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Pane e Mito

La Zingara: dove mangiare il panino simbolo di Ischia (e come prepararlo a casa)

Sull'isola รจ ovunque, del resto la Zingara รจ entrata di diritto nel patrimonio gastronomico ischitano da piรน di cinquant'anni. Ecco dove assaggiarne una versione ortodossa e i consigli per rifarla a casa

  • 30 Giugno, 2025

Due fette di pane cafoneย farcite con prosciutto crudo, fiordilatte, pomodoro, lattuga e maionese, poi abbrustolite sulla piastra fino ad ottenere una superficie dorata e croccante: la Zingara รจ il panino simbolo dellโ€™isola dโ€™Ischia, spopola da anni, continuando a ricevere omaggi da chef e pizzaioli, che ne sono innamorati. Vietato sottovalutarla e, soprattutto, peccato accontentarsi di proposte che, tra gli ingredienti, non prevedono cura e passione. Vale per tutto, la Zingara non fa eccezione.

La storia della Zingara a Ischia

La prima Zingara ischitana fece la sua apparizione sul finire degli anni Settanta ad Ischia Ponte, lโ€™antico Borgo di Celsa situato sul versante est dellโ€™isola, dove cโ€™รจ il Castello Aragonese. Ad idearla fu il pub La Virgola, luogo molto spartano, tuttโ€™oggi operativo, e si trattรฒ di una risposta ai sandwich britannici, a quel fascino accessibile del piccolo pasto, agile e facilmente trasportabile. Il pane era quello del vicinissimo Forno Boccia: crosta croccante, mollica saporita e porosa, perfetta per assorbire condimenti, non a caso veniva utilizzato per le bruschette richiestissime dai tedeschi che in quegli anni imperversavano sullโ€™isola.

La semplicitร  รจ sempre di moda

Gli ingredienti per la farcitura sono stati collaudati dalla consuetudine: fiordilatte e prosciutto crudo, dunque dolcezza e sapiditร . A seguire il pomodoro, che ad Ischia รจ in ottima forma grazie alla favorevole esposizione dei terreni e alla ricchezza tipica dei suoli vulcanici. Il Serbo di Ischia รจ unaย varietร  originaria dell’isola, un pomodoro ovale, famoso per la sua capacitร  di crescere rigogliosamente con poca acqua.ย Per completare, vengono inserite foglie di lattuga cappuccina, tocco di freschezza, ed infine la maionese, che ha il merito di trafiggere i cuori di tutte le etร . La Zingara ischitana sarร  anche semplice, ma รจ tuttโ€™altro che banale. Piuttosto รจ trasversale, ruffiana, appagante a tutte le ore del giorno, in spiaggia, come a cena.ย 

Taverna Antonio (Ischia)

Taverna Antonio (Ischia) – foto di Giuseppe Greco

Dove mangiare la Zingara a Ischia: Taverna Antonio, la nostra scelta

Mangiare la Zingara a Ischia non รจ affatto unโ€™impresa, si trova praticamente ovunque. Trovarla ben fatta richiede un poโ€™ piรน dโ€™impegno e noi abbiamo le nostre esigenze: ci piace che sia perfettamente croccante fuori, senza mollica cedevole, poi morbida dentro, ben bilanciata tra pane e farcitura, ed รจ auspicabile che ogni morso consegni la sintesi di tutto ciรฒ che contiene.
Anche per un panino vanno premiate identitร  e affidabilitร : allora la scelta ricade su Taverna Antonio, unโ€™insegna storica che resiste negli anni lungo la Riva Destra del porto dโ€™Ischia, dove giร  negli anni Sessanta si lavorava con una ristorazione semplice e del folcloristico intrattenimento musicale. Con barman dโ€™antan e turismo nazionale ed internazionale che, ben coccolato, se ne andava in brodo di giuggiole. Gli attuali proprietari sono Antonio e Luciana Cervera, fratello e sorella, sala e cucina. Hanno raccolto il testimone lasciato dai nonni, mantenendo il nome, rinnovando dove serviva, ma senza cambiare lโ€™essenziale: lโ€™atmosfera. Nelle ceramiche spaiate e bellissime girano le proposte che sono un misto di cucina tradizionale e guizzi creativi di una cuoca autodidatta, sempre impegnata tra corsi di aggiornamento e nuovi abbinamenti. Ma la Zingara non si tocca, anzi, prevede un vademecum che ci siamo fatti raccontare per filo e per segno.

La Zingara di Taverna Antonio a Ischia

Taverna Antonio – foto di Giuseppe Greco

Come preparare la Zingara: ingredienti e procedimento

Il pane รจ quello cafone del Forno Boccia, che viene affettato ad uno spessore di circa 1 cm, meglio se un poโ€™ raffermo. Luciana di Taverna Antonio preferisce ripassarlo un poโ€™ sulla piastra, ma solo se รจ fresco di giornata, diversamente procede direttamente con la farcitura. Dunque, maionese su entrambe le fette di pane (lei ne prepara una versione con i tuorli rassodati, emulsionati poi con olio e succo di limone), prosciutto crudo affettato sottile, fiordilatte ben sgocciolato dal giorno prima, pomodoro condito con olio extravergine di oliva, sale, pepe e basilico e infine lattuga cappuccina. A questo punto saremmo pronti per andare sulla piastra, ma cโ€™รจ un trucchetto: spennellare con olio extravergine dโ€™oliva la superficie esterna del pane, quella che andrร  a contatto diretto con la piastra. ยซรˆ un passaggio che assicura un risultato croccante ed irresistibileยป, parola di Taverna Antonio.

Taverna Antonio – via Porto, 62 – Ischia (NA) –ย instagram.com/taverna_antonio_ischia

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