Spesso, su questo sito e tra le pagine del mensile, ribadiamo lโimportanza delle giovani aziende agricole per la valorizzazione a la modernizzazione di un comparto che lโItalia tramanda nel suo Dna, ma ha bisogno di nuovi stimoli e intelligenze disposte a rischiare per tornare a rappresentare una fonte di reddito e occupazione sicura, e sostenibile (a questo proposito, sul numero di settembre, di prossima uscita, parleremo di biodiversitร ). Altrettanto spesso, perรฒ, siamo costretti a sottolineare i mali strutturali di un settore primario che non sa dare il giusto valore al lavoro agricolo, e favorisce la proliferazione di abusi, pratiche scorrette, sistemi criminali che per semplicitร riassumiamo nel concetto di caporalato. Il rischio di banalizzare il tema, e limitarne la gravitร entro confini predefiniti, รจ sempre dietro lโangolo: la piaga dello sfruttamento della manodopera agricola riguarda lโintera Penisola, e non colpisce solo i braccianti stranieri (come dimostra anche lโultima iniziativa di No Cap in Basilicata, per il riscatto di 50 donne impiegate nella raccolta dellโuva da tavola). Inoltre, questo sistema criminale puรฒ annidarsi anche dietro la bella facciata di realtร apparentemente specchiate.
Ed รจ emblematico, in tal senso, il caso di StraBerry, start up milanese che si definisce โimpresa giovane e innovativaโ, specializzata nella coltivazione e vendita di frutti di bosco, nellโarea di Cassina de Pecchi, allโinterno del Parco Agricolo Sud di Milano. โOperiamo nellโassoluto rispetto dellโambiente, utilizzando lโenergia solare dei pannelli fotovoltaici posti sopra le serreโ si legge nella presentazione dellโattivitร sul sito dellโazienda โNel 2013 e 2014, StraBerry รจ stata premiata da Coldiretti con il riconoscimento Oscar Green, come azienda agricola innovativa e attenta alla sostenibilitร ambientaleโ, prosegue la biografia, sottolineando lโapproccio virtuoso dellโimpresa. StraBerry, insomma, negli ultimi anni รจ entrata a far parte di quel circuito di nuove attivitร agricole che stanno ripristinando il tessuto rurale dellโhinterland milanese, recuperando vecchie cascine e diversificando le colture (la bontร dellโoperazione resta evidente, e anzi, attraverso concessioni regolate da bandi comunali si continua a procedere in tal senso: il prossimo recupero riguarderร Cascina Sella Nuova, struttura rurale del Quattrocento concessa allโAssociazione Thara Rotas, che si avvarrร del restauro dello Studio Piuarch, uno dei piรน attivi a Milano). E, complice una strategia di marketing efficace, StraBerry โ fondata nel 2010 da Guglielmo Stagno dโAlcontres – ha saputo farsi conoscere e apprezzare in cittร , portando i suoi frutti di bosco per le strade di Milano, a bordo di colorate apecar (ma lโazienda apre anche le porte al pubblico ogni domenica, proponendo attivitร per famiglie, area pic nic e vendita diretta, oltre a visite didattiche per le scuole, e – ironia della sorte – la possibilitร di tracciare “chi e quando ha raccolto le tue fragole” tramite QrCode).
Questo fino a questo strano agosto 2020, quando la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro lโazienda (registrata alla Camera di Commercio come Azienda Agricola Cascina Pirola), su richiesta della Procura di Milano. Lโaccusa? Sfruttamento del lavoro e caporalato. Con piรน precisione, โun sistematico meccanismo di sfruttamento illecito del lavoro agricolo a danno di circa 100 lavoratori, in prevalenza africaniโ, impiegati nella raccolta dei frutti di bosco e costretti a prestare turni oltre le 9 ore giornaliere, per una paga oraria di 4,50 euro, ben inferiore al minimo salariale previsto dal contratto collettivo nazionale, che supera i 7 euro. Ma anomalie sono state riscontrate anche nelle procedure di assunzione dei braccianti, di cui tanto si รจ discusso allโinizio dellโestate, in merito alla sanatoria prevista dal Decreto Rilancio. Tra le aggravanti, anche vessazioni continue e minacce (โapprofittando delle condizioni di bisogno dei dipendenti mediante la minaccia che lโeventuale disobbedienza alle pressanti imposizioni dei datori di lavoro avrebbe comportato sospensioni o licenziamenti in troncoโ, sostiene lโaccusa) ai danni dei lavoratori, obbligati a velocizzare il lavoro anche a costo di sforzi fisici gravosi, per ottimizzare i tempi di raccolta. In barba, peraltro, alle norme di distanziamento e sicurezza imposte dallโemergenza sanitaria. Raggiungere lโobiettivo di 4 o 5 cassette di fragole raccolte in unโora, secondo testimonianze dirette, era il discrimine per vedersi confermare lโassunzione dopo due giorni massacranti di prova, che assicuravano allโazienda manodopera a costo zero. Sono sette le denunce scattate per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera, tre i conti correnti bloccati e 53 gli immobili sequestrati. Straberry ha scelto al momento di non pronunciarsi sullโaccaduto, e le accuse dovranno essere confermate in via definitiva. Speriamo che StraBerry possa dimostrare la sua innocenza, ma questa vicenda รจ un monito (anche per noi) a non farsi abbindolare da slogan e belle parole.
a cura di Livia Montagnoli
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