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Melannurca Campana IGP, da 2000 anni la regina delle mele

Da piรน di 2000 anni una delle piรน pregiate cultivar italiane nasce e cresce nella โ€œCampania Felixโ€. Fertilitร  dei suoli e clima mediterraneo, ma anche dedizione e lโ€™antica sapienza degli agricoltori rendono la Melannurca Campana Igp la โ€œRegina delle mele

  • 10 Agosto, 2023

Piccola, tondeggiante e leggermente schiacciata. Dal colore rosso brillante, caratterizzata da una polpa bianca e croccante e da un retrogusto gradevolmente acidulo: lโ€™annurca รจ una delizia prettamente autoctona la cui zona di produzione comprende 137 comuni campani, tra cui spiccano quelli dell’alto casertano: โ€œLa annurca รจ una mela diversa da tutte le altre cultivarโ€, spiega Giuseppe Giaccio, produttore, agronomo e presidente del Consorzio Tutela Melannurca Campana Igp. โ€œLa vita media di una varietร  di mele, infatti, si aggira attorno ai 30 anni, successivamente subentrano delle selezioni varietali migliorative, mentre lโ€™annurca da 2000 anni non presenta altre varietร , ma solo un mutante naturale, lโ€™Annurca Rossa del Sudโ€.

Melannurca Campana IGP: il processo di produzione

Da sempre, a tipicizzare questa antica varietร  di frutto, un processo di produzione che prevede metodi tradizionali e procedure strettamente manuali: raccolte a mano dallโ€™albero quando ancora non sono mature, l’arrossamento delle annurche prosegue a terra, nei cosiddetti “melai”, piccoli appezzamenti su cui vengono posti diversi strati di aghi di pino, trucioli o paglia. Distese al sole e coperte da teli ombreggianti, le annurche restano disposte su file ordinate per una decina di giorni, esponendo alla luce la parte meno arrossata; vengono poi girate perchรฉ giungano, su tutti i lati, al giusto grado di maturazione e arrivino alla colorazione perfetta. Solo allora, ossia solo quando sono perfettamente e pienamente arrossate, si ha la garanzia che le annurche abbiano acquisito quelle proprietร  organolettiche e gustative che le rendono uniche.

รˆ lunga e ammantata da leggende la storia della โ€œRegina delle meleโ€. Lโ€™ottima serbevolezza ha infatti contribuito a rendere lโ€™annurca una delle varietร  piรน antiche del mondo, che nasce e cresce in Campania da almeno due millenni, ma il nuovo corso di questo straordinario frutto รจ datato 2006, quando la denominazione “Melannurca Campana” venne riconosciuta a livello europeo come Indicazione Geografica Protetta. โ€œLโ€™attribuzione della denominazione Igp รจ stato un volano importantissimoโ€, spiega Giuseppe Giaccio. โ€œDa quando abbiamo avuto il riconoscimento Igp, con una produzione di poco piรน di 60.000 tonnellate medie annue, lโ€™80% della produzione melicola regionale, e il 5% circa di quella nazionale, รจ costituita dallโ€™annurca, per un valore complessivo stimato in oltre 40 milioni di euroโ€.

Il bauletto realizzato da Luigi Biasetto (Pasticceeria Biasetto, Padova) con la Melannurca Campana IGP Agrimontana, a cui ha aggiunto farine di mais e noci delle province venete

Melannurca Campana IGP. Un marchio a garanzia della rossa della Campania

Subito dopo lโ€™attribuzione della denominazione, รจ stato costituito il Consorzio Tutela Melannurca Campana Igp. Il Consorzio si struttura attraverso lโ€™operato degli agenti vigilatori, posti a presidio della qualitร  del prodotto e del rispetto del disciplinare. Cโ€™รจ poi lโ€™Ente di Certificazione che supervisiona gli appezzamenti e il processo di lavorazione. Inoltre il Consorzio, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, si occupa della promozione del prodotto ed รจ in contatto costante con lโ€™Ente Repressione Frodi. โ€œAd oggi fanno parte del Consorzio 200 aziende tra produttori, confezionatori e trasformatori. D’altronde il prodotto deve essere tracciato fin dallโ€™origine e anche i confezionatori e i trasformatori devono rispettare determinati parametriโ€, prosegue il Presidente Giaccio. โ€œPer noi i trasformatori sono molto importanti sia sul fronte economico, sia perchรฉ ci aiutano a veicolare allโ€™esterno lโ€™immagine e il valore di questo frutto antichissimoโ€.

Lo strudel in versione gelato di Gunther Rohregger (di Gelato Italiano, Roma), realizzato con la Melannurca Campana IGP Agrimontana

Agrimontana a supporto del Consorzio

Una delle prime realtร  dedite alla trasformazione ad aderire al Consorzio รจ stata Agrimontana, azienda da oltre cinquantโ€™anni leader nella trasformazione della frutta. โ€œCon il Consorzio gli scambi sono regolari e proficui, la promozione di questa filiera non puรฒ che crescere se le basi sono solide e tutti gli attori coinvolti partecipano in modo attivo e costruttivo alla promozione dellโ€™unicitร โ€, commenta Chiara Bardini, Direttore Generale Vicario Agrimontana Spa. D’altronde la Melannurca candita รจ uno dei prodotti cult targati Agrimontana che da sempre produce ingredienti per lโ€™alta pasticceria e la gelateria partendo dalla natura e rispettandola. โ€œIl progetto di inserimento della Melannurca Campana fra le referenze di frutta candita รจ partito qualche anno fa e rappresenta oggi uno dei prodotti piรน apprezzati, per la sua aromaticitร , per la croccantezza che mantiene dopo la canditura e per lโ€™ampio spettro di possibili utilizzi che consente: in pasticceria la nota di delicata aciditร  si presta a farciture mai banali, e in gelateria – mantenendo la sua struttura croccante e al contempo morbida – permette sia la variegatura che la realizzazione di profumati gusti a base mela, classici ma non soloโ€.

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