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Salute

Più dimagrisci, più guadagni: la nuova strategia anti-obesità in Cina

Se la tendenza non si arresta, entro cinque anni oltre il 70% della popolazione cinese sarà obesa. Intanto, un’azienda prova a invertire la rotta premiando i dipendenti che dimagriscono

  • 07 Maggio, 2025

Con l’obesità in forte aumento, anche in Cina si corre ai ripari. A Chengdu, nel Sichuan, un’azienda ha deciso di offrire un bonus fino a 200mila yuan (circa 24mila euro) ai dipendenti che riescono a perdere peso. Come riporta Jiupai News, si tratta della Chengdu Galaxy Magnet Co., Ltd, specializzata nella produzione di magneti. Da anni l’impresa promuove la salute del personale, incentivando stili di vita più sani. Gli incentivi sono destinati ai dipendenti con un indice di massa corporea (BMI) superiore alla norma.

Più dimagrisci, più guadagni: la nuova strategia anti-obesità in Cina

Chi aderisce al programma di dimagrimento firma un accordo con l’azienda e dovrà mantenere l’impegno e raggiungere l’obiettivo entro una scadenza prefissata. Se il peso varia entro il periodo stabilito dal “contratto”, il bonus dovrà essere restituito.  Gli incentivi offerti vanno per fasce di difficoltà di perdita peso: sono maggiori per chi affronta un percorso di dimagrimento più impegnativo. Inoltre, la Chengdu Galaxy Magnet Co., Ltd offre anche dei “premi” per chi aderisce a un piano di fitness stabilito con l’azienda.

Obesità in Cina

Bilance nelle camere d’albergo, capertura di cliniche specializzate per la perdita di peso all’interno degli ospedali, oltre a campagne social e comunicative con testimonial, come atleti olimpici, per incentivare abitudini sane in fatto di alimentazione e movimento fisico. Come riporta Asia News, sono solo alcune delle misure che la Commissione nazionale per la salute cinese sta adottando con l’obiettivo di educare la popolazione ad abitudini più sane e combattere l’aumento sproporzionato di peso.
I dati sono allarmanti. Un rapporto della NHC (National Health Center) del 2020 dichiarava che il 34,3% degli adulti cinesi era in sovrappeso e il 16,4% era obeso. Anche tra bambini e adolescenti si registrano dati in crescita, che preoccupano le autorità sanitarie: sempre nel 2020 circa il 20% delle persone fra 6 e 17 anni e oltre il 10% dei bambini con meno di sei anni erano dichiarati obesi o sovrappeso. I dati, oggi, sono in continuo aumento, basti pensare, come riporta il Global Times, che nel 1982, il tasso di obesità tra i bambini e ragazzi tra 7 e 17 anni era solo dello 0,2%. E il trend di crescita non si ferma: secondo le linee guida per la gestione del peso pubblicate nel 2024 dalla NHC, se la tendenza continuerà nel 2030 la Cina potrebbe avere il 70,5% degli adulti e 31,8% dei bambini obesi.

Tra i fattori all’origine dell’aumento dell’obesità in Cina ci sono il miglioramento delle condizioni di vita, l’urbanizzazione e l’accesso più facile a prodotti ultra processati, ipercalorici e di origine animale; la mancanza di tempo e la frenesia della vita quotidiana porta una quota crescente della popolazione consuma pasti fuori casa, spesso scegliendo piatti ad alto contenuto calorico o a ordinare cibo online da casa tramite le app; senza parlare dell’aumento della vita sedentaria causata dall’uso eccessivo di apparecchi elettronici.
Problemi che non riguardano solo la Cina, ma che molti Paesi, soprattutto quelli in rapido sviluppo, si trovano ad affrontare. E mentre ovunque si cercano strategie per contenere i danni, la risposta dell’azienda cinese – che premia economicamente chi dimagrisce – apre un dibattito su responsabilità individuale, incentivi e salute pubblica.

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