STORIA DELLA CUCINA

Lo strano caso delle Fettuccine Alfredo, il piatto quasi sconosciuto in Italia e famoso negli Usa

Lo strano caso delle Fettuccine Alfredo che hanno rappresentato un vero e proprio simbolo della cucina italiana per diverse generazioni di americani.

  • 24 Settembre, 2023

Le Fettuccine Alfredo sono uno dei piatti di pasta piรน diffusi negli Stati Uniti e hanno rappresentato un vero e proprio simbolo della cucina italiana per diverse generazioni di americani. Ancora oggi si possono trovare nei ristoranti oltreoceano – sempre meno – e tra gli scaffali dei supermercati, come sugo pronto oppure in confezione con la pasta precotta. Eppure sono praticamente sconosciute nel nostro Paese (o almeno al di fuori di Roma).

La โ€œnascitaโ€ del piatto

Il nome dato a questo piatto non รจ affatto posticcio, come alcuni potrebbero pensare, ma ne rivela le origini tutte italiane. Le famose Fettuccine Alfredo sono infatti nate a Roma per opera di Alfredo Di Lelio nel 1908 nella trattoria di sua madre Angelina in Piazza Rosa, in cui oggi sorge la Galleria Alberto Sordi. La loro nascita viene descritta cosรฌ dai discendenti: โ€œTutto iniziรฒ quando sua moglie Ines diede alla luce il loro primogenito. La donna era molto prostrata dopo il parto del piccolo Alfredo II e suo marito, preoccupato per la sua salute, fece di tutto per farle riprendere le forze con cibi sani e nutrienti. Fu qui che nacque lโ€™idea del piatto che poi diventerร  famoso in tutto il mondo. Con le sue stesse mani le preparรฒ delle fettuccine impastate nel semolino e condite con burro e parmigiano freschissimi. Dopodichรฉ fece una preghiera a S. Anna (protettrice delle partorienti) e servรฌ questo piatto a Ines dicendole: ‘Se non le gradisci me le mangio io!’. Lei non solo le mangiรฒ con piacere, ma addirittura gli suggerรฌ di aggiungerle nel menรน del loro piccolo ristoranteโ€.

L’introduzione del piatto nella carta di un ristorante

Fino a qui nulla di straordinario: la pasta condita con burro e parmigiano esisteva in Italia almeno da cinque secoli, anzi per moltissimo tempo era stato lโ€™unico modo di mangiare la pastasciutta. Lโ€™unica โ€œinvenzioneโ€ di Alfredo di Lelio fu di proporre un piatto con connotazioni ospedaliere (come suggerisce la vicenda stessa) nella carta del proprio ristorante.

La fortuna del piatto

La fortuna del piatto arrivรฒ alcuni anni piรน tardi grazie allโ€™incontro con Douglas Fairbanks e Mary Pickford, due divi di Hollywood, che gustarono questa specialitร  nel locale di Via della Scrofa che Alfredo aveva aperto nel 1914. Questi due nomi possono dire poco oggi, ma allโ€™epoca del cinema muto erano celebri almeno quanto Charlie Chaplin. Douglas Fairbanks, conosciuto come โ€œIl re di Hollywoodโ€, fu anche uno dei fondatori dellโ€™Academy (quella degli Oscar, per intenderci) e della Universal Artist. Mary Pickford era invece conosciuta come โ€œLa fidanzatina dโ€™Americaโ€ ed รจ considerata una delle attrici piรน importanti e influenti del cinema americano.

Douglas Fairbanks e Mary Pickford

Le Fettuccine Alfredo sbarcano a Hollywood

Le fettuccine di Alfredo inebriarono a tal punto i due attori che ne portarono il ricordo a Hollywood e, in occasione di una successiva visita al locale nel 1927, fecero dono ad Alfredo di due posate in oro massiccio con incisa una dedica: โ€œTo Alfredo the King of the noodlesโ€. La fama degli Fairbanks bastรฒ da sola ad assicurare il successo negli States di questo semplicissimo piatto della tradizione italiana. Da allora numerose personalitร  del mondo del cinema, dello sport e della politica di passaggio nella Capitale gustarono la specialitร  di Alfredo, accrescendone la notorietร .

Lo strano caso delle Fettuccine Alfredo

Insomma, un piatto comune come la pasta burro e parmigiano, che di fatto non rappresentava una novitร  e non era legato a nessun territorio particolare, ha dovuto attendere la consacrazione di due celebritร  per ottenere un riconoscimento oltreoceano. Cosa ancora piรน strana se si considera che negli stessi anni in Italia si stava affermando il panorama dei piatti tipici regionali, con la miriade di condimenti da associare alla pasta.

La pasta al triplo burro in Italia

Una consacrazione entrata anche nei ricettari: la ricetta viene infatti riportata anche da alcune pubblicazioni a partire dagli anni Quaranta, senza nominare Alfredo, ma solo le quantitร  incrementali del burro usato. Cosรฌ dalle Tagliatelle al burro del โ€œIl tesoretto della cucina italianaโ€ del 1948, si passa alle Tagliatelle doppio burro di โ€œAnnabella in cucinaโ€ del 1964 per approdare alle Fettuccine (tagliatelle) al triplo burro di Luigi Carnacina nel 1961, riproposte come Tagliatelle al triplo burro anche da Luigi Veronelli nel 1985.

La ricetta riportata da Luigi Carnacina

โ€œ420 grammi di fettuccine fatte in casa (preparando lโ€™impasto con 9 uova per ogni kg di farina di grano duro con un poco di semolino). Circa 200 gr di burro di pura panna, tenuto in acqua fredda per qualche ora a rammollire. 200 gr di parmigiano (il pezzo centrale di una forma semi stagionata e grattugiato allโ€™ultimo momento). Cuocere le fettuccine in acqua bollente e leggermente salata, sgocciolarle al dente e metterle in una terrina di porcellana, calda, cospargerle subito col parmigiano grattugiato e con burro a pezzettini, mescolarle bene e servirle caldissimeโ€

Il triplo burro promesso nel titolo รจ assicurato da due etti di burro su poco piรน di quattro etti di tagliatelle del Carnacina che raggiungeranno i due etti e mezzo su quattro etti di tagliatelle nella versione di Veronelli.

La versione americana

La stessa preparazione, una volta approdata sulle coste statunitensi ha subito un sostanziale cambiamento perchรฉ le fettuccine Alfredo sono un piatto semplice, ma nientโ€™affatto banale se si vuole ottenere la giusta cremositร  mantecando unicamente burro e formaggio. Gli americani per riprodurre lo stesso effetto (per cosรฌ dire) hanno aggiunto la panna come terzo ingrediente, che conferisce una consistenza vellutata, grassa e coprente, ma assicura la riuscita del piatto.

Se volete cimentarvi in una delle numerose ricette che si trovano anche in rete, ricordate che lโ€™heavy cream citata in quasi tutte le versioni รจ una panna liquida con un contenuto di grassi superiore a quella italiana, per cui abbondate con il burro nella preparazione.

Boom e declino della panna

Se la panna รจ estranea alla ricetta originale di Alfredo di Lelio, non lo รจ perรฒ in generale per la cucina storica italiana. Non dimentichiamo che si tratta di uno dei rari ingredienti inserito a pieno titolo nella composizione dei primi piatti fin dagli inizi dellโ€™Ottocento e durante gli ultimi due secoli non ha mai abbandonato del tutto la pasta. Il picco del successo si รจ registrato tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, quando la panna si รจ diffusa in tutte le cucine grazie al rinato benessere del dopoguerra. La sua presenza pervasiva garantiva la riuscita di molte ricette che oggi sono relegate al ricordo di una stagione dominata da tagliolini al salmone, farfalle alle tre P. (panna, prosciutto e piselli) e pennette alla vodka. Lโ€™abuso che si รจ fatto di questo ingrediente ne ha decretato la scomparsa nei decenni successivi e ancora oggi la panna รจ bandita da quasi tutte le preparazioni di pasta.

a cura di Luca Cesari

foto di apertura: le Fettuccine di Alfredo alla Scrofa

ยฉ Gambero Rosso SPA 2025 – Tutti i diritti riservati
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]