Enoturismo

La piccola oasi di pace nel Collio dove fare grandi colazioni e bere vini strepitosi

A Cormòns c'è un indirizzo per assaporare il meglio dell'ospitalità friulana (senza fretta). Ecco casa Pichech

  • 14 Agosto, 2025

Le strade tra le colline del Collio, i vigneti ordinati e i piccoli paesi silenziosi. I dintorni dell’azienda Pichech danno un senso di pace. Il Bed&Breakfast ha l’aspetto di una casa familiare, con una cantina annessa e filari che si perdono a vista d’occhio. Nessuna insegna vistosa, nessun artificio. Tutto dà un senso di quiete.

L’esperienza del Collio

Si viene accolti da un sorriso vero: quello di Roberto e Alessia. Poche formalità, un caffè, due chiacchiere sotto il portico e già ci si sente ospiti, non clienti. Le stanze si trovano al piano superiore, con le finestre affacciate sui filari. L’arredo è essenziale, ma caldo: legno, luce naturale, silenzio. C’è odore di pulito con un sentore caldo e naturale. La notte arriva lenta, con un cielo pieno di stelle e l’aria che sa di terra e mosto.

Al mattino ci sveglia la luce. I rumori sono pochi: passi in cortile, un trattore in lontananza, il vento tra le foglie. La colazione è servita su una lunga tavola in legno. La tavola è imbandita, per fortuna non c’è fretta: si ha il tempo di assaggiare tutto. Fette di torta fatte in casa, confetture, pane fresco, formaggio e salumi locali. Tra un boccone e l’altro ci accompagna la conversazione con i proprietari.

Tra vigne e paesi

Che fare dopo? Camminare tra le vigne, leggere all’ombra, fare una passeggiata a Cormòns (a pochi minuti in macchina o raggiungibile in bicicletta). Un’alternativa sempre valida è visitare la cantina che si rivela lontana da un’esperienza “da brochure”. Si viene accompagnati direttamente dal vignaiolo, Roberto Pichech, che parla dei suoi vini in maniera schietta e naturale, senza troppa enfasi, ma con orgoglio. Ci mostra i tini, le barrique, e fa assaggiare il suo lavoro. Racconta della Ribolla Gialla, del Friulano, del Merlot che da queste parti ha un carattere tutto suo. Ogni vino ha un nome, una storia, un pezzo di terra da cui nasce.

La sera, con il sole che cala tra le colline, la cosa migliore è sedersi in terrazza con un calice in mano, sorseggiando una delle etichette assaggiate nel pomeriggio, magari di un’annata meno recente per scoprire come evolve nel tempo. Non serve molto altro. Con il calice c’è un’aria sospesa, come se il mondo si fosse ristretto al piccolo balcone delle stanze, ai sorsi lenti, alle parole di conversazioni e pensieri che vanno e vengono.

La produzione di Pichech

Pichech, più che una cantina, è una casa. Una realtà familiare dove il vino è il frutto di una filosofia che segue il ritmo della natura. Si percepisce che qui si lavora la terra con pazienza, si vendemmia a mano, si aspetta. Nessuna corsa. Solo la voglia di fare bene.

La cantina è funzionale, arricchita da diversi materiali che danno colore alla vinificazione delle etichette: acciaio, cemento, legno. I vigneti si trovano sulle colline tra Cormòns e Capriva, in una zona vocata per la coltivazione della vite. Si usano soprattutto vitigni tipici del Collio: Friulano, Ribolla Gialla, Malvasia, Sauvignon, oltre a qualche rosso come Merlot e Cabernet Franc.

Tra i vini spicca il Collio Athena ’20, solo uve Friulano con macerazione sulle bucce di 14-16 giorni in una grande botte da 25 ettolitri, senza controllo della temperatura e senza l’aggiunta di lieviti selezionati, lasciando che sia la natura a guidare il processo. Il vino ha un intenso profumo di mandarino, confettura di albicocche e miele. Al palato è succoso, fragrante e ricco di sapore di Collio.

Azienda agricola Pichech – Cormòns (Gorizia) – pichech.com – 0481 60347

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