Cresce l'interesse internazionale per i vini da territorio vulcanici e il nosto Paese punta sul marchio unico. Attenzione, però, a non trasformare questo fenomeno in un fuoco di paglia. Il valore aggiunto? Carta dei suoli e analisi scientifiche.
Nata nel 2012, l’associazione che raccoglie i vini bianchi italiani accomunati dall’origine vulcanica dei suoli ha come capofila il Consorzio del Soave. Il 21 e 22 maggio proprio la Doc veneta sarà protagonista di degustazioni e banchi d’assaggio guidati.
Undici consorzi e cento cantine italiane si uniscono sotto un unico marchio collettivo, Volcanic Wines, che sostituisce il format Vulcania ideato cinque anni fa dal Consorzio del Soave. Rappresentati i vini sapidi e minerali che traggono giovamento da suoli vulcanici...