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Il miglior pasticcere d'Italia fa soprattutto dei fantastici mignon

Per Alessandro Dalmasso, Tre Torte nella Guida Pasticceri&Pasticcerie del Gambero Rosso, i mignon sono una scelta di vita. Lโ€™infinitamente piccolo che diventa infinitamente grande

  • 23 Novembre, 2024

La grande piccola pasticceria. Il titolo del libro che ha scritto รจ un poโ€™ il riassunto della sua filosofia. Far conoscere e rendere sempre piรน grande la piccola pasticceria, quei mignon della tradizione torinese che sono una specialitร  assoluta e unica, piccoli e preziosi come gioielli. Per Alessandro Dalmasso, Tre Torte nella Guida Pasticceri & Pasticcerie del Gambero Rosso, un punteggio di 96 che anche per il 2025 lo consacra Miglior pasticcere dโ€™Italia, i mignon sono una scelta di vita.

Una passione che li fa declinare in versione dolce, naturalmente, ma anche in una innovativa versione salata e la guida 2025 del Gambero Rosso gli ha assegnato il premio speciale proprio per la piccola pasticceria salata. Ovvero bignoline salate – 10/12 grammi in tutto – colorate con colori vegetali – barbabietola rossa, zucca disidratata, pomodoro – come quel piccolo capolavoro che รจ il funghetto, gambo con crema di fungo, testa di tartufo, il tutto appoggiato su una rondellina di fontina a fare da base, in un equilibrio perfetto e ai limiti del possibile. ยซOccorre padronanza sulla pasta bignรจ, sulle cotture, sullโ€™effetto finale a livello di masticazioneยป, spiega Dalmasso. E poi i microsalatini, le microfrolline salate che diventano una degustazione di formaggi: 5 frolline e 5 formaggi iconici piemontesi – Castelmagno, Bra, Murazzano, Robiola, Raschera dop – o le bignoline a forma di microverdure, melanzane, carote lillipuziane..

Lโ€™infinitamente piccolo, infinitamente grande

I mignon salati sono lโ€™innovazione, ma i piรน richiesti rimangono quelli dolci. Con la novitร  della versione miniaturizzata di dolci della tradizione, in un viaggio ideale fra le regioni dโ€™Italia, dalla pastiera alla minicassata, il pane del pescatore per Genova, la torta Zurigo di Pinerolo, i cantucci toscani, il panpepato, il cannolino siciliano rivisitato con la ricotta-seirass piemontese, il pan giallo del Lazio, la gubana del Friuli, lโ€™infinitamente piccolo che diventa infinitamente grande.

Chi รจ Alessandro Dalmasso

Difronte a riconoscimenti e premi, Dalmasso si schermisce sempre un poโ€™. Il suo modo di essere punta alla concretezza, non allโ€™apparire. Un modo di essere che gli ha insegnato suo padre Giuseppe, pure lui pasticcere, che ha aperto ad Almese la sua pasticceria nel 1963 e oggi, a 84 anni, continua ad andare tutti i giorni in laboratorio. La passione รจ nel Dna dei Dalmasso. Alessandro รจ cresciuto in mezzo ai pasticcini e ai solidi principi della piemontesitร . ยซEโ€™ mio padre che mi ha trasmesso il piacere di lavorare, la serietร , la concretezza sul lavoro, tenere un profilo basso e non voler apparire a tutti i costi. Conta quello che faccio, non chi sono. Il narcisismo non mi appartieneยป.

Un modo diverso, concreto e autentico, di porsi in un mondo che oggi vive di immagini. Il che non vuol dire naturalmente che i riconoscimenti non arrivino -e molti – e non siano apprezzati. Qualche tappa? Ha soltanto 17 anni quando nel 1991 rappresenta l’Italia al concorso Juniores Gran Prix della Pรขtisserie a Lione, ottenendo un ottimo risultato internazionale, a 23 apre la sua pasticceria ad Avigliana, nel 2008 vince le selezioni del Club Italia Coupe du Monde de la Pรขtisserie, al Sigep di Rimini, e nel 2009 la Medaglia d’Argento alla Coupe du Monde de la Pรขtisserie. Nello stesso anno รจ medaglia d’oro con la torta Ninsola, al simposio dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Nel 2012 viene nominato direttore tecnico del Club Coupe du Monde sezione Italia e nel 2016 diventa il nuovo presidente del Club Coupe Du Monde per lโ€™Italia. Nel 2021 in veste di capitano porta lโ€™Italia a vincere la Medaglia dโ€™oro al Campionato mondiale di pasticceria di Lione, un successo clamoroso.

I mignon del futuro

Sappiamo valorizzare davvero la nostra tradizione pasticciera nel mondo? I mignon possono diventare famosi a livello internazionale? La domanda รจ dโ€™obbligo. ยซDobbiamo valorizzare di piรน i nostri prodotti, creare noi una tendenza nel mondo. Certo con i mignon ci va tempo, sono una nostra esclusiva unica, e vengono apprezzati dove cโ€™รจ una particolare cultura del dolce, unita a una manodopera specializzata. E cโ€™รจ il fattore prezzo..la lavorazione miniaturizzata รจ inevitabilmente piรน costosa. I francesi โ€“ che fanno delle mignardises, ma a prezzi spropositati – sono incantati dai nostri mignon, come i giapponesi. Penso che dobbiamo soprattutto difendere la nostra artigianalitร  e farcene un vanto e un elemento di richiamo, anche per i turistiยป.

Intanto, ad Avigliana Dalmasso ha dato vita a un nuovo laboratorio con spazio per dimostrazioni sullโ€™arte della pasticceria e dei mignon a cui dalla primavera 2025 va ad aggiungersi lo spazio museo, 80 mq dedicati ai micro pasticcini della tradizione e alla storia della piccola pasticceria. Frontiere future? ยซLa pasticceria del futuro deve puntare sempre di piรน a soddisfare le richieste della clientela, che oggi sono in aumento per quanto riguarda intolleranze e scelte legate a motivazioni ideologiche, culturali, religiose. Occorre una nuova sensibilitร  verso esigenze nuove. Avere unโ€™offerta quotidiana – non solo su ordinazione, ovvio – di prodotti vegani e lattosio free, come รจ la regola per esempio nel Nord Europa, รจ ormai una necessitร  imprescindibile e una nuova sfida. Perchรฉ un dolce deve essere bello e buono sempre. E per tuttiยป.

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