Ristoranti

"I giovani ai fornelli hanno migliorato la cucina italiana". Confronto tra critici e chef sulle nuove generazioni

Il trapasso generazionale ai fornelli รจ piรน veloce che in altri settori. Ne parliamo con chef e critici gastronomici. Il risultato? "La cucina italiana รจ migliorata"

  • 12 Ottobre, 2024

Giovani, carini e fin troppo occupati. Sono gli chef di ultima generazione, quelli nuovi di pacca. Sociali, contemporanei, viaggiatori. ยซCi sono ragazzi โ€“ dice Luigi Cremona, giornalista e gastronomo โ€“ che a 25 anni hanno giร  girato mezzo mondoยป. Che si sono presi la loro ribalta accelerando con un poโ€™ di violenza il trapasso generazionale che in molti settori dellโ€™impresa in Italia fatica a procedere e che invece in cucina sembra piรน rapida ed efficace, anche perchรฉ รจ un mondo che va veloce e che consuma presto.

Il servizio sui giovani chef i i 20 identikit dei migliori sono sul Gambero Rosso di ottobre, in edicola

Identikit del giovane cuoco

Lโ€™identikit del giovane cuoco italiano non puรฒ che partire dalle differenze con i grandi maestri che per la veritร  in Italia scarseggiano un poโ€™. Intanto รจ differente il contesto di partenza. ยซI ragazzi che cominciano oggi โ€“ dice Enrico Bartolini, tristellato al suo ristorante al Mudec di Milano e scopritore di talenti, molti dei quali cucinano nei suoi dieci ristoranti per un totale di tredici stelle Michelin solo parlando dellโ€™Italia โ€“ si confrontano con un mercato evoluto, con clienti che conoscono la cucina gourmet. Abbiamo visto tanto e quasi tuttoยป. Diverso lโ€™humus, diversa la tecnologia: ยซI giovani ora sono piรน agevolati, lavorano in cucine con lโ€™aria condizionata e con piastre a induzione, noi lavoravamo in inferni di trecento gradiยป, ricorda Gaetano Trovato chef di Arnolfo a Colle Val dโ€™Elsa, e mentore per decine di giovani chef. ยซQuando io ero giovane, al Trigabolo di Argenta, nel buco del culo del mondo โ€“ ricorda invece Igles Corelli, altro ispiratore โ€“ tutto quello che si faceva allora era farina del proprio sacco. Ora, se mi chiedi che cosโ€™รจ lo spaghetto allo scoglio vado su internet e mi vengono fuori venti ricette: รจ tutto piรน immediatoยป. I social influiscono, certo. ยซI ragazzi sono forse un poโ€™ troppo attenti alla presentazione, allโ€™effetto di un piatto, sono un poโ€™ gli influencer di se stessi โ€“ sostiene Cremona, che poi ammette โ€“ Certo io sono di unโ€™altra generazione, faccio fatica a capire certe coseยป.

Oggi i tempi sono migliori

Tanti vantaggi ma anche unโ€™asticella che si รจ alzata. ยซIo credo โ€“ riprende Cremona โ€“ che, generalmente parlando, il livello sia indubbiamente aumentato: gli chef sono molto piรน bravi di un tempo. E questo per molti fattori, a partire dalle scuole. Prima gli alberghieri erano una cosa terrificante, cโ€™erano insegnanti senza passione, ora sono molto miglioratiยป. E poi sono migliorati gli strumenti, secondo Corelli: ยซUn tempo cโ€™era la padella, il fuoco, la legna. Adesso cโ€™รจ lโ€™induzione, gli ultrasuoni, il pacojet. Quindi anche il sapore della cucina รจ cambiato rispetto a quegli anni. Fare i fegatelli su una padella nera o sulla brace รจ totalmente diverso rispetto allโ€™induzioneยป. E il prodotto? ยซNon รจ affatto vero che era meglio prima; secondo me, anzi, รจ molto meglio adesso perchรฉ รจ piรน facile trovarlo e perchรฉ รจ molto meglio avere a che fare con un contadino laureato che con un contadino non laureatoยป.

Un piatto di Emin Haziri, uno dei talenti under 30 in forza al Procaccini di Milano

La formazione: viaggi & terroir

E poi i giovani chef viaggiano moltissimo. Il risultato รจ che ยซoggi nella cucina ci sono influenze nordiche, giapponesi, spagnoleยป, dice Trovato. Nulla di male, a patto di mantenere il rapporto con il proprio territorio: ยซFatta eccezione per i giovani piรน talentuosi, gli altri si dovrebbero concentrare sullโ€™approfondimento del proprio territorio e sulla propria biodiversitร , รจ la strada piรน concretaยป, suggerisce Bartolini. La stessa idea di Paolo Lopriore, da anni โ€œautoesiliatosiโ€ al Portico di Appiano Gentile, nel Comasco, che usa perรฒ toni molto piรน accesi: ยซPer me la globalizzazione in cucina ha fallito, ormai possiamo dirlo. Nel senso che noi abbiamo un territorio, un microclima che va rispettato. Bisogna uscire dal relais&chateaux, bisogna uscire dai social e trovare lโ€™autenticitร  del proprio luogo, il bello dellโ€™Italia รจ la biodiversitร  incredibile dal Nord al Sud, รจ assurdo mangiare lโ€™agnello di Varvara ovunque, se lo fai a Como il cliente ti dice che รจ troppo grasso. O insegui una ristorazione gourmet che sappiamo bene che non รจ di territorio o insegui il territorio e devi caprie che qui lโ€™agnello รจ piรน magro di quello che si mangia in Puglia. Altrimenti si finisce per raccontare un territorio che poi non si condensa davvero nel piattoยป.

Sgombro, barbabietola, yogurt, caviale e riduzione di pollo di Emin Haziri

Stili di vita (e di lavoro) diversi

Spesso si racconta che i giovani in cucina non hanno voglia di lavorare, ma da quello che raccontano i colleghi piรน anziani non รจ cosรฌ. ยซMa no, sono instancabili, viaggiano, studiano, comunicanoยป, spiega Lopriore. ยซE poi โ€“ garantisce Corelli โ€“ non รจ che se noi facevamo 18 ore al giorno quello era giusto. Noi vivevamo di notte, ci ubriacavamo, era lโ€™unico modo per divertirci. Oggi deve esserci unโ€™organizzazione totalmente diversa, senza dimenticare che per fare del buon cibo ci vogliono ancora molte mani e molto tempoยป. ยซOra noi facciamo tre giorni di chiusura da gennaio ad aprile e due nel resto dellโ€™anno โ€“ dice Trovato โ€“ รˆ un modo per dare stimoli e gratificare i piรน giovaniยป. Si sente fortunato Emin Haziri, che giovane lo รจ davvero, a 29 anni si trova alla guida di Procaccini a Milano, aperto pochi mesi fa e giร  molto apprezzato. ยซNoi abbiamo tutto, abbiamo la tecnologia, abbiamo le conoscenza, abbiamo tante cose che prima non cโ€™erano: per fare bene serve solo la testa giusta. E poi รจ importante come organizzi il lavoro, ora per fortuna in cucina non cโ€™รจ piรน quella roba di urlare, spintoni e robe cosรฌ. Io lโ€™ho vissuto, un tempo era considerato normale, e un poโ€™ ci sta. Ma oggi se al giovane dici qualcosa che non gli sta bene rischi che quello ti denunciaยป.

Pregi e difetti a confronto tra generazioni

Peccati di presunzione. Che perรฒ sono sempre meglio dei difetti degli chef delle generazioni precedenti. ยซUn tempo โ€“ racconta sorridendo Corelli โ€“ i cuochi si chiudevano in cella quando volevano condire le carni perchรฉ non volevano che nessuno imparasse il loro mestiere e molti di loro si sono portati nella tomba il loro sapere i racconti e le ricetteยป. Una cosa impossibile ai giorni nostri dominati dai social, in cui condividere pensieri e azioni รจ fatidico per avere successo. ยซI giovani oggi fanno molto gruppo, sono un poโ€™ tutti amici, si aiutano โ€“ osserva Cremona โ€“ Negli anni Ottanta e Novanta gli chef ti dicevano: non andare da quello lร  che si mangia male e poi magari nemmeno mai cโ€™erano stati. Anche i grandi maestri che hanno creato la grande cucina italiana e di cui siamo ancora debitori avevano questo vizio. Lo stesso Gualtiero Marchesi dagli altri non ci andava e se andava ordinava una mozzarella. Ma oggi cโ€™รจ una mentalitร  differente anche grazie al fatto che molti cuochi sono laureati e unโ€™educazione di base aiuta sempre in qualsiasi attivitร  umanaยป.

La perdita di tanti talenti

Poi conta anche un poโ€™ di fortuna. ยซCerto, il talento lo devi avere โ€“ avverte Corelli โ€“ Ma la differenza la fanno i treni che uno prende. Sai quanti chef bravi ci sono in Italia che nessuno conosce? La mia fortuna รจ stata incontrare negli anni Ottanta Giacinto Rossetti, il proprietario del Trigabolo: lui credette in me e si svenรฒ per creare quel ristorante, ma quanti lo fanno? Ora incontri i localari, che hanno soldi e vogliono fare il locale per i loro amici: ma cosรฌ rovinano i giovani che vengono fuori dalle scuole, li tengono lรฌ sei o sette mesi e poi, quando i titolari si rendono conto che non guadagnano un euro, chiudono e questi giovani rimangono in balia di quelle situazioni e segnati dallโ€™esperienza. Ne perdiamo tanti di talenti, cosรฌยป. A un pizzico di buona sorte crede anche Haziri: ยซIo per esempio ho avuto la fortuna di lavorare con grandi nomi, grandi chef e soprattutto grandi persone, in primis con Antonino Cannavacciuolo che mi ha insegnato come condurre la cucina, mi ha insegnato come organizzare il lavoro. E soprattutto mi ha trasmesso il senso della semplicitร . Con la semplicitร  vinci sempre, mi dicevaยป.

I consigli dei “maestri” per i giovani

Consigli per i giovani chef? Ognuno ha il suo. Per Bartolini i colleghi โ€œunderโ€ devono ยซaffermarsi per serietร  e costanza, ma soprattutto far emergere il proprio palato dopo aver ascoltato i clienti che per primi si mostrano interessati. E poi li invito a essere sempre coerentiยป. ยซLa cosa importante โ€“ suggerisce invece Corelli โ€“ รจ scegliere lโ€™investitore giusto. Prima di firmare un contratto lo chef deve fare poche domande per capire lโ€™obiettivo del ristoratore, per capire se quello รจ il treno giusto. E poi evitare di lavorare con gli chef che tirano i piatti: da quelli non si impara mai nullaยป. รˆ dโ€™accordo anche Cremona, che invita a fare attenzione alle aziende di famiglia: ยซIn Italia cโ€™รจ un difetto di nanismo individuale, noi vogliamo il controllo familiare, ci piace il piccolo, non cโ€™รจ visione imprenditoriale piรน grande. Noi amiamo fare le cose piccole, ma questo non รจ sempre un vantaggioยป. Lopriore invece insiste: ยซDevono contestualizzare piรน la cucina in Italia: non solo come prodotto ma come cultura. Non devono andare dove il pubblico vuole, perchรฉ il pubblico รจ corrotto dai social. I giovani devono riqualificare la cucina italiana dandole unโ€™autonomia di valori. Noi siamo la terra di Marchesi, che quando ha rivoluzionato la cucina italiana ha rifatto la lasagna e ha aperto un raviolo. Lasagna e raviolo. Noi non abbiamo mai avuto la qualitร  gastronomica, ma la qualitร  quotidianaยป. Per Trovato, ยซle nuove leve devono cercare lโ€™equilibrio: รจ quello che porta al successo. Poi certo, lโ€™umiltร . E infine devono osare, devono crederciยป.

Juan Camilo Quintero, un altro dei giovani talenti e chef a Poggio Rosso di Borgo San Felice: Maccheroncini, aglio delicato, asparagi bianchi e tartufo nero

I piรน promettenti secondo i maestri

Qualche nome di chef promettente? ยซDamiano Donati di Fattoria Sardi a Lucca, che ha fatto la scelta di andare in un agriturismo anche se a volte fa un pane un poโ€™ troppo difficileยป, indica Lopriore. ยซAd Alvito, in Val di Comino โ€“ medita Corelli โ€“ cโ€™รจ un ragazzo talentuoso che si chiama Alessio De Michelis e tra lโ€™altro รจ stato un mio allievo alla Gambero Rosso Academy: lui ha una bellissima mano, una grande capacitร  compositiva anche se non ha ancora lโ€™equilibrioยป.
ยซTra i giovani, mi piace Alessandro Cozzolino, di Villa San Michele, della Belmondยป, dice Trovato. Cremona di nomi ne avrebbe tanti, molti di quelli che sono passati per il concorso Emergente (chef ma anche pastry, pizza, sala) che da ventโ€™anni organizza con la moglie Lorenza Vitali: ยซOliver Piras, Mattia Pecis che รจ stupendo, Michele Spadaro, Domenico Candiano della Locanda Don Serafino, Juan Camilo Quintero, Stefano Terigi del Giglio, Ciro Scamardellaยป. E Haziri, certo, che si definisce ยซarrogante sui miei obiettivi, ma presuntuoso no. Noi chef mica salviamo vite umaneยป. No, vero, ma possono sicuramente migliorarle.

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