In Parlamento

Ecco come cambieranno le recensioni online (che potranno continuare ad essere anonime)

Nel ddl sulle PMI scompare l’obbligo di riconoscersi per commentare, restano regole contro i falsi e più tempo per lasciare un giudizio

  • 11 Agosto, 2025

Il disegno di legge sulle piccole e medie imprese, in discussione al Senato, cambia rotta sulla gestione delle recensioni online. Nella prima versione si prevedeva che chi lasciava un commento dovesse dimostrare la propria identità, anche per contrastare il fenomeno delle valutazioni false. Un emendamento dei relatori Salvo Pogliese (FdI) e Gianluca Cantalamessa (Lega), recependo le osservazioni della Commissione europea, elimina però ogni riferimento all’obbligo di riconoscimento.

Resta la necessità di provare, con uno scontrino o una ricevuta, di aver realmente acquistato un prodotto o usufruito di un servizio. L’obiettivo rimane garantire che le recensioni siano autentiche e pertinenti, vietando la compravendita di commenti e ogni forma di incentivazione. Cambia anche la tempistica: per essere considerati validi, i giudizi potranno essere pubblicati entro novanta giorni, e non più quindici.

A vigilare non sarà più l’Agcom, ma l’Antitrust, che definirà linee guida in accordo con Garante della privacy, ministero del Turismo e Agcom stessa. L’Authority avrà anche il compito di monitorare ogni anno il fenomeno delle recensioni illecite e potrà applicare sanzioni fino al 10% del fatturato di un’azienda.

Le associazioni di categoria potranno ottenere lo status di “segnalatore attendibile” per facilitare la rimozione dei contenuti falsi. Le nuove regole, pensate per tutelare sia le imprese sia i consumatori, varranno solo per le recensioni pubblicate dopo l’entrata in vigore della legge.

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