Ristorazione

La Ristorazione Italiana ha un suo manifesto

Nella prima Giornata della RIstorazioine Italiana si รจ celebrato il pane. Non solo: รจ stato anche presentato il Manifesto della Ristorazione Italiana.

  • 28 Aprile, 2023

5mila tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie diffuse su tutto il territorio italiano cui si aggiungono altri 500 all’estero: sono tante le attivitร  che hanno preso parte alla prima Giornata della ristorazione italianaย celebrata il 28 aprile (la stessa data dellaย Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro) con eventi e iniziative diffuse dentro e fuori i confini nazionali. Una adesione importante, che da sola vale un successo: la capacitร  di portare, intorno allo stesso tavolo, ben 85 associazioni, gruppi e sigle diverse, rappresentative delle molte voci della ristorazione italiana. โ€œMolte voci che compongono un coroโ€ sintetizza Davide Rampello (direttore artistico di R&P Creative Studio) nell’incontro tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sorta di varo istituzionale molto inclusivo, che ha lasciato spazio alle riflessioni delle molte realtร  protagoniste di questa iniziativa che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. E non รจ un caso che la sede dell’evento fosse proprio il dicastero presieduto da Adolfo Urso: “significa valorizzare lโ€™alimentazione non solo come un prodotto, ma come una cultura, uno stile, una storia che rende unico quel bene e, allo stesso tempo, il nostro Paeseโ€.

giornata ristorazione

L’obiettivo della Giornata รจ โ€œaccendere la luce su un settore strategicoโ€ย che conta 330mila imprese e 1,2 milioni di impiegati, senza contare la ricaduta su filiere altrettanto decisive nel sistema paese, come quella dell’agroalimentare e turistica, generando 46 miliardi di valore aggiunto. Un comparto frammentato โ€“ โ€œcome lo รจ la nostra cucina, ereditร  dell’Italia dei campanili, che produce diversitร  e ricchezza, non solo divisioniโ€ commenta Roberto Carcangi, presidente APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) – che oggi faticosamente si sta rimettendo in piedi dagli scossoni che la pandemia prima e le contingenze geopolitiche dopo. Anche per questo โ€œLa Giornata della Ristorazione nasce come un invito alla memoria”, diceย Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio “perchรฉ il suo obiettivo รจ ricordare la centralitร  del settore per il Paese in termini sia economici sia socio-culturali sia valoriali, ma anche non dimenticare le sofferenze del settore durante la pandemia, che ha subรฌto devastazioni, crollo di fatturati”. Non solo:ย ย โ€œabbiamo voluto questa manifestazione per rivolgere lo sguardo al futuro. Da una parte, ci auguriamo che questa giornata possa costituire un momento di riflessione e di orgoglio per un settore che negli ultimi anni ha visto a dura prova la sua tenuta. Dallโ€™altra parte, di concerto con le Istituzioni e lโ€™intera filiera, vogliamo farne unโ€™occasione ricorrente per pensare e ripensare a nuovi modelli piรน sostenibili”.

Modelli in cui formazione, sostenibilitร , innovazione – fondamentale per ridurre l’impatto sull’ambiente, il consumo energetico e delle risorse ย – ย sicurezza e imprenditorialitร  diventano parole chiave, insieme alla tutela e la valorizzazione della biodiversitร  come ricordaย Giacomo Miolaย (Vicepresidente di Slow Food). Per questo, dice Alessando Gilmozzi (Presidente Ambasciatori del gusto) “questo appuntamento deve essere il punto di partenza, occorre poi sedersi intorno a un tavolo per capire il futuro di questo lavoro, raccogliere sfide che ci si presentano davanti”.

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Quindi, in questa giornata dedicata alla ristorazione, da una parte c’รจ la festa condivisa, con il pane come tema centrale, elemento simbolo della nostra cultura alimentare, ma anche di comunione e condivisione – non a caso attori importanti di questo progetto sono Caritas e Banco Alimentare – dall’altra l’impegno a migliorare un comparto che vive ancora profonde crisi.

La giornata รจ stata anche l’occasione per firmare il Manifesto della Ristorazione italiana, un documento che nasce sulla scorta dei principi contenuti nella Carta dei Valori della Ristorazione Italiana (ideata, diffusa e sottoscritta da operatori e cittadini nel 2021), โ€œespressione di una nuova visione e di una rinnovata consapevolezza sul ruolo del settore per la promozione e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico e delle economie del territorioโ€,ย in riferimento alla proposta del Governo italiano di candidare la cucina italiana a patrimonio UNESCO per il 2023, “una battaglia per valorizzare la nostra cultura, la nostra civiltร  ma anche per sostenere laย nostraย economiaโ€ comeย dichiarato daย Francesco Lollobrigida, Ministro dellโ€™Agricoltura, della sovranitร  alimentare e delle foreste.

Manifesto della Ristorazione italiana

1. La cucina italiana รจ espressione fondamentale della cultura italiana e la Ristorazione, grazie allโ€™opera quotidiana di tutte le imprese del settore, รจ una formidabile leva economica del Paese, parte integrante di una piรน lunga e diffusa filiera fatta di allevatori, agricoltori, pescatori, casari, trasportatori, enologi, vignaioli, imbottigliatori, magazzinieri, trasformatori artigianali e industriali.

2. La Ristorazione italiana รจ espressione di un sistema imprenditoriale diffuso, pluralistico e inclusivo e rappresenta un patrimonio imprenditoriale unico a livello mondiale, per qualitร , diffusione e capacitร  di valorizzazione delle materie prime agroalimentari, che consente di far meglio conoscere lโ€™Italia allโ€™estero, rafforzando lโ€™immagine e lโ€™attrattivitร  del Paese anche a livello turistico.

3. La Ristorazione รจ leva strategica di rigenerazione urbana grazie alle implicazioni di convivialitร , socialitร  e presenza nei luoghi che la contraddistinguono e consente un miglioramento dellโ€™esperienza delle persone e delle comunitร  influenzando e alimentando gli stili di vita locali che compongono lo stile di vita italiano.

4. La Ristorazione italiana si ispira ai principi della buona concorrenza, basata sul pluralismo commerciale, sullโ€™applicazione coerente di regole condivise e sulla centralitร  del capitale umano, riconoscendo nel โ€œsaper fareโ€ la sua secolare espressione di base e nel โ€œvoler essereโ€ la spinta verso un miglioramento continuo, che integra innovazione, diverse culture e nuove generazioni.

Con queste premesse, ci impegniamo dunque a difendere e promuovere

  • Sosotenibilitร  ambientale, economica, sociale, generazionale e imprenditoriale, lungo lโ€™intera filiera dellโ€™agroalimentare
  • Innovazione che consenta una qualificazione dellโ€™offerta e del servizio e stimoli la ricerca continua di nuove forme e stili
  • Sicurezza e Legalitร , attraverso il rispetto delle regole e lโ€™adozione di tutti i comportamenti utili a favorire la salubritร  alimentare, la trasparenza e la tracciabilitร  e a contrastare i comportamenti lesivi della dignitร  del settore
  • Immagine della filiera agroalimentare italiana, valorizzandone in ogni possibile occasione i prodotti dellโ€™agricoltura e dellโ€™enologia

Attraverso

  • una costante attivitร  di formazione per lโ€™aggiornamento delle competenze sia degli imprenditori che dei dipendenti allo scopo di rappresentare un punto di riferimento, tramandare il saper fare, la storia millenaria che contraddistingue la cultura agroalimentare e enogastronomica italiana
  • la promozione di unโ€™ampia cultura della responsabilitร  sociale dโ€™impresa, come base per la conservazione dei migliori valori della cucina italiana e terreno fertile per innovazioni e cambiamento
  • la piena applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro maggiormente rappresentativo del settore contrastando cosรฌ gli effetti di concorrenza sleale tra le imprese, la riduzione delle tutele delle persone occupate e la dequalificazione dellโ€™offerta

Per valorizzare il capitale umano come risorsa strategica della ristorazione italiana. ieri, oggi e domani.

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