scienza

Batterie ricaricabili fatte di mandorle, capperi e alghe nori. Un'invenzione italiana trasforma gli scarti di cibo in energia

Il primo accumulatore commestibile al mondo รจ stato realizzato dallโ€™Istituto italiano di tecnologia a partire dagli scarti alimentari ricavati da mandorle, capperi, alga nori e cera dโ€™api

  • 06 Novembre, 2023

Alga nori, mandorle, foglie di oro alimentare 24 carati: sono alcuni degli โ€œingredientiโ€ utilizzati per realizzare la prima batteria ricaricabile edibile al mondo, inserita dalla rivista Time tra le invenzioni migliori del 2023. A produrla รจ stato lโ€™Istituto italiano di tecnologia. La batteria, al momento, riesce a ricaricare piccoli dispositivi come i Led, ma in futuro potrร  aiutare a โ€œmonitorare la nostra saluteโ€, alimentando pillole intelligenti, ha detto al Messaggero lโ€™ingegnere Mario Caironi, a capo del team che ha creato il primo accumulatore commestibile.

Come รจ fatta la batteria commestibile

Lโ€™intera batteria รจ prodotta attraverso scarti alimentari: il cuore รจ costituito da due molecole attive, la riboflavina, ricavata dalle mandorle, e la coercitina, che si estrae dal cappero. Entrambe sono in grado di โ€œtrattenere la carica e scambiarla col dispositivoโ€, spiega Caironi, ma non riescono a condurre la carica. Per questo sono state immerse allโ€™interno del carbone vegetale โ€œche ha queste capacitร  conduttiveโ€. Con le molecole, mischiate al carbone, viene realizzato un inchiostro, che viene applicato su un elettrodo conduttivo, fatto di una foglia di oro alimentare 24 carati. Di quelle che si usano anche in pasticceria o sulle pizze. Per mettere in contatto i due poli, viene usata come liquido conduttore dellโ€™acqua mischiata con sale acido. I poli vengono poi separati per evitare il cortocircuito con dellโ€™alga nori. La stessa che si utilizza per il sushi. Ultimo โ€œingredienteโ€: la cera dโ€™api, con cui si realizza lโ€™involucro della batteria.

A cosa serve

Oggi la batteria riesce a ricaricare piccoli dispositivi, ma un giorno potrebbe alimentare pillole โ€œintelligentiโ€ per tenere sotto controllo piรน facilmente il nostro stato di salute: โ€œIn futuro potremmo usarle per monitorare parametri corporei, come la temperatura, certificare la corretta somministrazione di una terapia o il funzionamento della digestione”, spiega Caironi, che conclude: “Sarebbe un valore aggiunto alla diagnosi di oggi, molto piรน invasivaโ€. Alla fine del suo utilizzo, la pillola viene digerita come un qualsiasi altro alimento.

Quando sarร  in commercio

La ricerca รจ ancora in corso e proseguirร  nei prossimi anni, ma โ€œstiamo giร  avviando i primi contatti con aziende potenzialmente interessate a un percorso di sviluppo”, sottolinea il capo del team che ha ideato la batteria edibile. A partire dal 2030 รจ ragionevole ipotizzare che ci saranno i primi prodotti in commercio con la nostra batteriaโ€.

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