Agricoltura

La favola ingannevole di StraBerry. Accusa di caporalato per la cascina dei frutti di bosco di Milano

Sfruttamento del lavoro, minacce, condizioni igieniche precarie ai danni di un centinaio di braccianti, prevalentemente stranieri. Sono queste le accuse che hanno portato al sequestro di StraBerry, giovane impresa agricola milanese che finora ha fatto un vanto del suo approccio virtuoso.

  • 25 Agosto, 2020

Spesso, su questo sito e tra le pagine del mensile, ribadiamo lโ€™importanza delle giovani aziende agricole per la valorizzazione a la modernizzazione di un comparto che lโ€™Italia tramanda nel suo Dna, ma ha bisogno di nuovi stimoli e intelligenze disposte a rischiare per tornare a rappresentare una fonte di reddito e occupazione sicura, e sostenibile (a questo proposito, sul numero di settembre, di prossima uscita, parleremo di biodiversitร ). Altrettanto spesso, perรฒ, siamo costretti a sottolineare i mali strutturali di un settore primario che non sa dare il giusto valore al lavoro agricolo, e favorisce la proliferazione di abusi, pratiche scorrette, sistemi criminali che per semplicitร  riassumiamo nel concetto di caporalato. Il rischio di banalizzare il tema, e limitarne la gravitร  entro confini predefiniti, รจ sempre dietro lโ€™angolo: la piaga dello sfruttamento della manodopera agricola riguarda lโ€™intera Penisola, e non colpisce solo i braccianti stranieri (come dimostra anche lโ€™ultima iniziativa di No Cap in Basilicata, per il riscatto di 50 donne impiegate nella raccolta dellโ€™uva da tavola). Inoltre, questo sistema criminale puรฒ annidarsi anche dietro la bella facciata di realtร  apparentemente specchiate.

le fragole nelle serre di StraBerry

StraBerry. I frutti di bosco coltivati a Milano

Ed รจ emblematico, in tal senso, il caso di StraBerry, start up milanese che si definisce โ€œimpresa giovane e innovativaโ€, specializzata nella coltivazione e vendita di frutti di bosco, nellโ€™area di Cassina de Pecchi, allโ€™interno del Parco Agricolo Sud di Milano. โ€œOperiamo nellโ€™assoluto rispetto dellโ€™ambiente, utilizzando lโ€™energia solare dei pannelli fotovoltaici posti sopra le serreโ€ si legge nella presentazione dellโ€™attivitร  sul sito dellโ€™azienda โ€œNel 2013 e 2014, StraBerry รจ stata premiata da Coldiretti con il riconoscimento Oscar Green, come azienda agricola innovativa e attenta alla sostenibilitร  ambientaleโ€, prosegue la biografia, sottolineando lโ€™approccio virtuoso dellโ€™impresa. StraBerry, insomma, negli ultimi anni รจ entrata a far parte di quel circuito di nuove attivitร  agricole che stanno ripristinando il tessuto rurale dellโ€™hinterland milanese, recuperando vecchie cascine e diversificando le colture (la bontร  dellโ€™operazione resta evidente, e anzi, attraverso concessioni regolate da bandi comunali si continua a procedere in tal senso: il prossimo recupero riguarderร  Cascina Sella Nuova, struttura rurale del Quattrocento concessa allโ€™Associazione Thara Rotas, che si avvarrร  del restauro dello Studio Piuarch, uno dei piรน attivi a Milano). E, complice una strategia di marketing efficace, StraBerry โ€“ fondata nel 2010 da Guglielmo Stagno dโ€™Alcontres – ha saputo farsi conoscere e apprezzare in cittร , portando i suoi frutti di bosco per le strade di Milano, a bordo di colorate apecar (ma lโ€™azienda apre anche le porte al pubblico ogni domenica, proponendo attivitร  per famiglie, area pic nic e vendita diretta, oltre a visite didattiche per le scuole, e – ironia della sorte – la possibilitร  di tracciare “chi e quando ha raccolto le tue fragole” tramite QrCode).

La serra delle fragole di StraBerry

Sfruttamento del lavoro e caporalato. Il sequestro di StraBerry

Questo fino a questo strano agosto 2020, quando la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro lโ€™azienda (registrata alla Camera di Commercio come Azienda Agricola Cascina Pirola), su richiesta della Procura di Milano. Lโ€™accusa? Sfruttamento del lavoro e caporalato. Con piรน precisione, โ€œun sistematico meccanismo di sfruttamento illecito del lavoro agricolo a danno di circa 100 lavoratori, in prevalenza africaniโ€, impiegati nella raccolta dei frutti di bosco e costretti a prestare turni oltre le 9 ore giornaliere, per una paga oraria di 4,50 euro, ben inferiore al minimo salariale previsto dal contratto collettivo nazionale, che supera i 7 euro. Ma anomalie sono state riscontrate anche nelle procedure di assunzione dei braccianti, di cui tanto si รจ discusso allโ€™inizio dellโ€™estate, in merito alla sanatoria prevista dal Decreto Rilancio. Tra le aggravanti, anche vessazioni continue e minacce (โ€œapprofittando delle condizioni di bisogno dei dipendenti mediante la minaccia che lโ€™eventuale disobbedienza alle pressanti imposizioni dei datori di lavoro avrebbe comportato sospensioni o licenziamenti in troncoโ€, sostiene lโ€™accusa) ai danni dei lavoratori, obbligati a velocizzare il lavoro anche a costo di sforzi fisici gravosi, per ottimizzare i tempi di raccolta. In barba, peraltro, alle norme di distanziamento e sicurezza imposte dallโ€™emergenza sanitaria. Raggiungere lโ€™obiettivo di 4 o 5 cassette di fragole raccolte in unโ€™ora, secondo testimonianze dirette, era il discrimine per vedersi confermare lโ€™assunzione dopo due giorni massacranti di prova, che assicuravano allโ€™azienda manodopera a costo zero. Sono sette le denunce scattate per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera, tre i conti correnti bloccati e 53 gli immobili sequestrati. Straberry ha scelto al momento di non pronunciarsi sullโ€™accaduto, e le accuse dovranno essere confermate in via definitiva. Speriamo che StraBerry possa dimostrare la sua innocenza, ma questa vicenda รจ un monito (anche per noi) a non farsi abbindolare da slogan e belle parole.

 

a cura di Livia Montagnoli

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