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La guida nata da un itinerario rocambolesco che ha democratizzato i viaggi (forse troppo)

Nel 1972, Maureen e Tony partono dallโ€™Inghilterra per lโ€™Australia con sole 400 sterline. Unโ€™avventura estrema da cui รจ nataย Lonely Planet

  • 08 Ottobre, 2024

La gente prima di loro non viaggiavaย come oggi.ย Tony e Maureen Wheeler erano una giovane coppia โ€“ย luiย 26ย anni, lei 22 โ€“ย in tasca avevanoย pochi contanti, appena 400 sterline in due, eppure deciseroย di salire su un traghetto ormeggiato adย Harwich, un vecchio porto del sud-est dellโ€™Inghilterra pieno di cicatrici belliche, come quelle inflitte nel Seicento daย Guglielmo d’Orange che lo attaccรฒย per invadere la Gran Bretagna. Molte meno, invece, quelle della Seconda guerra mondiale quando il Corpo aereo italiano cercรฒ di compiere unโ€™impresa memorabile: lโ€™azione fu un fallimento totale. Ma torniamo a Tony e Maureen. Era un giorno del 1972 quando salparono con quel traghetto. Sei mesi dopo, senza soldi, affamati ed esausti, sbarcarono su una spiaggia bianchissima del remoto North West Cape in Australia. Ancora non lo sapevano, ma quel viaggio pazzo e selvaggio avrebbe cambiato non solo la loro vita ma pure quella di milioni di persone in tutto il mondo. A tratti vagabondaggio, a tratti pellegrinaggio, con diversi pericoli in mezzo, la traversata finรฌ per riempire le pagine di Across Asia on the Cheap, la prima Lonely Planet.

Un volumetto da sole 96 pagine, battute a macchina in un monolocaleย di Sidney,ย oggi impossibile da trovare in commercio se non in edizione digitale. Contava solo 1.500 copie, eppure รจ stato in grado di generare un impero editoriale da 150 milioni di guide, che alla fine del Duemila รจ sato venduto per ben 130 milioni di sterline. Le cifre sembrano dei topolini se messe a confronto con il cambiamento epocale che ha portato quella pubblicazione amatoriale: diede ai giovani viaggiatori di allora le conoscenze e, soprattutto, il coraggio di partire per avventure lontane, accessibili con pochi soldi. Chi non era mai uscito dai propri confini poteva raggiungere mete sconosciute e incontaminate. Quellโ€™esperimento di coppia, che altro non era che un viaggio di nozze, ha democratizzato lโ€™idea di viaggio. Ma โ€“ sostengono alcuni โ€“ quel processo ha generato pure un mostro: ยซUnโ€™ondata di viaggiatori economici che travolse alcuni dei luoghi piรน belli del mondoยป, ha scritto il Times in un lungo articolo dedicato alla Lonely.

Tony e Maureen Wheeler sbarcano a Exmouth, North West Cape, Australia occidentale, 1972 (foto Richard I’Anson)

La panchina diย Regentโ€™s park??????

Nel 1972 per andare in Asia esistevano solo viaggi di gruppo organizzati dalle agenzie turistiche e dai costi proibitivi. Tony, ingegnere con unโ€™infanzia in giro per il mondo grazie al padre che dirigeva un aeroporto, e Maureen, aspirante assistente di volo, si sono incontrati in un mercoledรฌ uggioso di Londra,ย su una panchina di Regentโ€™s Park. Un anno dopo si sposano e iniziano aย pianificare un grande viaggio. Nel libroย The Lonely Planet Story: Once While Travelling raccontano di aver comprato un minivan di seconda mano per 50 sterline e di aver deciso di partire.ย Approdano in Olanda, poi in Francia e in Italia, proseguono in Grecia e poi in Turchia. Si spingono fino allo sconosciutoย Iran dello Sciร , qualche anno prima della rivoluzione khomeinista del 1979; aย Kabul dopo tre giorni di contrattazioni riescono a vendere lโ€™auto e zaini in spalla si dirigono verso Pakistan, India, Nepal, Thailandia e Indonesia.

Ma a questo punto il viaggio si fa durissimo: le 400 sterline finiscono e per proseguire si affidano a un neozelandese che gli garantisce il viaggio nel suo yacht. Impiegano 16 giorni per attraversare il pezzo di Oceano che li separa dallโ€™Australia anzichรฉ i sei preventivati: finiscono sia il cibo sia il carburante, e una tempesta rischia di far capovolgere la barca. Alla fine arrivano. Maureen si china verso Tony per sussurrargli in un orecchio: ยซQuanti soldi ci sono rimasti?ยป, ยซVentisette centยป, risponde esaminando il patetico mucchietto di monete sul palmo della mano. รˆ Santo Stefano del 1972.

Tony Wheeler in Bangladesh (foto Richard I’Anson)

Strade da backpacker

In Australia lavorano per guadagnarsi il biglietto di ritorno per lโ€™Inghilterra e ricominciare la loro vita normale. Ma chi fa piani cosรฌ, poi alla vita normale spesso non ci torna. E Tony e Maureen non lo fanno: pubblicano la prima guida โ€“ ยซil risultato รจ stato un libro molto amatorialeยป, ha detto Tony al Times โ€“ย e poi una seconda, una terzaย e via dicendo, scrivono di Africa e Birmania, grazie anche al lavoro di una serie di scrittori alle prime armi che imparavano sul campo. Viaggiano e scrivono, arrivano i figli, continuano a viaggiare e a scrivere, i due bambini al fianco: prima dellโ€™inizio della scuola sono stati in tutti i continenti tranne l’Antartide. Le persone, i potenziali โ€œbackpackerโ€ alla disperata ricerca di informazioni su come viaggiare in modo economico, trovano quello che stavano cercando. La coppia insomma intercettรฒ unโ€™esigenza sconosciuta in quel momento, non cโ€™era grande concorrenza (solo la mitica Routard delย globetrotter francese Philippe Gloaguen nata quasi in concomitanza con la Lonely, nel 1973)ย e le guide una dietro lโ€™altra si riempirono di mappe, indicazioni su dove prendere lโ€™autobus, dove dormire a poco prezzo, cosa mangiare. Andare dove gli altri non hanno osato, documentare, sperimentare, creare un’idea di viaggio avventurosa, indipendente e consapevole, crescere con i propri lettori.ย Lโ€™iconico India:ย A Travel Survival Kitย vendette in poco tempo oltre 50mila copie. Con le altre edizioni arrivano in una manciata di anni a oltre due milioni. Inizia il fenomeno delle guide Lonely Planet con 500 dipendenti e uffici in tre continenti.

Democratizzare (troppo) i viaggi

L’espansione globale del progetto deiย Wheelerย porta con sรฉ una contraddizione, oggi quasi del tutto assopita. Lo scopo di quei due imprenditori, prima viaggiatori partiti da soli e senza una lira per paesi sconosciuti, eraย aiutare i lettori a trovare le strade meno battute; ma loย stesso successo della Lonely Planet assicurรฒ che milioni di persone in piรน le percorressero. E quelle stesse destinazioni iniziarono a cambiare. La giornalistaย di viaggi Julia Buckley, citata dal Times, ha spiegato come alcuni iniziarono a vedere Lonely Planet come ยซla faccina sorridente della globalizzazione, la versione alla moda di McDonald’s, con ogni guida che contribuisce a distruggere la cultura che pretende di celebrareยป.ย Certo รจย che le guide piรน famose al mondo sono state solo la punta dellโ€™iceberg della globalizzazione dei viaggi low cost;ย aerei a basso costo, alloggi economici, e oggi influencer di viaggio su Instagram o TikTok che promuovono mete oniriche dietro compenso economico, in grado di trasformarne il volto, hanno fatto il resto.ย 

Il taxi Lonely Planet davanti alla sede della compagnia, 1998 (foto Tony Wheeler)

Si puรฒ criticare lโ€™aspetto etico di Lonely ma non di certo la sua strategia aziendale. Per decenni ha dominatoย i viaggi low cost, con centinaia di giornalisti e scrittori freelance in giro per il mondo a dare indicazioni. Mappe affidabili, indicazioni molto spesso aggiornate e consigli adatti al grande pubblico. Ci avevano abituato a guide esteticamente minimal, pochi colori, poche foto se non nelle prime pagine. Ma le ultime edizioni sono diventate graficamente piรน accattivanti, con foto anche allโ€™interno delle cittร , colori per segnalare i vari argomenti o sezioni. Certo, l’immagine, in alcuni casi, ha preso il posto di informazioni utili e consigli rendendo le guide meno complete.

In ogni caso, Lonely sta vincendo pure la sfida piรน grande: in modo contro intuitivo rispetto agli altri prodotti editoriali, la carta vince sul digitale.ย ยซLavoro per la casa editrice da 25 anni e sono 25 anni che nel nostro mondo ci si prepara a un momento in cui si venderร  piรน digitale che formato a stampa, ma ad oggi questo non รจ mai accadutoยป, ha spiegato ad HuffPost Angelo Pittro, Direttore generale per lโ€™Italia della guida. Lโ€™interessante รจ che nonostante Lonely Planet fornisca una guida turistica in formato digitale qualitativamente uguale a quella cartacea e a prezzi notevolmente inferiori, l’utente continui a scegliere il libro. ยซNel 2019 abbiamo avuto il record di vendite in Italia. Il Covid ci ha messo sul lastrico, ma dall’anno scorso abbiamo quasi recuperato tutto il nostro fatturato: rispetto al 2019 mancava un 10%. E quest’anno stiamo facendo dati che sono in linea con il 2019ยป, da detto Pittro.ย Il mondo sicuramenteย non รจ stato piรน lo stesso dopo il viaggio dei coniugiย Wheeler.ย Maureen taglia corto e respinge le critiche:ย ยซAbbiamo democratizzato i viaggi ed รจ stata una forza positivaยป.

Per le foto ringraziamo Edt per la gentile concessione

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