In comune hanno la giovane etร , il talento, l’abbandono dell’alta ristorazione – con le sue regole, i paletti, gli orpelli e i costi – per una formula piรน semplice in cucina e in sala. E poi il panorama di fondo: Roma.
Parliamo di Marzapane, Luciano ed Epiro. Tre esperienze diverse ma che parrebbero individuare un fenomeno capitolino o forse italiano: l’abbandono del gourmet in favore di una ristorazione semplice โ da ristorante classico o da bistrot, secondo i casi – pur se interpretata in modi differenti. Una scelta dettata da motivi diversi: โLa deriva che aveva preso Marzapane non mi piaceva piรนโ dice il patron Mario Sansone. โQuella filosofia โ chiamiamola filostellata – trascurava cardini come la stagionalitร , il prodotto. Le ricette dovevano essere sempre quelle, a prescindere dal mercato. Era tutto molto complicato. Dopo l’estate ho comunicato che volevo ritornare al primo Marzapane, quando avevamo anche la lavagnetta con i piatti del giornoโ.
Marzapane
Dal team รจ uscita Alba Esteve Ruiz, chef che ne ha accompagnato la crescita e le evoluzioni sin dall’apertura con l’obiettivo โ nemmeno troppo celato โ della Stella Michelin, accarezzata e mai conquistata. โAlla fine era un’ossessioneโ ammette Mario. Sarebbe stato diverso se fosse arrivata, magari per possibili agevolazioni da parte dei fornitori? โChi la Stella l’ha presa mi dice che cambia molto le cose, ma non posso saperlo dato che non l’abbiamo mai avutaโ. Ma anche dopo aver raggiunto tanti traguardi (88 centesimi e Due Forchette per il Gambero Rosso e una Stella Michelin) c’รจ chi ha fatto dietro front: Luciano Monosilio โ 8 anni alla guida della cucina del ristorante Pipero, oggi nell’avventura in solitaria con il locale che porta il suo nome, Luciano Cucina Italiana. Perchรฉ non continuare su quella strada all’insegna dell’alta cucina? โIl cambiamento รจ fisiologico, dopo tanti anni da dipendente era il momento di avere un posto mio, altrimenti se dipendi da qualcuno devi continuare a rendere conto delle tue scelteโ. Come mai non un gourmet? โA 35 anni il mio obiettivo รจ un altro, credo che o sei un fenomeno vero, tipo Adriร , oppure meglio lasciar stare che rischi di essere la copia di altri, senza contareโ aggiunge โche mangia nei gourmet lo 0,1% delle persone: mi sono rivolto agli altri che sono la gran parte del mercatoโ.
Cambia (a Roma) e raddoppia (a Nizza) Epiro, โma a prescindere dall’apertura in Francia avremmo comunque cambiato formulaโ dice Alessandra Viscardi che andrร in Francia con Marco Mattana โperchรฉ siamo partiti pensando che sarebbe stato un progetto quinquennale. Consideriamo compiuto quel percorsoโ aggiunge โe siamo assolutamente soddisfatti di ciรฒ che Epiro รจ stato e ci ha dato. Per questo รจ ora di cambiareโ. Entrambi i locali, perรฒ, saranno vicini ma non uguali all’Epiro di oggi, che โ anche nel loro caso โ negli ultimi due anni era andato verso una ristorazione formale e di fascia piรน alta โci pareva una giusta evoluzione, in quel momentoโ spiega Alessandra che aggiunge: โabbiamo due chef, รจ arrivato il momento di impiegare bene le forze con due cucineโ.
Luciano Cucina Italiana
โIn questo contesto socioeconomico credo che chi va a mangiare fuori voglia vivere un momento rilassante, piรน informaleโ dice Sansone per spiegare l’abbandono di certa ritualitร gourmet. โE poiโ aggiunge โRoma non รจ facile: non รจ Parigi, Londra e neanche Milanoโ. Ma si affretta a chiarire: โparlo per casa mia, ho imparato a non guardare piรน a casa degli altriโ. Di avviso diverso Monosilio โRoma รจ una cittร grande, ha un bacino di utenza tale che funziona tutto: dallo street food al grande ristorante, dalla trattoria al locale di quartiere. Chi apre un’attivitร decide come gestirlaโ conclude lapidario. โSecondo me il panorama romano รจ un po’ dormienteโ replica Alessandra โc’รจ l’alta ristorazione e la trattoria, mentre i posti di mezzo non sono ma stati il forte di Roma. Forse non vengono del tutto capiti, le persone non sanno come collocarle, a noiโ sorride โper esempio ci considerano come un posto da occasione, e non da tutti i giorni, in 5 anni ci hanno chiamato in ogni modo: ristorante, bistrot, perfino bar una volta. Il fatto stesso di avere un menu ridotto per qualcuno รจ strano anche se da noi ultimamente tanti prendono il degustazione, nel tempo c’รจ stata una selezione nella clientela, che si affida moltoโ.
โNon un bistrot, nรฉ un ristorante gastronomicoโ fa Monosilio โma un posto come c’erano 20-25 anni fa, di qualitร ottima ma semplice, in tutti i sensi, dal servizio, all’arredo, alla cucina, classica italianaโ.
Luciano
Guarda a Parigi invece Sansone: โcenavo da Giovanni Passerini, mi ha chiesto se mi andava l’anatra, l’ha presa e cucinataโ. Una folgorazione: โaffrontare la quotidianitร di un prodotto che puรฒ essere sempre diverso, eliminare gli orpelli che ci appesantivanoโ. Ispirazioni? โUn po’ Passerini, certo, e anche Baratin e Chateaubriand, e un po’ bistrot nordicoโ. Perchรฉ la cucina รจ piรน semplice, โnon piรน di 3 ingredienti a piattoโ ma evoluta, parla un linguaggio contemporaneo. โA Roma ci sono troppi ristoranti simili: tecniche simili, materie prime sempre quelleโ continua Sansone โera arrivato il momento di pensare piรน alla semplicitร che alla sofisticazione delle materie prime. Quindi tecnica sรฌ, ma a servizio del prodotto. E non il contrarioโ. L’idea รจ un mix di visioni: โl’offerta puรฒ essere vicina a quella di Trippa, con una carta che ruota quotidianamente, dove i clienti possono trovare sempre qualche piatto nuovo e c’รจ un grande lavoro con i fornitoriโ, ma una presentazione meno rustica: โpiรน semplice di prima, ma carinaโ.
Epiro
Come mai questo doppio passo per Epiro? โIo e Marco vogliamo fare delle cose, Matteo (Baldi, ndr) altre, a tutti piacciono le idee degli altri e vogliamo farle insiemeโ. Cosa succederร a Roma? โL’idea รจ di fare una cave ร manger di tipo franceseโ racconta Alessandra โse preferisci un wine bar con cucina: tanto vino, molto piรน di ora, ma sempre secondo il nostro stile โ ora che molti bevono vino naturale faticheremo meno! – tanta mescita, un menu snello e semplice che cambia spesso: insomma il tipo di posto in cui piace andareโ. A Nizza invece? โLรฌ sarร qualcosa di piรน italiano, simile all’Epiro di ora per il tipo di piatti, ma un po’ diverso: una cucina di bancone, che quindi parli ai clienti realmente senza per escludere la sala. In Italia รจ impossibile perchรฉ non si possono avere i fuochi al bancone ma in Francia sรฌ, l’idea รจ di un posto come Rigmarole. Questoโ riflette โรจ uno dei motivi per cui non volevamo aprire in Italia: troppi divieti assurdi. E fuori dall’Italia il posto piรน affine alla nostra idea di ristorazione รจ la Franciaโ. Carta dei vini smilza ma con scelte nette, con tanti scambi e serate tra Nizza e Roma โportando produttori italiani a Nizza e viceversaโ.
Un mini menu che varia spesso, da Marzapane: 4 antipasti, 4 primi, 4 secondi, e 4 dolci, โcon 3 o 4 piatti diversi ogni settimanaโ. Per esempio c’รจ la pasta al ragรน, ma รจ un ragรน sempre differente: di anatra, di manzo. E poi ci sono i 4 piatti del giorno. Nessuna degustazione. La spesa? 12-14 antipasti, 13-15 primi, 18-24 i secondi, 9 dolci, โprezzi piรน bassi e porzioni piรน abbondantiโ.
Luciano
Si muove da 2,5 euro dei supplรฌ a 15 euro di vitello tonnato e polpette al sugo, Luciano, e poi da 12 a 15 euro le paste (romane, tradizionali, ripiene, contemporanee), 18-20 per i secondi, 5-6 i contorni, 7 i dolci. Piatti โ una quarantina in tutto, soprattutto antipasti e primi – che piรน tradizionali non si puรฒ: lasagne, fagioli all’uccelletto, galletto arrosto con verdure saltate.
Intorno agli 8-10 euro i piatti del nuovo Epiro (che ora sono tra i 15 e i 28), una decina di proposte semplici – che richiedono meno lavoro, dunque – e senza la canonica scansione tra antipasti primi e secondi: avranno tutti la stessa dignitร e le stesse dimensioni, che sia pasta o carne. Con, in piรน, proposte da bancone: burrata, alici, prosciutto per accompagnare il vino. โCrediamo, e speriamo, che questo ci faccia percepire come un posto da tutti i giorni, piรน semplice, economico e informaleโ.
140 coperti circa, 6 persone in cucina (tre a pranzo e tre a cena, โcon turni di 8 oreโ, sottolinea Monosilio) โ 3 lavapiatti, 4 persone in sala, piรน gli extra per i momenti caldi. Questi i numeri di Luciano, che di sabato sera ha fatto anche 160 coperti โma la media in settimana รจ 120 al giornoโ. Complice anche la posizione, a un passo da Campo de’ Fiori, con gran transito di turisti e di romani. Ben diversa quella di Marzapane, avamposto di una possibile svolta gourmet di piazza Fiume, โsu via Velletri non c’รจ grande passaggioโ. I coperti sono rimasti 36, arrivando anche a 50 presenze a sera: ora i tavoli girano -“in un’ora o poco piรน si mangiaโ – prima era impossibile: โdue ore e piรน per il complesso degustazione, e se un tavolo arrivava alle 10 e mezzo non andava via prima dell’unaโ . In cucina sono rimasti 4, uno per partita – piรน un lavapiatti (prima erano 6 + 2) e, da febbraio, 4 in sala (prima erano 7); โentrano un’oretta dopo โ alle 11 e alle 16,30, secondo i turni – ma non si fa piรน notteโ. Un servizio di chiusura in piรน (mercoledรฌ a pranzo), turni redistribuiti e uno approccio diverso: la sala รจ piรน informale e senza il servizio di vino, acqua e pane, โl’approccio รจ piรน distensivoโ, per esempio senza interrompere per spiegare ogni piatto. Piรน semplice anche la cucina: per una partita con 4 piatti, ognuno con 5-6 elementi, servono oltre 20 preparazioni, โora sono circa la metร . ร un’altra storia. Prima, finito il servizio, si preparava la linea per quello successivo, oraโ continua โci sediamo, facciamo gli ordini, vediamo quel che รจ disponibileโ.
Epiro
Aumenta il numero di coperti da Epiro, da 22 a 32-35 che d’estate diventeranno piรน del doppio con lo spazio esterno, passando da 3 cuochi, un lavapiatti e uno stagista, a 2 cuochi (Michele De Chirico) e un lavapiatti. Matteo Baldi passa in sala (dove saranno in due), dopo 17 anni di cucina – โanche questa รจ una sfida che ci piaceโ.
Luciano. Foto: Alberto Blasetti
Carbonara (15 euro, come da Marzapane), cotoletta alla milanese, costolette d’agnello: una cucina rassicurante e di pancia, quella di Luciano, in cui ritrovare sapori familiari. Realizzati con la mano dello chef e lo spirito di chi vuole divertirsi. โLavoriamo sul fresco e stocchiamo pocoโ dice Monosilio โanche perchรฉ ‘รจ molto giro: i 10 chili di agnello arrivati oggi domani sono giร finitiโ. Tutto chiaro, semplice. Come sta andando? โPer adesso siamo partiti, vedremo tra un po’, dobbiamo ancora ammortizzare l’investimento iniziale e aggiustare il tiroโ.
Luciano. La pasta
Eliminata la pizza – โera solo il 3% del fatturato totaleโ – ora Luciano scommette sulla pasta, anche quella di semola di grano duro che trafila ed essicca lui stesso: โriforniamo qualche ristorante, ma ancora c’รจ poca vendita al dettaglio. Vorrei aprire un posto qui accanto (come accaduto per Retropasta e Passerini), perchรฉ qui c’รจ poco spazio e non รจ molto chiaro che ci sia anche la venditaโ. L’obiettivo รจ investire sul format, semplice e replicabile: โentro il 2019 vorrei aprire un secondo Lucianoโ.
Marzapane
Un cambiamento radicale quello di Marzapane: riduzione drastica dei costi โma anche dello scontrino medioโ; diminuiscono personale, stoviglie – โora ho solo scodellina, piatto piano piccolo e grande. Stop. Risparmio spazio e soldi: i piatti di prima costavano anche 50 euro l’uno. Quando si rompevano calava il silenzioโ – e relative stigliature, macchinari. โAbbiamo semplificato le partite, meno ingredienti, niente arie o lavorazioni strane, niente piรน sottovuoto: togliamo piรน che aggiungereโ. All’insegna del piรน schietto less is more. Eliminati anche i pozzetti, sostituiti con i frigoriferi โperchรฉ lavoriamo solo frescoโ e creato uno spazio solo per i fondi, dove c’รจ sempre qualcosa in cottura.
I fondi sono l’emblema di questo nuovo orientamento, che strizza l’occhio alla tradizione โla genovese, per esempio, ha 4-5 ore di cottura, la facciamo con la cipolla ramata e il girello di Liberati. Volevo tenerla un mese, invece non riesco a toglierlaโ. Dal 20 ottobre a oggi, ancora occorre tempo per capire se la direzione รจ quella giusta. Ancor di piรน per quanto riguarda Epiro, che aprirร i battenti nella nuova veste all’inizio di febbraio โNon abbiamo un tema caratterizzante in cucina, una filosofia se non quella del mercato, sulle materie prime abbiamo sempre puntato tanto. Per il resto vedremo: abbiamo capito che i locali prendono forma mentre ci sei dentroโ. Di sicuro il vino sarร centrale anche visivamente, trovando posto sulle mensole che rivestiranno le pareti, unico cambiamento insieme a tavoli e sedie e ai salottini esterni, per chi vuole fare l’aperitivo o bere qualcosa.
โNon ho piรน tanti distributori ma solo 4-5 piccoli fornitori, con cui sono in stretto contattoโ, Roberto Liberati per le carni, Laura Peri per i volatili, Gregorio Rotolo per agnelli, pecore e formaggi – ora c’รจ il carrello dei formaggi – Agricoltura Nuova per le verdure, โraccolte la mattina e servite la seraโ, e poi Orme per altre verdure e il pescato dell’Asta di Fiumicino. โPrima arrivava il prodotto giร sezionato una volta a settimana, ora lavoriamo ovini e volatili interi, mentre per gli altri animali facciamo un bellissimo lavoro con Liberati: ci chiama e ci dice cosa ha, quel che gli รจ arrivato, quel che รจ pronto e quel che sta lavorando. Sceglie lui. Si fa un lavoro sartoriale, puรฒ essere un collo di nero dei Nebrodi, o il bue grassoโ. La carne matura nei frigoriferi, โviene servita solo a perfetta maturazione. Unica certezza: i tagli nobili qui dentro mai piรน, tagli meno nobili ma che assicurano un risultato finale fantasticoโ.
Marzapane
E i fuori menu danno rilievo a questo approccio: โarriva il pesce ovato? Mettiamo la bottarga fresca, o la coratella quando arriva l’agnello, stesso per cuore e creste di polli. Abbiamo avuto per 4 giorni bue grasso come extra menu. E cosรฌ per le verdureโ. Un lavoro impensabile prima: โeravamo obbligati ad avere sempre alcuni prodotti per realizzare il menuโ. Anche sui vini taglio drastico: 130 etichette italiane piccoli produttori, oltre allo Champagne, โcon prezzi da 25 a 50 euro, mentre prima non c’era un vino sotto i 50 euroโ.
Quella di Epiro rimane una cucina di mercato (e non per modo di dire: basta attraversare la strada per arrivare al mercato rionale con ottimi banchi, come quello di Francesco Loreti) โe lo sarร ancora di piรน,ย fino a ora le ricette erano piรน complesse, necessitavano di studio e imponevano dei vincoli, poi si andrร semplificando tuttoโ.
Epiro – Roma – piazza Epiro, 25 – 06 69317603 – http://www.epiroroma.it/
Luciano Cucina Italiana – Roma – Piazza del Teatro di Pompeo, 18 – 06 5153 1465 – http://lucianocucinaitaliana.com/
Marzapane – Roma – via Velletri, 39 – 06 64781692 – www.marzapaneroma.comย
a cura di Antonella De Santis
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