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Alexandre Dumas, il romanziere che ha chiuso la sua carriera con un grande libro di cucina

La serie-evento in tv " Il Conte di Montecristo" riporta lโ€™attenzione sul grande romanziere Alexandre Dumas. Che รจ stato anche un gran cultore della buona tavola e un mangiatore formidabile

  • 18 Gennaio, 2025

Laย  serie tv Il Conte di Montecristo riporta lโ€™attenzione sul grande romanziere Alexandre Dumas. Che non รจ stato solo lo scrittore di ben 257 romanzi, compresa la famosa dalla trilogia dei Tre Moschettieri, oltre a decine di libri di viaggio, di ricordi, opere teatrali, ma anche un gran cultore della cucina, mangiatore formidabile capace di cene pantagrueliche (rimase famosa e ineguagliata quella offerta a Parigi per 700 persone nel 1830) e autore di ricette, anche stravaganti. E deciso a finire la sua carriera di scrittore con un grande libro di cucina, passione di tutta la vita

Il Grande Dizionario di Cucina

Dumasย  si dedicรฒ alla stesura nel 1869- 1870, lo stesso anno della morte (lโ€™opera uscรฌ postuma a Parigi, in italiano esiste una bella edizione di Sellerio) raccogliendo oltre 3000 ricette, e aggiungendo aneddoti, curiositร , storie, con una leggerezza che fa leggere il Dizionario come fosse un romanzo. Certo lโ€™opera a cui teneva piรน, il coronamento del suo percorso di vita e di scrittura. Gourmand convinto, con il suo abituale humour scriveva โ€œNoto con piacere che la mia reputazione culinaria si allarga e promette presto di oscurare quella letteraria. Dio sia lodato! Potrei dunque vedermi in una condizione onorevole e lasciare in ereditร  ai miei figli, al posto dei miei libri che darebbero loro una rendita per quindici o venti anni, delle casseruole e delle marmitte che gli darebbero una rendita per lโ€™eternitร โ€

La grande cucina?

La maggior parte delle ricette fanno parte della grande cucina classica francese, traboccante di burro, e della cucina internazionale. E sono soprattutto ricette di carne e in particolare di selvaggina, per Dumas la โ€œcarne tra le carniโ€. Ricetta โ€œletterariaโ€ lโ€™oca ripiena alla Dโ€™Artagnan, dalle pagine dei Tre Moschettieri. Non manca lโ€™ostrica che con il solito humour lui racconta come: โ€œuno dei molluschi piรน deprivati ??della natura..privo di testa, non ha gli organi della vista, dellโ€™udito e dellโ€™ olfatto..non ha nessun organo di locomozione e il suo unico esercizio รจ quello di dormire e il suo solo piacere รจ di mangiare.โ€ Seguono pagine e pagine di aneddoti e nove ricette, compresa una con il parmigiano.

La ricerca della meraviglia a tavola

A Dumas piaceva stupire e fra le ricette del suo Dizionario ci sono piatti solo immaginati, come la zuppa di canguro (โ€œfacciamo con la coda del canguro, molto muscolosa e molto forte, una zuppa che supera ogni altra nel suo sapore e nella sua bontร โ€) o i piedi di elefante.ย  Ricette esotiche e ironiche, come le zampe d’orso impanate con gelatina di ribes rosso o la frittata di grandi uova di struzzo. La sua passione per lโ€™esotico e il meraviglioso emerge proprio nelle pagine del Conte di Montecristo, con il pranzo offerto dal โ€œconteโ€ Edmond Dantรจs alla nobiltร  parigina. โ€œโ€ฆIl pranzo fu magnifico. Montecristo si era proposto di rovesciare completamente lโ€™etichetta parigina, e di saziare piรน la curiositร  che lโ€™appetito dei convitati, fu un banchetto orientale come potevano esserlo i banchetti delle fate arabe. Tutti i frutti, che le quattro parti del mondo possono versare intatti e saporosi nel corno dโ€™abbondanza dโ€™Europa, erano riuniti ed ammonticchiati in piramidi entro vasi di Cina e sottocoppe del Giappone. Uccelli rari, colla parte piรน brillante delle loro penne, pesci mostruosi stesi su lastre dโ€™argento, tutti i vini dellโ€™Arcipelago, dellโ€™Asia Minoreโ€ฆ passarono successivamente (come una di quelle girandole di portate che Apicio faceva passare sui convitati) davanti a questi parigini, che comprendevano potersi spendere mille luigi in un pranzo di dieci persone, ma a condizione che, come Cleopatra, si mangiassero delle perle, o che, come Lorenzo il Magnifico, si bevesse dellโ€™oro fuso. Montecristo vide lo stupore generale, e si mise a ridere ed a scherzare ad alta voceโ€ฆโ€.

E la cucina italiana?

Dumas non le dedica grande spazio, ed รจ curioso visto che la conosceva piuttosto bene, per essere stato a lungo in Italia. Tra lโ€™altro con un incarico ufficiale, quello Direttore degli Scavi e dei Musei di Pompei, carica che ricoprรฌ per tre anni e che gli fu affidata da Garibaldi, di cui Dumas era un grande ammiratore: lo aveva voluto conoscere di persona e aveva finanziato le sue spedizioni. Ma nel Dizionario della cucina italiana cโ€™รจ molto poco, qualche ragรน, e le tagliatelle sono liquidate come โ€œpasta dโ€™origine tedescaโ€. Ci sono giusto alcune pagine dedicate ai maccheroni, piatto che causรฒ un insanabile litigio con Rossini, altro gran gourmet: pare per la ricetta dei suoi maccheroni, richiesta da Dumas e negata da Rossini, o per la presenza nel piatto del tartufo, fatto sta che i due non si parlarono mai piรน. Nel Dizionario sono presentati, con indicazioni precise per prepararli, i maccheroni alla casalinga, al gratin, alla napoletana e il timballo di maccheroni, e il condimento รจ sempre il ragรน di carne, ricetta spiegata a dovere da Dumas.

Una passione mai dimenticata: il bicerin

Dumas soggiornรฒ a lungo anche a Torino โ€“ alloggiava al mitico e scomparso Hotel dโ€™Europe, poi Pensione Europa, di piazza Castello, frequentato da molti scrittori โ€“ e scrisse persino un romanzo poco noto, Il paggio del duca, incentrato sulla vita di Emanuele Filiberto di Savoia. E nel suo soggiorno a Torino scoprรฌ il bicerin, ยซtra le cose belle e buone che ho trovato a Torino, non dimenticherรฒ mai il bicerin, quellโ€™eccellente bevanda al caffรจ, latte e cioccolato, che viene servita in tutti i caffรจ ad un costo relativamente bassoยป. Andava a degustarlo al Caffรจ San Carlo e soprattutto al Bicerin di piazza della Consolata. Dove potrebbe aver incontrato anche Cavour, habituรฉ del locale. E un altro spirito gourmand, con posto riservato al ristorante Del Cambio.

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