Jiamo รจ il panino croccante cinese che potrebbe diventare la prossima ossessione gastronomica per chi รจ in cerca di autentiche (e misconosciute) specialitร culinarie in arrivo dall’Estremo Oriente. A volte lo si puรฒ trovare anche come roujiamo, col prefisso โrouโ che significa โdi carneโ e le restanti particelle โjiaโ e โmoโ che significano panino (mo) da imbottire (jia).
Da qualche tempo anche l’Italia ha iniziato a esplorare con meno superficialitร le cucine tradizionali giapponesi e cinesi – per anni โschiacciateโ dal successo di sushi, involtini primavera e riso cantonese – a propria volta articolate in una moltitudine di varianti regionali. Una varietร gastronomica che, nel caso della Cina, diventa enciclopedica. Quello che per praticitร abbiamo ribattezzato panino croccante, per esempio, รจ tipico della provincia dello Shaanxi, area nordoccidentale della Cina, con capoluogo Xi’an, conosciuta nel mondo per il celebre Esercito di terracotta. Da JiAmo Lab, piccolo laboratorio capitolino che proprio sulla preparazione di jiamo homemade si รจ specializzato a partire dall’estate scorsa, la mappa della Cina appesa alla parete puรฒ essere un ottimo punto di partenza per iniziare a capire qualcosa in piรน dei piatti che arrivano in tavola.
ChenQiang Hu รจ la voce che si prodiga nel racconto per i clienti interessati (l’assaggio รจ golosissimo a prescindere, ma una chiacchierata con Chen รจ vivamente consigliata): 24enne originario del sud della Cina, a Roma รจ arrivato quando aveva 10 anni, e presto ha iniziato a interessarsi al mondo della ristorazione, seguendo l’esempio dei suoi genitori. Poi, dopo diverse esperienze nei locali di altri, ha deciso di mettersi in proprio, con l’aiuto dello zio che oggi รจ in cucina, e di tutta la famiglia che lo coadiuva nella gestione dell’attivitร (alla fornitura di carne, per esempio, ci pensa sua mamma, che ogni giorno fa la spesa da macellai di fiducia al mercato Esquilino).
JiAmo Lab รจ nato in via Bergamo l’11 luglio scorso, โho scelto un giorno fortunato secondo il nostro calendario lunareโ, spiega Chen. ร un piccolo locale, per il consumo veloce sul posto o il take away: qualche tavolo alto con sgabelli e il banco dove si completa sul momento la preparazione dei panini. Dalla cucina, invece, arrivano i piatti caldi: ravioli alla griglia ben impostdati – โcotti sulla piastra a crudo, secondo la nostra tradizione del sudโ โ noodle dal corretto equilibrio, gnocchi di riso, anatra laccata, verdure saltate.
Ma la specialitร della casa รจ il jiamo, nonostante la distanza tra il sud e lo Shaanxi: โHo scelto di puntare sul jiamo perchรฉ รจ una specialitร della cucina tradizionale poco conosciuta, e ha una storia antica di oltre duemila anni (dal 2016 รจ anche patrimonio immateriale dell’Unesco, ndr). E perchรฉ รจ una preparazione artigianale complessa, ci permette di raccontare la nostra cultura con qualitร : il mio modello รจ quello giapponese, loro sono stati bravissimi a dare valore alle proprie tradizioni gastronomiche in tutto il mondo. Io voglio fare lo stessoโ.
Al banco i panini croccanti arrivano pronti da farcire, dopo la cottura in forno: alla vista ricordano le sfogliatelle napoletane, in questo caso, perรฒ, l’impasto รจ a base di farina di frumento, lievito, uova, acqua e olio di sesamo (nella ricetta tradizionale si usa lo strutto). La sfoglia viene stesa e tagliata in fili sottili grazie a una rotella apposita; poi si ricompatta il tutto, schiacciando leggermente l’impasto per dargli forma circolare. Una volta uscito dal forno, il panino croccante si maneggia con cautela: anche spaccarlo a metร non รจ semplice.
Chen esegue con abilitร , poi farcisce secondo gusto del cliente: โLe varianti tradizionali sono a base di maiale stufato o manzo, nella ricetta preparata dalla comunitร musulmana stanziata nel Nord della Cinaโ.
Entrambe le carni subiscono lunghe cotture, con l’aggiunta di spezie (anice stellato, cannella, pepe di Sichuan e molte altre) e salse della cucina tradizionale (a base di soia, patate fermentate…): โLa cottura dura almeno 4 ore dal bollore, poi si lascia riposare la carne per 2-3 ore, diventa piรน gustosa. In Cina si usa solo la pancetta, noi abbiamo alleggerito con carne magra, anche perchรฉ abbiamo scelto di farcire i panini con molto piรน ripieno. Un cinese non mangerebbe mai tutta questa carne in una volta sola, per l’Italia abbiamo strizzato l’occhio agli hamburger: vi piace mangiare panini molto pieni!โ. E infatti un solo panino (5.5 euro con maiale, 6 con manzo brasato) รจ piรน che sufficiente per saziarsi (arrivate affamati!). In Cina, invece, il jiamo รจ consumato in strada, e facilmente se ne mangiano 2 o 3 pezzi a testa. Chen taglia la carne al coltello sul momento, a richiesta aggiunge peperone verde crudo o coriandolo: โSgrassano il gusto del maiale, ce lo chiedono soprattutto i clienti cinesiโ. Ma per il gusto italiano ha studiato altre farciture: salmone affumicato con salsa di frutta, pollo alla piastra con salsa leggermente piccante e ripieno vegetariano, con funghi, cavolo cinese, germogli di soia. L’attivitร – aperta dalle 12 alle 22 – funziona; raccoglie il pubblico degli uffici, gli studenti, i cinesi che lavorano in zona. โMa in questi giorni stiamo scontando il panico da Coronavirus, anche i clienti abituali non si vedono piรน. Me lo aspettavo, speriamo che l’emergenza possa rientrare. Noi ci mettiamo tutto l’impegno per lavorare bene, con qualitร , nel rispetto di tutto le norme igieniche, come facciamo sempreโ.
La golositร del jiamo puรฒ essere un valido motivo per mettere da parte il pregiudizio. A Roma lo trovate, in dimensioni ridotte, sul menu del Lamian Bar di Gianni Catani, in zona Ostiense. Ma anche a Milano e Bologna qualcuno si รจ mosso per importare in Italia questa specialitร , pur nella forma meno complicata da maneggiare (e mangiare), quella โlisciaโ (torna la similitudine con le sfogliatelle, ma in questo caso il paragone piรน azzeccato รจ con la tigella emiliana). A Milano l’indirizzo di riferimento รจ, come spesso accade, la Ravioleria Sarpi, con il suo Mo ripieno di spalla e pancia di maiale stufata, servito caldo e da mangiare in strada. A Bologna, invece, c’รจ Be Mo, che in via Giuseppe Petroni, civico 21, serve rogamo in tre varianti: manzo, maiale, vegetariano. Anche qui la parola d’ordine รจ qualitร : materie prime selezionate, velocitร nel servizio, bella energia.
JiaMo Lab – Roma – via Bergamo, 15 – Pagina Fb
a cura di Livia Montagnoli
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