Negli ultimi due anni, sono stato prima membro di giuria e presidente della stessa allo Sherbeth Festival, di Palermo: una manifestazione internazionale dedicata al gelato artigianale, che attira maestri gelatieri da tutto il mondo e offre alla categoria die mastri gelatieri un palcoscenico e unโoccasione di confronto straordinari.
Dal 27 al 29 ottobre 2023, Piazza Castelnuovo ha ospitato la XV edizione del festival, offrendo al pubblico la possibilitร di degustare 45 gusti diversi preparati da gelatieri provenienti da Italia, Canada, Giappone, Svizzera e Belgio. Il prestigioso Premio Procopio Cutรฒ รจ stato assegnato a Fabio Marasti e Laetitia Joiris della gelateria โLa GourmandโIceโ di Verviers, Belgio, per il loro gusto โXocolatlโ. Per questa creazione, ispirata alle origini del cioccolato, hanno utilizzato massa di cacao artigianale dolcificata con zucchero di cocco, miele e Oabika, un concentrato di succo di cacao, aromatizzando con pepe, peperoncino e cannella.
Lโedizione successiva si รจ svolta dallโ8 allโ11 novembre 2024 in Piazza Verdi, di fronte al Teatro Massimo: con 48 gusti in assaggio provenienti da tutto il mondo, il festival ha registrato una partecipazione record di maestri gelatieri internazionali. Il premio Procopio Cutรฒ รจ stato conquistato dal maestro gelatiere cinese Bang Gai e dalla moglie Ivy Li, della gelateria โSetteโ di Hangzhou, Cina, per il loro gusto โLemon Treeโ: una creazione che combina lโaquilaria, una pianta speziata tipica del sud della Cina utilizzata nella medicina tradizionale, con lโolio dโoliva siciliano, simboleggiando lโincontro tra diverse culture.
Perchรฉ questo resoconto fuori tempo massimo? Per dimostrarvi quanta attenzione meriti a livello internazionale il gelato artigianale โallโitalianaโ e come, nonostante questo successo tale da far entrare gelato nel dizionario americano, perchรฉ i nostri non sono ice cream, tuttโora, nel Belpaese, manchi un inquadramento serio e condiviso del gelato artigianale.
Su che cosa sia, come lo si debba fare, a quali condizioni possa essere considerato artigianale, ciascuno afferma la propria visione e nessuno sembra disponibile a partire con una negoziazione che, considerati i numeri di questa branca dellโartigianato alimentare tricolore, รจ come minimo necessaria. Ma per partire, a nostro avviso, deve avere qualche spunto che funga da innesco.
E dunque, eccoci qui.
La legge 28 luglio 2016, n. 154, allโart. 35, fornisce la definizione legale di birra artigianale in Italia, distinguendola dalla produzione industriale e accordando ai piccoli birrifici indipendenti un trattamento di favore sotto il punto di vista delle accise (le tasse sullโalcol, che nella birra si calcolano in base al grado Plato, cioรจ al tenore di zuccheri fermentescibili presenti nel mosto fatto di acqua e malto). Secondo questa normativa, una birra puรฒ essere definita artigianale se soddisfa i seguenti requisiti:
โข Prodotta da birrifici indipendenti: lโazienda produttrice deve essere economicamente e legalmente autonoma, non controllata da un altro birrificio. Questo significa che una birra prodotta da chi affitta gli impianti (una brew-firm, come la si chiama in gergo) non essendo indipendente da unโaltra realtร (senza poter affittare gli impianti, non potrebbe produrre) legalmente non produce birra artigianale.
โข Produzione annua limitata: il volume massimo consentito รจ di 200.000 ettolitri annui.
โข Assenza di processi di pastorizzazione e microfiltrazione: la birra non deve subire trattamenti che ne alterino le caratteristiche organolettiche e naturali. Eโ consentita solo una filtrazione con diametro minimo dei pori filtranti prestabilito.
Sono poi possibili ulteriori specificazioni:
โข Birra agricola: รจ la birra artigianale prodotta con almeno il 51% di materia prima (malto, luppolo, cereali) coltivata dallโazienda agricola produttrice.
โข Birra biologica: utilizza ingredienti provenienti da agricoltura biologica e segue standard certificati anche in sede di brassazione.
โข Birra a denominazione dโorigine: anche lโItalia apre alla possibilitร di avere IGP e DOP della birra, ma al momento non ci sono specialitร registrate sul registro UE eAmbrosia..
A noi sembra che dellโesperienza della legge sulla birra artigianale, alcune cose si possano utilmente trasporre in un possibile inquadramento giuridico del gelato artigianale.
Lโindipendenza della gelateria artigianale รจ un valore nella misura in cui lโartigiano, nella mente del consumatore ma anche nella legge, non รจ semplicemente una persona con conoscenze e manualitร di alto profilo, ma ha anche le caratteristiche di un imprenditore che gestisce direttamente la propria attivitร , garantendole lโunicitร che viceversa manca nelle catene.
Non possono quindi essere qualificate come gelaterie artigianali le gelaterie in franchising.
Lโart. 3 della legge 443 del 1985 sancisce che โร imprenditore artigiano colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualitร di titolare, lโimpresa artigiana, assumendone la piena responsabilitร con tutti gli oneri e i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivoโ.
Una gelateria artigianale deve essere indipendente, economicamente e operativamente da altre gelaterie, in modo da garantire ai propri clienti che il gelato che si mangia lรฌ, nel bene e nel male, sia irreperibile altrove. Diventa quindi cruciale definire il processo produttivo del gelato artigianale.
Il processo produttivo del gelato artigianale, condotto principalmente dal titolare dellโimpresa artigiana, deve iniziare da materie prime semplici ovvero da preparazioni che consistano esclusivamente nella riduzione della frutta in purea o candito, ovvero da ingredienti che entrano nella produzione artigianale come prodotti da altre realtร (come il cioccolato) ma che hanno natura di ingrediente di per sรฉ finito, non di mero semilavorato o preparato per gelato. Un ingrediente di per sรฉ finito รจ un ingrediente che si puรฒ consumare tal quale, non รจ solo uno step di processo.
Il processo produttivo non puรฒ in alcun modo iniziare da semilavorati o ingredienti ingegnerizzati che consentano di saltare delle fasi produttive vere e proprie, ivi compreso il calcolo delle singole dosi dei singoli ingredienti. Si definisce semilavorato o preparato quel prodotto acquistato da unโazienda alimentare che sia la miscela di piรน di due ingredienti.
Il gelato artigianale รจ prodotto a partire dagli ingredienti che debbono risultare nel libro ingredienti disponibile al pubblico, tutti individualmente lavorati, pesati, miscelati, mantecati a cura dellโimprenditore artigiano.
Quando gli ingredienti utilizzati consistono per piรน del 50% in prodotti che godono della definizione legale di โfrescoโ (i.e. latte, panna, frutta) il gelato artigianale che ne risulta puรฒ essere presentato come โgelato artigianale frescoโ.
La gelateria artigianale puรฒ consistere di un locale produttivo e di un massimo di tre punti di vendita anche non collocati nello stesso stabile dove ha sede il locale produttivo.
Il numero massimo di dipendenti della gelateria artigiana รจ quello di cui allโart. 4 lett. a) della legge 443/1985 (18 dipendenti, di cui massimo 9 apprendisti).
Per garantire la sostenibilitร dellโimpresa, in considerazione della ancora prevalente stagionalitร del consumo di gelato in Italia, allโimpresa di gelateria artigianale puรฒ esserne associata una o piรน fra quelle di panetteria/pasticceria/bar/ristorazione/hotelerie senza che ciรฒ faccia perdere la qualitร di artigianale alla produzione di gelato, purchรฉ lโimpresa sia unica e il numero di dipendenti rimanga entro quello ricordato nel comma precedente.
Il gelato artigianale รจ sempre mantecato nello stabilimento di produzione della gelateria perchรฉ la percezione del consumatore di ciรฒ che materialmente definisce lโattivitร del gelatiere artigianale รจ il fatto che egli prepari con sapienza gli ingredienti, li unisca valutandone le proporzioni e quindi proceda alla mantecatura secondo lโarte della gelateria.
La mantecatura in situ non puรฒ essere surrogata con una mantecatura realizzata presso un contoterzista.
Lโimpresa artigiana che produce gelato impiegando almeno il 50% delle materie prime in peso derivanti dalla propria attivitร di coltivazione o allevamento, puรฒ presentare il proprio prodotto come โgelato artigianale agricoloโ. Se ricorrono anche le condizioni specificate al punto 3, il prodotto puรฒ essere presentato come โgelato artigianale agricolo frescoโ.
Queste proposte altro non sono che spunti per iniziare un percorso di condivisione e inevitabilmente negoziazione tra gli operatori attualmente impegnati nella produzione di gelati artigianali secondo le caratteristiche qui individuate.
Se qualcuno si chiede che nome potrebbe rimanere a chi non avesse i requisiti per chiamare artigianale il proprio gelato, la soluzione รจ a portata di mano. Per analogia, simmetrica e contraria con i gelati confezionati, si potrebbe semplicemente parlare di gelato sfuso.
Dichiariamo aperto il confronto, con lโauspicio che lโItalia riesca a fare sintesi su questo tesoro gastronomico sottozero.
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