Ristoranti

Immigrant Food: il ristorante di Washington che sfida la retorica anti-immigrazione di Trump

I piatti in menu sono unโ€™insolita fusione tra cultura gastronomiche apparentemente molto diverse tra loro: Messico e India, Etiopia e El Salvador, Irlanda e Russia. Con lโ€™idea di valorizzare lโ€™incontro a tavola e il ruolo dellโ€™immigrazione alle origini della cultura americana. A un isolato di distanza dalla Casa Bianca di Donald Trump.

  • 02 Dicembre, 2019

Immigrant Food. Il ristorante che celebra lโ€™immigrazione

Il progetto รจ di quelli che meriterebbero di essere raccontati per la bontร  dellโ€™idea e la capacitร  di metterla in pratica in modo efficace. Ma a garantirgli una risonanza internazionale รจ certamente la vicinanza con la Casa Bianca: un insolito rapporto di vicinato che mette solo un isolato di distanza tra la residenza ufficiale del presidente americano Donald Trump e il ristorante aperto un paio di settimane fa da Enrique Limardo e Peter Schechter a Washington D.C., con lโ€™idea di raccontare le cucine del mondo e fornire un punto di incontro e supporto per gli immigrati in America. Di sicuro non il primo progetto del genere negli Stati Uniti che negli ultimi anni hanno visto crescere il dissenso per una politica provocatoria e sfrontata nei confronti dellโ€™immigrazione, che pure รจ una risorsa importantissima per la ristorazione, come dimostra il gran numero di stranieri impiegati nel settore sul suolo americano. Ma certo il piรน vicino, ironia della sorte (i fondatori chiamano in causa la serendipity, un felice imprevisto), al principale fautore della linea dura contro gli immigrati, Donald Trump.

Tavola apparecchiata con piatti, Immigrant Food Washington

Incontri insoliti tra cucine del mondo

A credere nel progetto Immigrant Food, come recita esplicitamente lโ€™insegna del nuovo ristorante, รจ stato per primo uno chef giร  molto noto in cittร , il venezuelano Enrique Limardo, qui alle prese con un format fast casual, che in cucina si propone di riunire piรน stimoli gastronomici, per evidenziare come la tavola americana sia frutto dellโ€™incontro tra piรน culture. La formula scelta รจ quella del piatto unico che mixa, di volta in volta, almeno due tradizioni gastronomiche molto diverse tra loro, partendo dal piatto simbolo del locale, che rappresenta le due comunitร  straniere piรน numerose in cittร , quella etiope e quella di El Salvador. Ma si gioca anche con la possibilitร  di accostare ingredienti molti amati nella cucina filippina con tradizioni dellโ€™Africa sub sahariana, o sul curioso incontro a tavola sullโ€™asse Lima-Beijing. La cucina degli immigrati italiani, invece, che nella storia americana dellโ€™ultimo secolo hanno avuto un ruolo altrettanto importante, รจ accostata in modo piรน prevedibile alla cultura gastronomica greca, in un mix di ingredienti mediterranei che comprende pomodori secchi, pesto, parmigiano, finocchietto, broccoletti, yogurt e chips dโ€™aglio. Mentre si riprende a inventare coppie insolite con Irlanda e Russia, India e Messico, a partire da una lunga e documentata ricerca degli ingredienti tipici di ogni cultura.

La tavola che valorizza le differenze

Lโ€™idea, insomma, รจ ancora una volta quella di ribadire il valore della diversitร , e celebrare lโ€™America come luogo di accoglienza e incontro. In uno spazio aperto alle associazioni che prestano assistenza agli immigrati di Washington, che sul ristorante potranno contare per organizzare assistenza legale e sanitaria a chi ne ha bisogno, lezioni di inglese per stranieri e servizi di collocamento. Ma anche i clienti sono invitati a prestare supporto, con donazioni o sostegno alle petizioni promosse in favore dellโ€™immigrazione. Lโ€™esperienza gastronomica, perรฒ, resta al centro di un progetto pensato per sensibilizzare senza rinunciare a divertire con una cucina buona e inaspettata, in uno spazio curato nel dettaglio, con tappeti artigianali in arrivo da tutto il mondo, foto dโ€™autore che raccontano la gioia di ritrovarsi a tavola e tanto colore. Il progetto, del resto, ha radici solide: maturato per piรน di dieci anni nella testa di Peter Schechter, lui stesso figlio di immigrati in arrivo da Austria e Germania, puรฒ contare sul supporto di uno degli chef piรน celebrati dโ€™America. E lโ€™idea รจ quella di dare il buon esempio, per incentivare la diffusione di una catena che celebri il valore dellโ€™immigrazione a tavola, โ€œa prescindere da Trump e dalla necessitร  di opporsi alla retorica anti-immigrazione dei nostri giorniโ€ spiega Schechter โ€œperchรฉ incontrarsi a tavola รจ un fatto che esiste da sempreโ€.

 

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