Anche questโanno lโAmarone della Valpolicella si mette lโabito a festa per la presentazione della nuova annata, una vendemmia 2016 che si presenta in grande spolvero, con un andamento climatico tendenzialmente fresco ed equilibrato che ha permesso ai produttori di accelerare quelle tendenze ormai in atto da qualche anno che inseguono un modello non piรน basato solo sulla potenza ma che cerca di riappropriarsi di doti quali lโeleganza e la tensione che caratterizzavano la produzione di qualche decennio fa.
Qualcuno cavalca questa nuova interpretazione giร da tempo, qualche altro invece ha fatto di necessitร virtรน, ma รจ innegabile che le annate piรน fresche e le interpretazioni piรน classiche donano maggior appeal al rosso veronese e soprattutto ne favoriscono una collocazione funzionale a tavola.
Un riflessione a parte merita la manifestazione che, inserita nello splendido contesto del Palazzo della Gran Guardia in centro alla cittร Scaligera, vede perรฒ farsi sempre piรน rilevanti le assenze illustri e forse meriterebbe di essere ripensata per assicurare una maggior partecipazione: nellโultima edizione solo un quarto delle aziende produttrici ha presentato al pubblico la nuova annata.
Lโarrivo in cabina di regia di Christian Zulian ha portato nuova energia alla grande azienda di Pedemonte, oggi fra le realtร allโavanguardia nella produzione del rosso veronese. La versione 2016, forte di una massa unica da circa 300.000 bottiglie, porge al naso i caratteristici sentori di ciliegia surmatura e spezie, perfettamente inseriti sul solco della tradizione piรน recente. In bocca perรฒ il vino cambia passo, si fa piรน nervoso e agile, sostenuto dalla caratteristica aciditร delle uve della tradizione.
Lโazienda della famiglia Bonomo ha saputo rapidamente conquistare un ruolo di assoluto valore nel panorama valpolicellese, fra le prime ad interpretare lo storico vino ricercandone le sfumature piรน sottili e raffinate. Non fa eccezione la versione 2016, tratteggiata da aromi di furti rossi selvatici ed erbe officinali si esalta in un sorso asciutto e di grande dinamismo.
Fausto Zeni assieme alle sorelle Elena e Federica guida con piglio sicuro lโazienda di famiglia a Bardolino, forti di un legame con la terra dellโAmarone che risale ormai a molti decenni fa. Grande interpretazione di 2016 per il Vigne Alte, un Amarone della zona classica che si fa apprezzare per lโintegritร del suo frutto, ricco e fresco al tempo stesso. In bocca esprime al meglio la freschezza della vendemmia, con una dinamica gustativa agile e succosa.
Marco e Francesca Sartori sono invece legati a unโidea di Amarone piรน solida e grintosa, fatta di aromi profondi in cui il frutto si manifesta poco per volta, quasi nascosto fra le pieghe speziate e balsamiche. Il sorso รจ fitto, asciutto e di grande impatto, capace di conquistare il palato con il suo incedere lento e inarrestabile. Ruolo importante anche quello svolto dallโimpalcatura tannica che sostiene il corpo con rigore e stoffa.
Tiziano Accordini produce Amarone attingendo a vigneti di alta collina ma anche a quelli del fondovalle di Pedemonte. Mano generosa e ricca che ha saputo interpretare al meglio la vendemmia 2016. Profumi intensi dominati da una ciliegia dolce e carnosa che trova freschezza nelle note di erbe officinali. Delicata la sfumatura floreale che introduce un sorso a due velocitร . Lโimpatto รจ denso e succoso e il vino perรฒ si distende con grazia e agilitร in virtรน dellโimportante spinta acida. Goloso oggi, promette doti di finezza negli anni a venire.
Proveniente dalla vallata di Arbizzano, quasi alle porte di Verona, lโAmarone di Pietro Zanoni gioca con la centralitร del frutto, dominato da una ciliegia carnosa e di grande maturitร . Al palato invece il sorso si fa meno imponente e alle note fruttate fanno eco piรน fresche e sottili sfumature balsamiche e di pepe. Il calore dellโalcol รจ ben contrastato dalla spinta acida e il vino si allunga con decisione.
Mano sempre molto felice quella di Michele Tessari, capace di coniugare la profonditร e la complessitร del grande rosso della Valpolicella con unโimmediatezza fruttata davvero invidiabile. Le note di ciliegie intersecano le erbe officinali e il pepe, tradendo lโimportanza del corvinone nel blend di casa. Il Palato รจ pieno e succoso, perfettamente retto da una spina dorsale acida che dona agilitร e tensione al sorso.
Lโazienda del gruppo Generali prosegue il suo percorso nella denominazione veronese rivelando sensibilitร e capacitร di interpretare al meglio territorio e tradizioni. Frutto di vigneti della Valpantena, lโAmarone โ16 ormai prossimo allโimbottigliamento gioca con un frutto pieno, immediato e di grande maturitร . Il sorso rispecchia lo stile dellโazienda, caratterizzato dal perfetto bilanciamento fra la pienezza del palato e la freschezza acida che uve e vigneti donano.
La grande azienda della famiglia Pasqua รจ oggi fra le interpreti piรน interessanti della denominazione veronese e lโAmarone Famiglia Pasqua ne offre unโinterpretazione che cerca il punto di equilibrio fra ricchezza e agilitร , immediatezza e profonditร . Se gli aromi sono giร di nitida lettura, dominati dalle suggestioni di frutto e spezie, il palato invece rivela ancora una certa irrequietezza, come se il vino avesse tutti gli ingredienti necessari e mancasse solamente dellโarmonia che il tempo saprร portare.
Lโazienda della famiglia Begnoni da qualche anno ha intrapreso un percorso di profondo rinnovamento di cui si stanno giovando tutti i vini, a partire dallโAmarone. La versione frutto della vendemmia 2016 si presenta con aromi che colpiscono per lโintegritร del frutto, maturo ma ancora croccante e vitale che trova nella spinta floreale e di erbe fini la giusta freschezza. Il sorso รจ pieno e succoso, perfetto per che ricerca giocositร e immediatezza nel Re della Valpolicella.
Concludiamo con un assaggio che vedrร la bottiglia solo fra molto tempo, quello di Marco Speri. In perfetto stile di casa, il vino si presenta con aromi che vedono il frutto al centro dellโobbiettivo ma non in posizione egemone, accompagnato da note di fiori macerati e spezie che promettono grande complessitร . Il palato รจ invece ancora tutto da scoprire, bisognoso di tempo e pazienza ma che colpisce per la straordinaria sapiditร , vero marchio di fabbrica dei vini di Marco.
a cura di Nicola Frasson
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