Puรฒ sembrare paradossale trattare il tema dellโovertourism parlando con un uomo simbolo di un pezzo dโItalia che ancora fatica a trovare il suo spazio tra le mete turistiche italiane piรน ambite. Eppure potrebbe nascere proprio da qui un modello per un business delle vacanze sostenibili. Anche perchรฉ giร qui, nel cuore della Carnia, รจ nata lโesperienza dellโalbergo diffuso che si รจ poi replicata in molti borghi lungo la Penisola e nelle isole, nei territori piรน dimenticati ma non certo meno belli e suggestivi del Belย Paese. Abbiamo intercettato Silvio Ortis, presidente di Visit Zoncolan e dellโalbergo diffuso Borgo Soandri a Sutrio, e abbiamo provato a riflettere come conciliare salvaguardia e valorizzazione dellโambiente con laย presenza di un turismo che troppo spesso segue solo instagram e tiktok a caccia di un selfie per farne mostra sulle proprie pagine social.
Siamo al confine con lโAustria, a una manciata di chilometri da quelle Dolomiti che questโanno hanno piรน volte occupato i titoli dei media per le proteste anti overtourism degli abitanti. ยซร una delle preoccupazioni nostre, di noi che qui ci viviamo: come ridare vita e futuro a queste zone senza diventare una nuova Val di Fassa? โ spiega subito Silvio โ Da questa preoccupazione, che รจ perรฒ anche esigenza di non far morire la montagna con la scomparsa degli ultimi malgari, prende il via la nostra politica verso un ampliamento del turismo in Carnia. La prima preoccupazione? Destagionalizzare. Aumentare i posti letto venduti su tutto lโarco dellโanno e non solo nei due-tre mesi estivi. Sembra facile, ma non lo รจ: occorre promozione, ma senza esagerare, farย passi lunghi come le nostre gambe, non strafare in investimenti inutili e soprattutto cercare sempre di coinvolgere gli abitanti e i proprietari delle case: sia premiandoli, quando agiscono nellโambito di una azione comune e programmata, sia disincentivandoli quando prende il sopravvento un eccesso di individualismo basato sulla falsa idea di business facile da parte di persone che poi non sono e nonย sono mai stati imprenditori. ร cosa non sempliceยป.
La cosa che piรน colpisce, in questa area di Friuli rinata dopo il terribile terremoto di 50ย anni fa, รจ che in 5 anni le presenze turistiche sono pressochรฉ raddoppiate passando da quasi 9.000 a oltre 16mila: numeri freddi, che perรฒ raccontano lโevoluzione di questi luoghi. ยซIl ragionamento รจ semplice โ fa Silvio โ Poichรฉ abbiamo sempre gli stessi posti letto e ad agosto abbiamo avuto sempre il pienone, ciรฒ vuol dire che abbiamo destagionalizzato raddoppiando i giorni di operativitร come strutture turisticheยป.
Semplice a dirsi, ma come si fa? ยซInnanzitutto occorre una visione, capire dove si vuole andare, come e perchรฉ. Oltre che con chi. I nostri piani di promozione (quelli di Visit Zoncolan nello specifico, ma non solo) e quelli della regione Friuli Venezia Giulia vanno a privilegiare i momenti morti. Tanto che ora abbiamo come contraccolpo un problema con le pulizie perchรฉ รจ difficile trovare le persone disponibili. A noi non interessa avere gente in piรน e basta: lโobiettivo รจ lavorare lungo tutto lโannoยป.
Basta volerlo, dunque? ยซDirei che essenzialmente basta farlo! Tutto รจ concentrico: noi abbiamo unโofferta che tutto รจ meno che modellata sullโovertorurism. Poi, molta gente comincia ad abbandonare Trentino e Alto Adige perchรฉ stufa del sovraffollamento. Qui non saprei proprio cosa e come fare se avessi piรน turisti in inverno sullo Zoncolan o in agosto nei boschi. Qui proponiamo esperienze, portiamo i visitatori a scoprire luoghi ed emozioni: come la salita al lago di Mon dove essere in 20 รจ giร tanto. Seiย immerso nella natura: siamo pieni di angoli dove in pochi minuti ti trovi nel West. Perรฒ, certo, devi essere un turista curioso: siamo un poโ cercatori di pepite, come nel Klondike! Spesso non troverai nรฉ malghe nรฉ ristoranti: ti porti lo zaino con la ciacule, il fagotto con il mangiare di chi andava a sfalciare: in una tovaglia metti polenta, pane, salame, formaggio, chiudi la tovaglia, annodi, infili il bastone e si va! Poi, magari il giorno dopo andiamo alla malga di Promosio o a Lavareit o a Meleit: lรฌ trovi anche chi ti fa un paio di piatti. Ma se vuoi mangiare tutto il pranzo e scegliere i vini da una carta, allora vai in piazza a Udine, non qui. Noi proponiamo esperienze. E siamo lontani anni luce dal modello della vacanza borghese: abbiamo in mente le famiglie e offriamo loro di diventare per qualche giorno cittadini accanto e insieme a noiยป.
Durante una passeggiata sullo Zoncolan, una psicologa in vacanza seduta su un sasso a perdersi nella vista di verde e rocce, commenta: ยซNoi spesso cerchiamo di cancellare la malinconiaยป. Silvio non ha dubbi, perรฒ: ยซLa malinconia รจ un plus, รจ anchโessa unโesperienza che si sposa perfettamente con questi luoghi e non va cancellata, bensรฌ assaporata. La malinconia รจ parte della storia di questi luoghi. Noi vogliamo condividere anche questa emozioneยป.
Vendere esperienze vuol dire anche strutturare, avere una organizzazione sul territorioโฆ ยซCerto. Noi abbiamo un programma preciso, organizzato in base alle presenze. E non facciamo solo le alte vette, ma anche esperienze per famiglie, nelle fattorie, nei caseificiโฆ o nei boschi con le lanterne. Abbiamo potenziato questo tipo di offerta e abbiamo 5 guide per farlo. La Regione ci sostiene: noi abbiamo fatto da apripista, ma poi il modello Experience รจ stato fatto proprio da tutto il Friuli Venezia Giulia e non solo per la Carniaยป.
Un consiglio a chi soffre invece di overtourism? ยซIo capisco gli abitanti che protestano. Calcola che in agosto anche qui, dove certo non abbiamo folle di vacanzieri, ci sono i vecchi che sbuffano per i troppi turisti! Per quanto riguarda chi invece ne รจ afflitto, io consiglierei di puntare a diminuire le presenze dando un maggiore e diverso senso allโesperienza sul territorio. Chi va in infradito a 3.000 metri โ si scalda Silvio โ io lo lascerei lรฌ!ยป.
Poi sorride, consapevole di aver buttato lร una esagerazione. E cita Messner. ยซCome dice lui stesso che non รจ lโultimo arrivato: โla montagna ha tre problemi: gli influencer ignoranti, il traffico e i lupi. I primi vanno educati, gli altri eliminatiโ. Ora, lupi a parte, direi che pretendere un parcheggio per le auto in vetta o menu da 20 piatti, รจ una follia: non ha nessun senso. Le nostre radici, nostre di chi vive in montagna inย luoghi che per secoliย sono stati anche protagonisti della Storia, sono radici comuni e vanno condivise, ma senza perderle. Non puoi cercare o pretendere la curcuma: ti propongo i cjarsons, magari lโevoluzione di un piatto che ha mille anni di storia. Venire in un luogo come il nostro deve essere una scoperta. ย Altrimenti, guardati un documentario in tv: vedi bene, forse anche meglio, vedi tutto e non rompi le scatole a nessunoยป.
Ma alla fine, non rischiate anche qui di venire invasi da troppi turisti? ยซTutto รจ un rischio. Perรฒ se non stravolgi il territorio, questi non saranno mai luoghi appetibili per grandi investitori o per afflussi di massa. I nostri paesini hanno la metร delle case vuote: vanno recuperate, non lasciate cadere per poi costruire nuove strutture. Lโalbergo diffuso, questo modello, di per sรฉ aiuta a limitare e soprattutto regolare e a dare un ritmo allโuso del territorio. Qui, addirittura cโรจ un imprenditore che ha rilevato lโazienda del nonno con 38 mucche dislocate diversi luoghi. Lui ha acquistato una vecchia fabbrica di mobili abbandonata, lรฌ ha fatto una stalla per 50 mucche: poteva farne una nuova, ma ha scelto di recuperare quello che cโera, compresi i terreni incolti. Al piano di sopra sta progettando un piccolo laboratorio agrituristico. E noi lo abbiamo aiutato e seguito in questa operazione. Il recupero dovrebbe essere la parola dโordine: non tanto per noi, ma soprattutto per i nostri ospiti che altrimenti perderebbero emozioni e radici. Un poโ come i cercatori che trovavano una piccola pepita nel Klondike: era stupore, gioia, meravigliaยป.
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