Un ristorante del cuore, di quelli che non esistono quasi piรน e di cui si vorrebbe tenere segreto il nome gelosamente. Si chiama Colombo e si trova nella Bassa Parmense, in una frazione di Polesine Zibello, nella pianura piรน pianura a un tiro di schioppo dal grande fiume, in autunno avvolto da nebbioni che si tagliano con il coltello. Guidate piano e tenete il piede pronto sul freno: si parte.
In una zona delle pianura emiliana al confine con la Lombardia, a mezzโora dโauto da Cremona, il ristorante Colombo รจ di fatto una trattoria aperta sette giorni su sette, a pranzo e a cena. Ha il fascino irresistibile degli anni Cinquanta, le sale interne essenziali, il pavimento in graniglia, le pareti bianche, i lampadari al centro del soffitto. Il locale รจ rimasto fondamentalmente lo stesso da quando nel lontano 1951 lo aprรฌ Gogliardo Ramelli, soprannominato Colombo, un mito della ristorazione di questa fetta della Bassa parmigiana.
Fisicamente minuto, Gogliardo Ramelli era uomo carismatico, un personaggione. Fino al 2004, anno in cui รจ venuto a mancare, stava in sala tutti i santi i giorni e intratteneva i clienti con i suoi aneddoti raccontati con unโamabile inflessione dialettale emiliana e un irresistibile timbro di voce identico a quello di Ugo Tognazzi.
Qui negli anni della Dolce Vita e oltre รจ passato il jet set internazionale. ยซGrandi firme del giornalismo: Gianni Mura, Mario Soldati, Lino Rizzi, Baldassarre Molossi, oltre a Giovannino Guareschi e Luigi Veronelli โ fa lโelenco Alessandro, il nipote di Gogliardo, che del nonno ha ereditato il ruolo in sala, lโempatia e lโinnato senso di accoglienza, solo espresso in stile Millennials โ poi tenori celebri come Di Stefano, Del Monaco e naturalmente Carlo Bergonzi, che era proprio di Vidalenzo, come il nostro paese frazione di Polesine Zibello. E ancora sportivi illustri, come Spillo Altobelli e Paolo Rossi, grandi industriali come i fratelli Salvarani, Bonati e Barilla, Emilio Gnutti e lโavvocato Agnelli, icone senza tempo: Mina, Ursula Andress, Ugo Tognazziโฆยป.
Venivano per la calda accoglienza emiliana e gustare i classici piatti del territorio e i deliziosi salumi della casa, dal culatello di Zibello alla mariola in pentola. Nel 1979 รจ arrivata la stella Michelin, detenuta ininterrottamente per 10 anni e tolta nel 1988 ยซperchรฉ facevo una cucina troppo tradizionale, รจ stata la motivazione della Rossaยป, diceva Gogliardo visibilmente dispiaciuto. Quella cucina che oggi tanti gourmet si vanno a cercare con il lanternino in giro per lโItalia. Ma erano โ e sono in parte tuttora โ questi piatti che raccontano la tradizione del territorio (i salumi maison, gli anolini in brodo, i tortelli alla parmigiana, la mariola da pentola, la faraona alla creta, il dolce antico con gli amaretti, le crostate casalinghe) a conquistare i clienti e a farli ritornare.
Dopo i tempi dโoro di Gogliardo Ramelli il locale ha assunto una veste piรน essenziale e informale, piรน contemporanea nel mood. ยซSono cambiati solo gli arredi e il colore delle paretiยป, dice la terza generazione โColomboโ. Ma lโospitalitร e lโesperienza gastronomica sono sempre a livelli alti. La cucina รจ rimasta di solida impronta parmigiana, curata da Patrizia, la figlia di Gogliardo, piatti espressi realizzati con materie prime di propria produzione o a chilometro il piรน vicino possibile allo zero. Il servizio รจ fluido, disinvolto ma discreto, senza smancerie o forzature, affidato โ come dicevamo โ al nipote Alessandro, nellโattivitร di famiglia dal 2006.
Il risultato รจ un locale del cuore, di quelli dove appena entri ti togli psicologicamente le scarpe e molli lo gnocco nello stomaco per lasciarti andare a una pausa gourmet e dallo stress, a quello che offrono la stagione e lโoste. In una giornata di pieno autunno si lascia dietro la porta lโumido della sera per entrare nel calore della trattoria.
Impossibile non aprire le danze con gli eccellenti salumi della casa, fatti nel proprio laboratorio: il profumato culatello di Zibello dai 24 ai 40 mesi, lo strolghino, il salame e il delizioso prosciutto di Parma, un crudo dolce da manuale mandato a balia sulla collina parmigiana (ยซpresso amici del nonnoยป, precisa Alessandro). Degni compagni di portata la giardiniera maison con verdure di stagione e lโinsalata russa con la maionese fatta in casa.
Da non perdere gli anolini ai tre parmigiani in brodo di cappone e i tortelli con parmigiano e burro fuso, i cappelletti di carne con ripieno di stracotto d’asino e brodo โdi terzaโ (con carni bovine, suine e pollame), le caramelle e le tagliatelle ai funghi porcini oppure con il tartufo bianco pregiato, le lasagnette o i tagliolini al culatello, in questa stagione gli agnolotti con ricotta e culatello nel ripieno sopra una vellutata di zucca e coronati da nocciola tostata e burro bruno.
Le carni, neanche a dirlo, dominano i secondi: filetto o tagliata di Angus, lumache alla parmigiana (con soffritto di scalogno e concentrato di pomodoro) o alla bourguignonne, guancia di vitello alla โColomboโ. Ma cโรจ posto anche per il pesce, rigorosamente di acqua dolce per onorare la tradizione, come lโeccellente e succoso storione alla piastra (un tempo catturato nel Po, oggi proveniente da un allevamento del Bresciano) accompagnato in questo periodo con arancia e una macedonia di frutta e verdura in agrodolce, una specie di caponatina.
Per chiudere il pasto schegge di parmigiano reggiano della casa stagionato dai 24 ai 36 mesi, il dolce Patrizia (inventato 50 anni fa dalla figlia di Gogliardo Ramelli, un โpasticcioโ a base di scaglie di cioccolato fondente, panna fresca, zabaione, biscotti e liquore), la casalinga crostata di confettura di prugne o ricotta e cioccolato, lo zabaione, i gelati maison (crema e cioccolato fondente), tiramisรน con cioccolato e pistacchio, o la semplice e rassicurante torta morbida di mele.
Da bere vini in gran parte locali: Fortana, Lambrusco e Malvasia. Ci si sposta in provincia di Piacenza con il bianco Ortrugo e i rossi fermi Gutturnio e Cabernet. E poi suggestioni dal resto della penisola, e come bollicine bottiglie italiane e francesi. Unโesperienza gourmet a prezzi piรน che abbordabili.
Ristorante Colombo – Polesine Zibello (PR) – via Mogadiscio, 103 – 052498114 – ristorantecolombopolesineparmense.com
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