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Come cresce il mercato della carne vegetale in America. Il caso di Maple Leaf

รˆ un business che ora fa gola a tutti i grandi gruppi di trasformazione alimentare, che in America sta rapidamente conquistando unโ€™ampia fetta di mercato. รˆ il settore dei surrogati della carne, prodotti con proteine vegetali. Maple Leaf apre il piรน grande stabilimento del Nord America. I concorrenti non stanno a guardare.

  • 15 Aprile, 2019

La trasformazione della carne secondo Maple Leaf

Piรน di un secolo di storia, ma una visione aziendale che guarda al futuro. Si configura come la piรน classica dichiarazione di intenti la mission di Maple Leaf, colosso canadese dellโ€™industria alimentare specializzato nella lavorazione della carne, al motto di Raise the Good in Food. E nello specifico, della necessitร  di operare scelte responsabili nellโ€™ambito dellโ€™industria di trasformazione delle proteine animali, Maple Leaf ha fatto una bandiera di cui ammantarsi, in nome della sicurezza del consumatore e della sostenibilitร  ambientale. Dunque, sono diversi gli sforzi documentati in tal senso: i report per certificare la trasparenza della filiera, lโ€™eliminazione di coloranti e additivi artificiali (ma non lโ€™utilizzo di antibiotici in allevamento, seppur ridotto โ€œal minimoโ€), una riduzione dellโ€™emissione di carbonio fissata al 50% entro il 2025, la lotta allo spreco. โ€œAspiriamo a essere il gruppo di lavorazione della carne piรน sostenibile del pianetaโ€, ribadisce con forza un altro claim aziendale. Con un pacchetto nutrito di brand allโ€™attivo, Maple Leaf porta sulle tavole canadesi e americane bacon, prosciutto, hot dog, salsicce, tacchino e pollo arrosto, e molti altri prodotti a base di carni lavorate.

Proteine alternative. La โ€œcarneโ€ vegetale รจ il business del futuro?

Ma proprio perchรฉ guardare al futuro รจ una legge imposta dal mercato, ancor prima che da valori etici, lโ€™ultimo progetto messo in cantiere dal gruppo canadese amplia decisamente gli orizzonti dโ€™interesse aziendali. Ed รจ emblematico di un trend che sta facendo proseliti nel mondo dellโ€™industria di trasformazione alimentare, sollecitando grandi gruppi e multinazionali a intercettare abitudini di consumo che cambiano. La stessa Maple Leaf, giร  cinque anni fa, ha iniziato a interessarsi al business delle proteine vegetali come alternativa a quelle animali, investendo nellโ€™acquisizione di realtร  specializzate nella produzione di surrogati vegetali.

Il grande stabilimento alternativo di Maple Leaf

Ma รจ la decisione di finanziare la realizzazione del piรน grande stabilimento per lo sviluppo e la lavorazione di โ€œcarneโ€ vegetale del Nord America a segnare una decisa strategia di diversificazione del prodotto. Lโ€™impianto (per il marchio Greenleaf Foods) sorgerร  in Indiana, e costerร  al gruppo 310 milioni di dollari, raddoppiando la capacitร  di produrre i cosiddetti surrogati โ€“ come il Lightlife Burger, che in Canada fa concorrenza al piรน celebre Beyond Burger – ย che sono sempre piรน richiesti dal mercato americano. Entro il 2020, dunque, e con lโ€™assunzione di 460 nuovi dipendenti, Maple Leaf porterร  a termine un processo di aggiornamento che la vede in prima linea nellโ€™evoluzione dellโ€™industria alternativa della carne, passata dallโ€™essere un segmento di nicchia a un circuito mainstream, con lโ€™obiettivo di servire prodotti simili โ€“ per qualitร  organolettiche e proprietร  nutritive (con margini di miglioramento rispetto ai lavorati da proteine animali) โ€“ alle piรน diffuse specialitร  per carnivori, dallโ€™hamburger allโ€™hot dog.

Chi investe nel mercato delle proteine vegetali

Senza nessun timore di cannibalizzare il proprio core business, dal momento che lโ€™alternativa farร  presa sulla fascia di consumatori che non hanno mai consumato carne, o su chi, per motivi di salute, non puรฒ piรน consumarne regolarmente. E infatti non si tirano indietro gli altri big interessati a ottenere un buon piazzamento sul nuovo terreno di gioco: Tyson Foods, gigante della trasformazione della carne, ha investito molto nel Beyond Burger, di cui ora possiede il 5% delle quote; Impossible Foods, col suo prodotto di punta Impossible Burger, ha recentemente stretto un accordo con Burger King per divulgare presso un pubblico insolito il suo Impossible Whopper. Mentre anche Nestle corre ai ripari, investendo nella creazione del suo Incredible Burger, venduto per il marchio Garden Gourmet e pronto a entrare in distribuzione in Europa, come prodotto surgelato, entro il mese di maggio.

 

a cura di Livia Montagnoli

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