Gli elettrodomestici da cucina che consumano di più e consigli per risparmiare

26 Lug 2023, 09:41 | a cura di

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Qual è il consumo del frigorifero? Quanto consuma una lavastoviglie, e quanto il forno? Per utilizzare meno energia, così da ridurre il consumo in bolletta e avere un minore impatto ambientale è utile imparare quali sono le regole e i trucchi per ottimizzare i consumi, a partire dalla cucina. Proprio qui, infatti, si concentrano alcuni degli elettrodomestici che consumano di più: in questa guida vedremo dunque come ridurre la spesa energetica attraverso una gestione attenta di frigorifero, forno, gas e lavastoviglie.

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più in casa e cucina?

Per ottimizzare i propri consumi energetici è fondamentale sapere quali sono gli elettrodomestici che consumano di più, in casa e in cucina. In cima alla lista c'è il condizionatore. Subito dopo, nella lista dei dispositivi più energivori, troviamo il frigorifero. Questo è generalmente l'elettrodomestico che consuma di più in cucina, essendo acceso 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, senza pause. Si parla poi della lavatrice, del microonde e della lavastoviglie, altro dispositivo che richiede un discreto apporto di energia, ma che permette comunque di risparmiare rispetto al tradizionale lavaggio a mano.

A partire dal frigorifero, vediamo ora come ottimizzare i consumi energetici in cucina.

Consumo frigorifero: come risparmiare energia

Il consumo di un frigorifero dipende da diversi fattori: dalle dimensioni del frigorifero, dalla presenza di un congelatore, dalla sua classe energetica e ovviamente dall'utilizzo concreto che viene fatto di questo elettrodomestico. Nel caso di un frigorifero di classe energetica elevata, A o B, si parla di circa 300 o 400 kWh all'anno, di gran lunga minore a quello delle classi energetiche più basse.

Visto quanto consuma un frigorifero in un anno, è importante capire come risparmiare. Tutto parte dalla scelta di un frigorifero della dimensione adatta: un elettrodomestico troppo grande rispetto alle proprie esigenze consumerà elettricità inutilmente per mantenere gli alimenti freschi (anche perché un frigo vuoto tende a consumare di più), così come un frigo troppo piccolo, eccessivamente riempito, sarà portato a richiedere maggior energia. È poi necessario stare attenti al posizionamento di questo grande elettrodomestico, che non dovrebbe essere posto vicino a delle fonti di calore, come forno e termosifone.

E ancora, per ridurre il consumo del frigorifero è bene impostare una temperatura ottimale e cercare di mantenerla costante, senza esagerare: la fascia ideale è quella compresa tra gli 1 e i 4 gradi centigradi. Le aperture dello sportello devono essere ridotte al minimo (togliendo e inserendo tutti i prodotti in una volta sola), e le guarnizioni devono essere pulite e controllate, per avere la certezza di un buon isolamento.

Consumo lavastoviglie: come risparmiare elettricità

Nel caso della lavastoviglie, in media consuma tra i 2,2 e i 2,5 kWh per ciclo completo, ma va detto che i modelli più recenti, con classe energetica alta, riducono il consumo fino a 1,2 kWh circa. In tutti i casi va sottolineato che il consumo di energia di una lavastoviglie non è omogeneo per tutto il suo utilizzo: sarà alto, per esempio, durante la fase iniziale del lavaggio, e lo sarà successivamente al momento dell'eventuale asciugatura.

Come ridurre i consumi della lavastoviglie? Al momento della scelta dell’elettrodomestico, è bene optare per una classe energetica alta, sapendo che il costo iniziale maggiore verrà poi ammortizzato nel tempo grazie ai consumi minori. Al momento dell'utilizzo, la regola principale – come ricorda Acea Energia per ridurre i consumi della lavatrice – è quella di effettuare solo lavaggi a pieno carico, così da sfruttare al meglio ogni litro d'acqua e ogni watt di energia. A fare la differenza è anche la scelta del programma di lavaggio. Alcuni sono pensati per essere velocissimi, per usare acqua molto calda, e quindi per consumare parecchia elettricità; altri invece - denominati tendenzialmente “ECO” – mettono come priorità il basso consumo energetico e di acqua. In tutti i casi, è bene preferire programmi che non contemplino né il prelavaggio, né l'asciugatura finale.

Infine, per avere sempre a che fare con una lavastoviglie efficiente, bisogna ricordarsi di pulire regolarmente il filtro, almeno una volta alla settimana.

Forno elettrico: come ridurre i consumi

Più preciso, più facile da utilizzare e più funzionale rispetto a un forno a gas, il forno elettrico è un elettrodomestico che consuma parecchia energia. Non è facile quantificare in modo generico il consumo di un forno da cucina, in quanto sono tanti i fattori che entrano in gioco. Da una parte ci sono i forni elettrici semplici e tradizionali, che presentano unicamente delle resistenze sia sopra che sotto per riscaldarsi; dall'altra ci sono i forni con più funzioni, che alle resistenze sommano la ventola, il grill e via dicendo. L'attivazione delle diverse modalità di cottura, in quest'ultimo caso, comporta consumi differenti.

Va poi detto che, a prescindere dagli altri fattori, il consumo di un forno elettrico varia durante il suo utilizzo. È infatti altissimo nella fase iniziale, quando si chiede all'elettrodomestico di passare dalla temperatura ambiente a 180, 200 o 220 gradi. Un normale forno da cucina, per arrivare a 180 gradi, può impiegare circa 700 Wh, in circa 15 minuti; negli ipotetici 40 minuti di cottura successivi, invece, spenderà 300 Wh, con il consumo che quindi si concentra soprattutto nella fase iniziale dell'utilizzo. Si capisce quindi che non è per nulla facile determinare il consumo medio dei forni elettrici di cucina.

Come utilizzare in maniera ottimale il forno da cucina? Il trucco è programmare le cotture e organizzarsi di conseguenza, facendo in modo di accendere il forno una sola volta per cuocere più cibo (senza però andare a creare dello spreco alimentare). Si parla dunque della cottura contemporanea di più pietanze, o della cottura in successione. È bene poi cercare di aprire la porta del forno il meno possibile, per non far fuoriuscire il calore, monitorando quindi la cottura a sportello chiuso. Per consumare meno energia elettrica bisogna inoltre ricordarsi di pulire regolarmente il forno e preferire l'utilizzo di teglie in vetro e in ceramica, capaci di trasferire il calore in modo più omogeneo e veloce. Un ultimo consiglio: è possibile spegnere il forno per gli ultimi minuti di cottura, sapendo che la temperatura resterà comunque a livelli alti.

I trucchi per risparmiare gas in cucina

Pur di fronte al diffondersi dei piani cottura a induzione, nella maggior parte delle case degli italiani si trova il tradizionale fornello a gas: per stimare il consumo di questo piano di cottura, si pensi che un'ora di cottura su un fornello grande richiede circa 0,18 metri cubi di gas. Per preparare un piatto di pasta – cuocendo da una parte la pasta e dall'altra il sugo, su un fuoco medio e su uno piccolo – si consumano circa 0,02 metri cubi di gas. Per ridurre il consumo di gas è bene utilizzare sempre i coperchi, portare in anticipo gli alimenti fuori dal frigorifero e optare quando possibile per cotture veloci.

Come risparmiare con il microonde

Quando si è parlato di come ridurre i consumi del forno elettrico, si è raccomandato di cuocere più pietanze o più porzioni contemporaneamente. In caso di bisogno, queste possono essere poi riscaldate con il microonde, il quale se utilizzato correttamente può consumare molto meno di un forno elettrico. Questo perché il microonde è efficace in periodi molto brevi: sfruttando nel modo corretto i programmi di cottura è possibile risparmiare fino al 70% di energia rispetto al forno tradizionale.

Per ridurre l'energia utilizzata da questo elettrodomestico è bene mantenerlo sempre pulito e usare sempre una potenza adatta: non sempre è utile impostare la potenza massima del microonde!

Occhio agli elettrodomestici che consumano anche da “spenti”

Infine, per ridurre i consumi elettrici in cucina, è bene prestare attenzione anche a tutti quegli elettrodomestici che consumano anche da spenti, o meglio, quando non utilizzati. Si pensi per esempio al microonde, che passa il 99% del suo tempo in standby: il consiglio, quindi, è quello di collegare elettrodomestici come questo a una ciabatta o ad un interruttore, così da poterli spegnere completamente se non utilizzati (il discorso è lo stesso per macchine del caffè, bollitori, planetarie, tostapane e via dicendo).

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