Il colloquio

“Usare le app per riconoscere i funghi? Vergognoso e mostruoso per la salute”. Intervista all’esperto micologo Nicolò Oppicelli

Raccogliere funghi può essere un hobby, ma c'è bisogno di un grande studio per evitare eventi spiacevoli

  • 24 Settembre, 2025

Autunno è tempo di funghi, ma nel bosco non bisogna mai improvvisare. Ce lo insegna l’ennesimo caso di cronaca – riportato dal Corriere Fiorentino – registrato in Toscana, dove si sta assistendo all’ennesimo boom di intossicazione da fungo dell’ulivo (altamente tossico) che viene scambiato per il classico galletto (commestibile). A trarre in inganno è la somiglianza, e a confondere i cercatori improvvisati molto spesso sono le app degli smartphone per il riconoscimento di funghi. Per intenderci: si inquadra il fungo e, attraverso un algoritmo, compare il nome e la specie presunta. Ma questo è un errore da non fare, a spiegarcelo è Nicolò Oppicelli, micologo e divulgatore scientifico.

Si possono utilizzare le app per riconoscere i funghi?

Identificarli con le app è una cosa vergognosa e un rischio mostruoso per la salute.

Per quale motivo?

Le app non sono in grado di identificarli, perché i funghi son complicati e possono mutare aspetto in base alle condizioni climatiche. La gente è superficiale e incosciente, mette la propria vita nelle mani degli smartphone. Pensa che la tecnologia sia la soluzione più breve, ma è quella più pericolosa.

Cosa bisogna fare per andare a ricerca di funghi in modo sicuro se si è principianti?

Ci vuole studio. Bisogna approfondire su libri autorevoli e testi moderni. Frequentare gruppi micologici, e associazioni micologiche con cui condividere le informazioni.

Cosa intende per condivisione delle informazioni?

Quando si va nel bosco bisogna scattare foto da tenere, prendere due o tre campioni senza mangiarli, ma da conservare per portarli al gruppo mitologico o alla Asl per la identificazione.

Alcune regioni prevedono l’obbligo di conseguimento di un patentino per la raccolta funghi. È sufficiente per ritenersi ricercatori esperti di funghi?

No, le ore di corso che si seguono per il conseguimento del patentino sono troppo poche, servono per avere infarinatura generale sulla ricerca nel bosco.

E allora cosa servirebbe?

Corsi più lunghi e approfonditi, non bastano nemmeno 8/12 ore di corso per approfondire la materia.

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