“La guerra commerciale è pura follia. Ecco come ho bloccato Trump sui dazi”. Parla l'imprenditore del vino che ha sfidato il presidente

«I giudici sono stati unanimi nel dire che il presidente ha abusato della sua autorità». Non usa mezzi termini Victor Schwartz, l’importatore di vini di New York che ha sbarrato la strada alla Casa Bianca vincendo il ricorso presso il Tribunale per il commercio internazionale (Court of international trade – Uscit), che ha dichiarato illegittima la decisione di Donald Trump di applicare, da gennaio 2025, i dazi sui beni di importazione negli Usa. Quei dazi che il presidente americano, con tanto di tabella, aveva annunciato in diretta televisiva e reso operativi nei mesi scorsi, gettando nel caos i mercati mondiali, sarebbero infatti «illegittimi» e contrari ai dettami della Costituzione americana. In pratica, Trump avrebbe superato i limiti concessi dalla legge nazionale.

Secondo i media americani, il settore vitivinicolo si è preso per ora una rivincita. La newyorchese Vos Selections, società a conduzione familiare che importa vini e spirit, è tra le protagoniste considerando che è nel gruppo delle cinque imprese vincitrici della causa collettiva contro la Casa Bianca. «Una vittoria inaspettata», ha dichiarato alla Cnn il proprietario Victor Schwartz, il quale ha annunciato l’intenzione di arrivare «fino alla Suprema Corte».

Sotto il peso dei dazi

Schwartz, in un’intervista rilasciata a Repubblica, ha spiegato anche i motivi che lo hanno spinto da opporsi. «Dobbiamo difendere la libertà di commercio», tenendo conto che l’annuncio dei dazi ha avuto effetti importanti sul suo lavoro, «abbiamo dovuto aumentare i prezzi, ridurre le importazioni, gestire l’inventario». Il passo verso il tribunale è stato breve: «Un membro della famiglia mi ha detto che il suo ex professore di legge stava intentando una causa sui dazi, sostenendo che non erano costituzionali. Ha pensato che la nostra storia fosse interessante e ci ha messo in contatto con il Liberty Justice Center, che conduceva la causa e ci ha invitato a partecipare».

I giudici coinvolti nella decisione rappresentano tutta la politica americana e sono stati unanimi nel dire che il presidente ha abusato della sua autorità. «La causa riguarda il libero commercio e il danno provocato ovunque. Sappiamo che il sistema non è perfetto, ma l’idea di una guerra commerciale contro il mondo intero è pura follia. Guardate il caos, i danni all’economia, ai mercati e allo stesso dollaro».