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Nuove aperture

Apre Mercato Centrale a Milano. Spazio, numeri, progetti e artigiani coinvolti

La creatura di Umberto Montano non abbassa la guardia. A Milano รจ quasi pronta la struttura che ospiterร  i 4500 metri quadri della sede meneghina dentro alla Stazione Centrale.

  • 14 Febbraio, 2020

Selezionare una nutrita manciata tra i piรน bravi artigiani gastronomici della cittร . Individuare un luogo grande molto frequentato, segmentarlo in botteghe dotate di tutti i ritrovati tecnici necessari, assegnare queste botteghe ai summenzionati artigiani senza chiedergli nulla nรฉ per l’affitto nรฉ per l’allestimento tecnologico dello spazio, ma puntando solo al 25% del loro incasso e a una soddisfazione economica per entrambi. Con questa formula, piuttosto semplice e poi animata da eventi, interventi artistici, palinsesti culturali, รจ nato e si รจ sviluppato il format del Mercato Centrale. Dapprima a Firenze, dove il fondatore Umberto Montano assieme alla famiglia Cardini ha debuttato nel 2014 al primo piano di un vero mercato (quello storico di San Lorenzo) e poi a Roma (2016), a Torino (2019) e adesso anche a Milano (da aprile 2020, dopo alcuni piccoli inconvenienti tecnici che hanno obbligato a una riduzione del numero di postazioni).

Mercato Centrale Milano, esterno

Mercato Centrale. I numeri del progetto

Talvolta questi format hanno una fiammata e poi si assestano. Non รจ cosรฌ per il Mercato Centrale che continua a tirare macinando fatturati e numeri lusinghieri anche grazie a location strategiche come la Stazione Termini di Roma e, a partire da aprile, la Stazione Centrale di Milano.
I numeri, dicevamo: nel 2019 Mercato Centrale Firenze ha fatturato 22 milioni, Roma 16 milioni, Torino 8 milioni. Gli addetti dell’indotto sono 340 a Firenze con 24 botteghe, 280 a Roma con 21 botteghe (e quasi 4 milioni di visitatori annui, che ne fanno una delle attrazioni piรน visitate della cittร ), 250 a Torino sulle 25 botteghe.

Mercato Centrale Milano, presentazione

Mercato Centrale Milano. Numeri

A Milano le botteghe dovrebbero essere 25, per una dimensione simile a quella di Torino. Alcune aree dello spazio, in un’ala della Stazione Centrale che punta moltissimo a riqualificare quel pezzo di quartiere adiacente al grande scalo meneghino, sono risultate non idonee ad ospitare banchi e somministrazione per cui si รจ dovuto ridurre parzialmente il numero. Probabilmente il progetto iniziale puntava a piรน di 30 botteghe e alla fine potrebbe essercene qualcuna in meno. Nello spazio non adatto alla somministrazione si รจ ovviato con un mercato bio con piccolo caseificio per opera della storica azienda cremonese Carioniย Questo non ha impedito alla societร  di investire circa 7 milioni di euro per l’apertura a Milano. Sede che avrร  un indotto di circa 350 addetti, il piรน cospicuo del gruppo. Dimensioni? 4500 mq su due piani e centinaia di mq di dehors (“se Grandi Stazioni non ci realizzava queste verande non avremmo mai accettato di venire qui” spiegano dallo staff del Mercato), considerati da tutti molto importanti per il progetto di riqualificazione urbana attorno alla stazione di cui il Mercato รจ coprotagonista grazie al ripensamento di questi spazi per opera dell’architetto Alberto Torsello nel quadro di una collaborazione tra Comune e Grandi Stazioni.

Mercato Centrale, interno

La Giunta Sala infatti, in special modo nella persona dell’assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran, sta puntando molto sull’eliminazione di qualsiasi forma di degrado e disagio dell’area circostante alla Stazione Centrale. Il progetto – che ha il nome di battaglia di “Cantiere Centrale” รจ giร  iniziato e prevede appunto spazi per mangiare all’aperto, marciapiedi allargati, nuovi parcheggi sotterranei e addirittura intere piazze verdi dedicate solo ai bambini, oltre che lo sfidante ripensamento (e lรฌ probabilmente vi sarร  molto molto spazio anche per contenuti food) dei Magazzini Raccordati, ovvero le grandi arcate sotto la ferrovia da rifunzionalizzare alla maniera di Londra.

Mercato centrale milano

Sulla stessa linea anche il sindaco Giuseppe Sala, l’amministratore delegato di Grandi Stazioni Alberto Baldan e il presidente della Triennale Stefano Boeri che, moderati da Bruno Vespa, hanno presentato il progetto accogliendo gli ospiti nel cantiere in via di ultimazione.

Mercato Centrale Milano. Gli artigiani

Ma una volta appunto ultimato il cantiere, cosa si mangerร  al Mercato Centrale di Milano? Alla domanda รจ ancora arduo rispondere in maniera completa perchรฉ l’ufficiale lista degli artigiani รจ di lร  da venire. Non resta che appigliarsi ai rumors e alle anticipazioni, che pure lasciano intravedere un parterre goloso interessante. Pare ormai assodato che al pane ci sarร  sua maestร  Davide Longoni, il panettiere tra genitori di tutto il movimento dei nuovi panificatori contemporanei che sta prendendo piede in Italia. Ancora gli artigiani non si possono rivelare ma Longoni a mezza bocca ci conferma: “Col Mercato lanceremo un po’ di sfide. Innanzitutto faremo un pane solo realizzato qui anche facendoci macinare il nostro grano dagli amici di Viva la Farina che hanno il mulino a fianco a noi. Poi ci sarร  la ciabatta, un formato che non facciamo negli altri punti vendita. Che sarร  farcita in diretta come ho visto fare a Parigi da Cedric Grolet con le sue baguette“. Di fronte ci saranno i deliziosi ravioli di Agie Zhou e della sua Ravioleria Sarpi. La parte pizza invece sarร  affidata ai ragazzi di Crosta (che stanno tra l’altro per aprire un nuovo format dedicato alla pizza al portafoglio in Via Melzo, zona Corso Venezia), di cui tanto abbiamo parlato e che tanto abbiamo premiato nei mesi passati. “Al Mercato non vogliamo sbagliare” ci spiega Simone Lombardi: “Abbiamo pensato di preparare comunque gli impasti nel nostro laboratorio e poi di portare al Mercato qualcosa di giร  impostato che vada solo finito e passato in forno. In questo modo la qualitร  รจ sempre altissima e sotto controllo“.

Mercato Centrale, esterno

Debutto milanese per il gelato che proverrร  da Torino. Si tratta diย Mara dei Boschi che non farร  mancare anche il suo nuovo progetto: il cioccolato in tutte le sue declinazioni. E sempre da Torino proverranno gli abili bartender che si occuperanno dei cocktail, che saranno firmati Barz8. Altri nomi? La carne sarร  di Savigni e la Toraia, il tartufo sarร  di Savini, il lampredotto ovviamente di Lorenzo Nigro, la pasta fresca di Michelis. Per le verdure e la frutta parliamo sempre di una replica di quanto giร  fatto a Firenze. E il pesce? Un mercatino del pesce peculiare: “Sarร  molto ampio” spiega Montano “e punteremo molto sul pesce azzurro, sul pesce sostenibile“.

Ma forse la novitร  piรน chiacchierata sarร  quella che riguarda Joe Bastianich, che nel Mercato Centrale di Milano si occuperร  di cibo alla brace e di carni affumicate e cotte a lungo. Per lui, una grande griglia modello americano e tanta legna. Per saperne di piรน, perรฒ, occorrerร  aspettare aprile, con ogni probabilitร  il 16, quando tutte le botteghe saranno finalmente operative sotto alle cornici floreali allestite da Potafiori, il bistrot della fiorista Rosalba Piccinni che da anni in Porta Romana mescola piante e cibo e che promette di decorare il Mercato Centrale in maniera inconfondibile.

a cura di Massimiliano Tonelli

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