati sulle "voci"...