Come ogni estate che si rispetti, anche quest’anno si ripresenta il ciclico problema delle concessioni delle spiagge. Una questione della quale nessuno sembra volersi veramente occupare, viste le continue proroghe e rimandi da parte dei governi che negli anni hanno di fatto lasciato le cose ristagnare in uno status quo che non ha eguali nel resto d’Europa. A rimetterci sono i semplici bagnanti, come spiega Rivista Studio in un’analisi sul tema: ยซToast a sette euro, bottiglie di Prosecco con rincari folli, ombrelloni e lettini affittati a prezzi insostenibili. Perchรฉ? Si รจ sempre fatto cosรฌ, se non ti va bene te ne puoi andare nella piccolissima striscia di spiaggia libera, in fondo a destraยป.
Tuttavia, c’รจ chi non ci sta, e ha deciso che il mare, quest’estate, lo vedrร da dove meglio crede, per la semplice ragione che รจ un suo diritto, cosรฌ come di tutti noi. Questo il messaggio dei militanti di Mare Libero, che muniti di asciugamano ed ombrellone “occupano“, in maniera decisa ma pur sempre pacifica e rispettosa, gli stabilimenti balneari, entrandovi senza passare dalla cassa. Proprio Rivista Studio ha pubblicato una conversazione con il coordinatore territoriale del gruppo, Agostino Biondo, che ha raccontato come l’idea di Mare Libero risalga al 2019, segno dell’annositร della questione in gioco.
Il momento clou si tiene il 14 luglio di ogni anno con la cosiddetta “presa della battigia“, dove ยซci riprendiamo una spiaggiaยป, letteralmente. Le attivitร vengono perรฒ coordinate tramite una conferenza nazionale che si tiene a Viareggio ogni dicembre. Per associarsi basta inoltrare una richiesta tramite il sito web, e poi iniziare a “liberare“, le virgolette sono sempre d’obbligo, spiagge sparse in tutta Italia. La giusta punteggiatura รจ ulteriormente necessaria in quanto, come spiega Biondo, ยซle spiagge non sono da liberare, sono giร libere. Noi ci limitiamo a esercitare un diritto che dovrebbe essere di tutti i cittadiniยป.
Entrando piรน in profonditร , Biondo spiega come si sia arrivati alla situazione attuale per un ยซconflitto fra le ordinanze statali italiane, che considerano le concessioni vigenti valide fino al 31 dicembre 2024, e il diritto comunitario, che stabilendo il divieto di proroga automatico ha dichiarato illegittime tutte le concessioni giร dal 2010ยป. Nel mezzo, c’รจ il Consiglio di Stato, che ha esteso la scadenza delle concessioni allo scorso 31 dicembre 2023. ยซE quindi noi trattiamo le concessioni come se non esistesseroยป, la conclusione tratta dagli associati di Mare Libero.
Le loro scorribande, diffuse anche tramite i social, non sono programmate nรฉ pubblicizzate, tuttavia ยซci teniamo a documentarle perchรฉ vogliamo che in tanti usufruiscano di questo diritto, perรฒ non le annunciamo, non facciamo i cartelloniยป. Il tutto in attesa delle nuove gare che ยซprima o poiยป il governo dovrร indire: ยซnoi saremo lรฌ a controllare come questi bandi verranno fattiยป.
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