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Apre a Bari il Bistrot sociale multietnico: formazione e ristorazione per unire le culture del mondo

Nasce al quartiere popolare Libertร , per iniziativa dellโ€™associazione Origens, che da anni promuove lโ€™incontro culturale in cucina e offre formazione alle donne rifugiate in Italia. Sarร  cucina di quartiere, scuola, centro di aggregazione. E a cena si gustano piatti dal mondo che incontrano la tradizione barese.

  • 24 Giugno, 2020

Culture dal mondo al quartiere Libertร  di Bari

Il quartiere Libertร  di Bari รจ uno dei piรน popolosi del capoluogo pugliese, nato proprio allโ€™inizio del Novecento per dare respiro alla cittร  in grande crescita demografica. La sua vocazione popolare ha intercettato nel tempo diverse storie di fragilitร , che oggi si sommano in un rione dellโ€™anima multietnica, dove vivono molti migranti, e coesistono situazioni di disagio sociale. In questo contesto, lโ€™Istituto Redentore dei Salesiani di Bari รจ un presidio storico che in via Martiri dโ€™Otranto che ha finito per diventare un punto di riferimento per lโ€™intera comunitร  del quartiere Libertร .

In seno alla struttura, con ingresso su piazzetta del Redentore, da qualche giorno ha aperto le porte al pubblico il Bistrot sociale multietnico, un progetto figlio di unโ€™iniziativa comunale a sostegno delle imprese sociali (Urbis) che ha visto la luce grazie allโ€™impegno dellโ€™Associazione Culturale Origens, fondata da Ana Estrela ormai diversi anni fa per promuovere nel territorio la cultura brasiliana con particolare attenzione sugli elementi contenuti nella diaspora africana, aggregando persone di nazionalitร  e culture differenti. Il nuovo bistrot, che avrebbe dovuto inaugurare allโ€™inizio della primavera e ora si concretizza nonostante le difficoltร  degli ultimi mesi, รจ infatti il traguardo di un percorso di divulgazione culturale avviato giร  nel 2014, al motto di Ethnic Cook, progetto giร  vincitore di un finanziamento della Regione Puglia, Area Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale in occasione di un bando a favore d’interventi per l’immigrazione.

Specialitร  rustiche del bistrot multietnico di Bari

Dal progetto Ethnic Cook al bistrot multietnico

Dal 2015 in poi, Ethnic Cook ha riunito 25 persone di 16 diverse nazionalitร , soprattutto donne, che hanno seguito un corso di formazione in cucina e ottenuto la certificazione professionale. Il cibo, infatti, รจ lo strumento di incontro utilizzato dallโ€™associazione per aprire nuove opportunitร  di dialogo, garantendo integrazione sociale e professionale ai rifugiati e richiedenti asilo che raggiungono lโ€™Italia (per questo il progetto ha partecipato anche allโ€™iniziativa Food for Inclusion organizzata dallโ€™Universitร  di Pollenzo con lโ€™Unhcr). Finora lโ€™associazione รจ cresciuta organizzando laboratori di cucina multietnica, catering, e partecipando a eventi sul territorio pugliese. Passando anche per la gestione di uno dei ristorantini di Eataly Bari per poco piรน di un mese. Nel frattempo, le donne di Origens hanno iniziato a gestire la cucina della mensa multietnica di Bari, alla Casa delle Culture.

Illustrazione con donne indiane

Ora, sul modello di altri begli esempi di ristorazione sociale e cucina dโ€™integrazione (pensiamo alle attivitร  che fanno capo ad Hamed Ahmadi a Venezia, al Gustamondo di Roma, allโ€™esperienza piรน recente del forno dedicato ai pani del mondo ai MagazziniOz di Torino), Origens dร  vita al suo Bistrot, coinvolgendo dieci donne rifugiate politiche nella gestione di uno spazio – finora sede del social pub Lupi & Agnelli –ย  che cambia forma durante il giorno, per essere cucina di quartiere, punto di ritrovo, spazio formativo per i rifugiati, fucina di idee.

Tajine di pollo

Formazione e ristorazione. Le attivitร  del bistrot

Al mattino il laboratorio ospita corsi di cucina del mondo e lezioni di catering (40 sono le donne giร  avviate al percorso), anche se il servizio al pubblico รจ assicurato giร  per la colazione, tra panini con uvetta e cannella, tortini di mais, tรจ e tisane (anche a merenda); di sera, invece, largo al menu del bistrot (si puรฒ cenare anche nel dehors allโ€™aperto), che intreccia suggestioni dal mondo e tradizione barese. Quindi burgul oltre confine, orecchiette โ€œin the worldโ€, panzerotti โ€œmondialiโ€, lo spezzatino di ZiAna, e molto altro (moltissime le nazionalitร  coinvolte, dallโ€™Afghanistan allโ€™Argentina, passando per il Perรน, la Siria, il Pakistan, la Nigeriaโ€ฆ). Con la promessa di diventare centro culturale a tutti gli effetti, organizzando proiezioni, presentazioni di libri, esibizioni di danza, teatro, musica, per tutto il quartiere, quando si potrร  ricominciare a trovarsi in piazza. Lโ€™inaugurazione รจ stata celebrata il 20 giugno scorso, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato. Che sia di buon auspicio.

Bistrot multietnico – Bari – via Martiri d’Otranto, 65 (piazza del Redentore) – pagina Fb

 

a cura di Livia Montagnoli

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