La denominazione Barbera dโAsti, creata nel 1970 e promossa a Docg nel 2008, occupa un ampio territorio del Piemonte tra Astigiano e Casalese, il Monferrato Astigiano per essere precisi.ย Si tratta di unโarea enorme nella quale rientrano 116 comuni della provincia di Asti e 51 della provincia di Alessandria.
Il vitigno barbera, pur avendo dimostrato nel corso del tempo una adattabilitร notevole, รจ perรฒ indissolubilmente legato a questo territorio – unโarea geografica unica e affascinante, dove si incontrano condizioni pedoclimatiche completamente diverse a seconda della zona -, nel Piemonte sud-occidentale, nelle colline comprese tra lโAppennino Ligure, le Langhe con le Alpi Cozie allโorizzonte e la Pianura Padana.
Un territorio emerso dalle acque marine tra 2 e 3 milioni di anni fa. Qui il lavoro dei fiumi nel corso dei millenni ha quindi dato luogo alla creazione di alture e valli che costituiscono il paesaggio di cui oggi ci occupiamo, ad altitudini che vanno mediamente dai 150 ai 450 metri, allโinterno di un disciplinare che prevede la possibilitร di coltivazione dellโuva barbera sino a 650 metri di quota.
A un territorio cosรฌ variegato va aggiunta la versatilitร del vitigno barbera, sia in campo viticolo che in quello enologico, e diventa allora impossibile immaginare una Barbera dโAsti modello unico. Rimane, al contrario, piรน facile pensare allโuniverso Barbera dโAsti. Lโunico punto comune che troveremo tra una Barbera frizzante, acidula e beverina e una Barbera dโAsti Superiore affinata per un anno in botti o in barrique di rovere, che riempie il palato, รจ la varietร .
Negli anni โ60 del secolo scorso non esisteva un mercato tanto ricco da stimolare una significativa crescita della qualitร , raggiungibile, in primis, solo attraverso una forte riduzione delle rese/ettaro. Con lโaprirsi dei ricchi mercati oltreoceano, cresciuti grazie ad una maggiore conoscenza del vino e ad un ampliato potere dโacquisto, molti vignaioli piemontesi hanno iniziato a produrre Barbera in grado di competere con i migliori vini.
Alla fine dello scorso millennio, i contadini locali hanno capito che contenere la produzione di uva per ceppo non era uno spreco, ma un modo per ottenere una Barbera piรน concentrata e piรน ricca di frutto. Grazie a questa svolta epocale la Barbera dโAsti odiernaย รจ in grado di accontentare tutti i gusti e di ampliare i momenti di consumo, passando da vino contadino a vino nobile.
Tenuta Montemagno, della famiglia Barea, รจ una delle 52 cantine che quest’anno hanno ottenuto per la prima volta i Tre Bicchieri: il riconoscimento le รจ stato assegnato per la Barbera d’Asti Superiore Mysterium ’19.ย
Alla Barbera d’Asti Superiore I Tre Vescovi ’22 – Vinchio Vaglio รจ, invece stato assegnato il Premio per il miglior rapporto qualitร -prezzo del Piemonte nella guida Berebene 2025 del Gambero Roso.ย
Ed eccole qui le Barbera d’Asti che hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2025.
Superlativa, come al solito, la Barbera d’Asti Lavignone ’23, una tipica Barbera d’annata fresca, succosa e di grande piacevolezza nei suoi toni di frutti di bosco, un grande esempio del carattere duttile del vitigno.
Tutto parte a metร anni ’90 da una tenuta a Mombaruzzo, ma la cantina Pico Maccario nel tempo ha saputo sia aumentare la superficie vitata che diversificare la produzione. Ora, infatti, anche Gavi e Langhe fanno parte della gamma, portando con loro cortese e nebbiolo (per Barolo e Barbaresco). Pico e Vitaliano Maccario completano la complessa ampelografia aziendale con i vitigni internazionali: cabernet, sauvignon, viognier, merlot e chardonnay.
Rose e spezie caratterizzano gli aromi della Barbera d’Asti Superiore La Luna e i Falรฒ ’22, dallo sviluppo gustativo piacevolmente saporito e profondo.
Vite Colte nasce nel 2010 come una sorta di “spin off” della cantina sociale di Barolo Terre da Vino a rappresentare una selezione dai 4mila ettari di vigne e dai 2mila viticoltori della cooperativa finalizzata ad una gamma di etichette d’eccellenza. 316 gli ettari selezionati, appartenenti a 194 conferitori, che – con l’applicazione di un rigido protocollo produttivo – ha portato al primo imbottigliamento nel 2016, componendo oggi un portafoglio da oltre 30 referenze.
Scoprimmo la Barbera Montruc a inizio anni ’90 . Oggi con il Montruc ’22 nulla sembra essere cambiato: ciliegia e spezie caratterizzano il naso, mentre al palato una leggera tannicitร bilancia la polpa.
Da oltre cinquant’anni, Franco Martinetti seleziona vigne e viticoltori di qualitร , comprando loro ogni anno partite di uve, che vinifica poi secondo i suoi protocolli. I risultati sono stati e sono ancora sovente stupefacenti, anche perchรฉ le sue idee e la sua visione del vino sono state spesso innovative. Nel corso degli anni, Franco ha toccato un po’ tutte le zone importanti del Piemonte, dall’Astigiano, all’Albese e da Gavi a Tortona.
Ci รจ piaciuta anche quest’anno la Barbera d’Asti Superiore Mysterium ’19. Al naso fa trasparire l’inizio di un’evoluzione ben controllata e affascinante, con note di frutta scura sotto spirito e arancia rossa. In bocca troviamo una bella densitร , ma mai sopra le righe, sorretta da un’aciditร bilanciata.
Circondata dalle vigne, la suggestiva Tenuta Montemagno della famiglia Barea si avvale della consulenza dell’enologo Gianfranco Cordero che, anche grazie all’esposizione a sud-ovest dei vigneti, l’ottimo microclima, i terreni argilloso-calcarei e l’ottimo lavoro in vigna, ha raggiunto negli anni risultati piรน che soddisfacenti.
La Barbera d’Asti Superiore Sansรฌ ’21 al naso evidenzia sentori di frutto nero e tabacco, mentre il palato รจ fitto e denso, con un finale di grande armonia e carattere
La tenuta della famiglia Scagliola, che sta per compiere novant’anni, ormai giunta alla quinta generazione con Martina e Federica, รจ a San Siro di Calosso, a circa 400 metri di quota, su una collina a cavallo tra Monferrato e Langhe. La loro barbera si fa ambasciatrice di territori ricchi di tufo e sabbia, con inserti calcarei, che donano corpo e freschezza, mentre il moscato racconta Canelli, con le sue stratificazioni di sabbia e marna a donare finezza.
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