L'iniziativa

Perché Raz Degan organizza dei bizzarri digiuni collettivi

L'attore israeliano, trasferitosi in un trullo in Puglia, non è nuovo a pratiche detox estreme: è arrivato a digiunare anche oltre 10 giorni

  • 03 Settembre, 2025

Lo scorso agosto, il noto attore e volto televisivo Raz Degan ha realizzato il primo digiuno collettivo d’Italia, invitando la sua community social a seguirlo in una due giorni di privazione di cibo per un «reset fisico e mentale, per scoprire quanto sei più forte di quello che credi».
L’esperimento è stato seguito da oltre 1.500 persone che hanno aderito al suo programma, ma è stato anche oggetto di critiche, poiché la promozione e la realizzazione di una pratica così drastica dovrebbe avvenire sotto stretto controllo medico, senza improvvisazione.

Il digiuno di Degan e il suo stile di vita

Degan, però, come ha raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha precisato: «Ci hanno supportato diversi specialisti: il medico Salvatore Simeone, autore del Digiuno felice, lo psicologo Elton Kazanxhi, il cardiologo Paolo Diego L’Angiocola, e il ricercatore indipendente Fabio Marchesi».

Nei suoi reel, l’attore ha tenuto a specificare che le 48 ore di digiuno sarebbero state precedute da una fase preparatoria, con la riduzione di zuccheri, alcol, carboidrati, cibi processati e glutine, per poi ripetere la stessa operazione anche il giorno seguente e accingersi al tramonto a cominciare il digiuno vero e proprio, senza rinunciare però all’ingestione di acqua, tisane e brodi. «Avevamo comunque dissuaso chi prendeva farmaci particolari senza l’ok del proprio medico, e avvertito che per fare questa esperienza bisognava essere nelle condizioni più favorevoli, magari ancora in vacanza», spiega al Corriere.

La due giorni è stata scandita da dirette online condotte dallo stesso Degan per condividere le opinioni dei partecipanti al primo digiuno collettivo. Allo scadere delle 48 ore, il programma prevedeva un “rientro dolce”, con l’ingestione di «liquidi + verdura e frutta leggera».

Il digiuno: un tema dibattuto

Raz Degan, trasferitosi in un trullo della Valle d’Itria dal 2001, dove coltiva l’orto e cammina scalzo perché «è il mio modo per restare con i piedi per terra», non è nuovo a queste pratiche di detox e reset, come le chiama lui. Lo scorso giugno, ad esempio, ha digiunato per 10 giorni ingerendo solo acqua.
Il motivo di questo stile di vita lo spiega lo stesso attore al Corriere: «Forse da fuori può sembrare così, ma il digiuno consapevole è un’opportunità per creare silenzio dentro la tempesta continua di immagini e informazioni che ci travolge. È come riavviare il proprio sistema operativo: un reset che ci permette di uscire dal pilota automatico e tornare a guidare in manuale. Non è una gara di resistenza, ma un esercizio per togliere il superfluo e ritrovare respiro e lucidità. Così persino una mela, mangiata senza distrazioni, diventa un’esperienza di presenza e di libertà».

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